2024-03-18
Cara Annunziata, dovrebbe diffidare di sé stessa
Cara Lucia Annunziata, le scrivo questa cartolina perché, nonostante tutto, ho sempre pensato che lei fosse una giornalista credibile. Faziosa, ma credibile. È vero: nel marzo 2009 ha costretto l’allora premier Silvio Berlusconi a interrompere un’intervista tv e a lasciare il suo studio perché non lo lasciava parlare (mai avuto un atteggiamento simile con i leader della sinistra).È vero: nel marzo 2013 ha bollato come «impresentabili» i candidati del centrodestra (non si sa da quale pulpito morale); nel dicembre 2019 con un finto lapsus ha dato del «coglioncino» a Salvini («perché si è messo quel coglioncino a collo alto?») e nel settembre 2022 ha liquidato Renzi chiamandolo «coso». È vero: nel marzo 2023, ha accolto il ministro Roccella che parlava di maternità surrogata con un «e fatela ‘sta legge, cazzo», che non è proprio l’equivalente di un’intervista british. Ed è vero: nel giugno 2023 si è dimessa dalla «Rai meloniana», senza che nessuno avesse mai messo in discussione il suo programma, diventando così il primo martire televisivo in assenza di martirio. Diciamo un martirologio autoproclamato.Tutte scivolate che dimostrano una certa faziosità, dietro la quale però pensavamo si nascondesse una vera professionista. Capace di dare notizie vere. Invece no. Ora abbiamo il sospetto che lei dia notizie false. Che non sia per nulla attendibile. Che si fidi di fonti sbagliate. A cominciare da sé stessa. A settembre, per dire, dopo che La Verità aveva dato notizia della sua probabile candidatura alle europee, lei ha scritto una nota piccata: «Non mi candiderò mai e poi mai alle europee. Né con il Pd né con nessun altro partito». L’altro giorno, invece, è uscita la notizia della sua candidatura alle europee con il Pd. Se così fosse quel «mai e poi mai» diventerebbe una lapide definitiva sulle sue capacità di dare notizie corrette. E porterebbe con se qualche domanda: quante altre bugie ci ha raccontato da giornalista? E quante ce ne racconterà adesso come politica?Salernitana di Sarno, laurea in filosofia, una carriera iniziata al manifesto e a Repubblica, poi direttore Tg3, presidente Rai e a lungo conduttrice della fascia domenicale di Rai 3, lei cara Annunziata è passata dagli ardori sandinisti di gioventù al Premio Amerigo, dal pueblo unido alla Fondazione Italia Usa, dalle lotte dei campesinos all’Oil dell’Eni, mescolando bandiera rossa e oro nero. Del resto a sinistra fate sempre così: per un po’ difendete i popoli più poveri, poi cominciate a difendere le collaborazioni più ricche. Memorabili alcune sue gaffe: come quando fuori onda bollò gli ucraini come «camerieri e badanti» («e amanti», aggiunse il suo compare Di Bella). O come quando augurò al sindaco di Mariupol sotto le bombe «buona continuazione». O come quando nel novembre 2022 si indignò per i diritti umani ai Mondiali in Qatar: «Anche l’Italia dovrebbe scendere in campo», tuonò. Non sapeva che l’Italia non poteva scendere in campo perché non si era mai qualificata per i Mondiali in Qatar. Come facesse a ignorare un fatto noto all’intera popolazione nazionale è difficile dirlo. Ma temiamo che sia stata imbeccata dalla solita fonte, la stessa che a settembre l’ha spinta a smentire la sua candidatura col Pd. Purtroppo quella fonte è lei stessa, cara Lucia. Dovrebbe diffidarne. Nel frattempo ci perdonerà se ne diffidiamo noi.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.