2020-12-21
Cara Bonetti, quando si occuperà delle famiglie?
Caro ministro le confesso che sono un po' irritato di aver letto il suo nome nelle ultime settimane soltanto nelle cronache politiche che riguardano il rimpasto. In molti si sono chiesti se lei uscirà o no dal governo. In realtà io mi sto chiedendo perché diavolo ci è entrata. Dovrebbe occuparsi di famiglia, almeno così dice la targhetta di ottone che sta sulla sua porta. Ma finora, mentre le famiglie si stanno sfasciando, non abbiamo avuto notizie di sue iniziative al riguardo. Non pervenuta. A parte, naturalmente, il sostegno alla legge Zan, figlia di quell'ideologia che la famiglia la vorrebbe distruggere per sempre.Purtroppo, infatti, di politiche per la famiglia non se ne vedono all'orizzonte. Chi ha fatto figli non sa come mantenerli. Chi non li ha, ha paura anche a sognarli. Non ci sono aiuti, non ci sono asili, non c'è una strategia che metta al centro la vita. Di conseguenza in Italia crollano le nascite: il prossimo anno in Italia ci saranno meno di 400.000 neonati, nuovo record negativo. La popolazione scenderà sotto la soglia psicologica dei 60 milioni di abitanti. E lei che fa? Si trastulla con la poltrona. La mollo, non la mollo, la baratto con uno strapuntino d'oro così il suo leader Renzi sarà soddisfatto. Ma le pare?Ora arriva Natale, che è sempre stata la festa dei bambini. Quest'anno un po' di meno. Ma tant'è. Vuole dare, almeno per una volta, un segno di esistenza che non sia la cadrega inutilmente riscaldata dal suo ministeriale fondoschiena? Vada a vedere i bambini prigionieri delle comunità. Vada a vedere quello che è successo in Lunigiana, dove (stando all'inchiesta della magistratura) ci sarebbero stati arricchimenti spropositati e illeciti, alle spalle dei minori. Si interessi dei quattro fratellini di Cuneo, allontanati dalla mamma a luglio e tenuti separati fra loro, senza che nessuno riesca a capire perché. Cerchi di capire che cosa sta succedendo davvero, perché tanti bimbi sono strappati alle loro mamme, se le motivazioni sono sempre fondate, o se dietro si nascondono motivazioni scientifiche fragili (ha sentito parlare della Pas? La sindrome da alienazione parentale?) o, peggio, interessi economici.Vede, caro ministro, quando scoppiò il caso di Bibbiano ci indignammo tutti. Poi qualcuno la volle buttare in caciara politica, come sempre. E così si occultò quel dubbio (qualcosa più di un dubbio) che l'inchiesta portava in luce in modo angosciante e drammatico: è vero che in Italia i bambini vengono strappati dai loro genitori per arricchire il business delle comunità? Nessuno ne parla più. Ma da allora noi stiamo aspettando un'indagine ministeriale seria sui centri di accoglienza dei minori, magari per scoprire abusi e ingiustizie prima che arrivi la magistratura. Da allora aspettiamo numeri, bilanci, conti economici. Invece essi restano ancora inspiegabilmente avvolti dal mistero, mentre lei, caro ministro, che dovrebbe occuparsi della famiglia, si occupa soltanto dei giochi di potere. Senza nemmeno vergognarsene un po'.