2023-03-08
Assalto a Capitol Hill: un video riapre il caso
Tucker Carlson (Getty Images)
L’anchor man di Fox, Tucker Carlson, contesta la narrazione del 6 gennaio 2021. E diffonde un filmato nel quale lo «sciamano» viene accompagnato dagli agenti nel Campidoglio. Trump grida al complotto e la politica si divide. Il giornalista scende in campo?L’irruzione in Campidoglio del 6 gennaio 2021 torna a dividere la politica Usa. Lunedì, Tucker Carlson ha trasmesso su Fox News nuovi filmati risalenti a quel giorno, tratti dalle oltre 40.000 ore di girato delle telecamere di sicurezza del Campidoglio, che il giornalista ha ottenuto dal nuovo Speaker della Camera, Kevin McCarthy. Le immagini mostrano l’ormai famoso sciamano, Jacob Angeli Chansley, accompagnato pacificamente da alcuni agenti di polizia nelle sale del Campidoglio. «I nastri mostrano che la polizia non ha mai fermato Chansley. Lo hanno aiutato. Hanno agito come guide turistiche», ha denunciato Carlson durante il programma. «Se stava realmente commettendo un crimine così grave, perché gli agenti non lo hanno arrestato?», si è chiesto il giornalista. Ricordiamo che Chansley è diventato un po’ il volto dell’irruzione del 6 gennaio e che è stato condannato a 41 mesi di carcere nel novembre 2021. «Più di 44.000 ore di riprese di sorveglianza dentro e intorno al Campidoglio sono state nascoste al pubblico e, una volta che vedrete il video, capirete perché. Nel suo insieme, il video non avvalora la tesi che il 6 gennaio ci sia stata un’insurrezione: questo è il motivo per cui il Partito democratico e i suoi alleati nei media vi hanno impedito di vederlo», ha detto Carlson, puntando anche il dito contro Ray Epps, l’uomo che, secondo vari ambienti conservatori, sarebbe stato un infiltrato, usato dall’Fbi per aizzare la folla quel giorno. La trasmissione ha scatenato un putiferio. Donald Trump ha esultato. «Congratulazioni a Tucker Carlson per uno dei più grandi “scoop” come giornalista nella storia degli Usa. Il nuovo filmato getta una luce completamente diversa su ciò che è realmente accaduto», ha scritto l’ex presidente su Truth, invocando il proscioglimento degli accusati e criticando la commissione parlamentare d’inchiesta sul 6 gennaio, attiva tra luglio 2021 e gennaio di quest’anno. Trump ha anche accusato l’ex Speaker dem, Nancy Pelosi, e il capogruppo repubblicano al Senato, Mitch McConnell, di aver «fallito nel garantire la sicurezza» quel giorno al Campidoglio. Non sono comunque mancate aspre polemiche. Il deputato dem, Bennie Thompson, ha criticato McCarthy per aver dato a Carlson accesso ai nastri delle telecamere. Parole di biasimo per la trasmissione sono arrivate inoltre dal capogruppo dem al Senato, Chuck Schumer, e dalla famiglia di Brian Sicknick (il poliziotto che morì in seguito all’irruzione). Dall’altra parte, il senatore repubblicano, Mitt Romney, ha detto che il video «avrebbe dovuto essere rivisto, per assicurarsi che non fosse usato in un modo che potesse danneggiare le forze dell’ordine». Va da sé che, presi in sé stessi, i filmati diffusi rischiano di rivelarsi un «taglia e cuci». È inoltre innegabile che i fatti del Campidoglio sono stati gravissimi e deprecabili. Come altrettanto deprecabile fu l’errore politico, commesso da Trump, nel tenere un infervorato comizio quel fatidico 6 gennaio, tardando poi nel cercare di calmare gli animi. È quindi indubbio che quel giorno non si è verificata una semplice scampagnata (come tende a suggerire Carlson, parlando di «caos per lo più pacifico»). Tuttavia è altrettanto vero che questa vicenda porta con sé delle stranezze: non ultimo l’accompagnamento dello sciamano da parte della polizia. Il punto è che finora si era registrata una narrazione a senso unico sull’irruzione. Anziché cercare di appurare tutta la verità sulla vicenda con autentico spirito bipartisan, i dem hanno politicizzato la questione, cavalcandola durante la campagna elettorale per le Midterm del 2022. I comportamenti oggettivamente controversi di Trump non cancellano il fatto che la commissione parlamentare d’inchiesta sull’irruzione sia stata usata come strumento di lotta politica. Basti pensare che i suoi nove componenti (sette dem e due repubblicani) furono tutti nominati dalla stessa persona: Nancy Pelosi. Non solo. A giugno 2021, il Senato aveva presentato un interessante rapporto bipartisan che si focalizzava sulle falle di sicurezza registratesi al Campidoglio: una questione che, da allora, è stata trascurata. Perché? Come che sia, è scontato che il tema entrerà a gamba tesa nella campagna per le presidenziali del 2024. E qui veniamo a un punto curioso. A trasmettere il programma di Carlson è Fox News, che apparitene a quel Rupert Murdoch, che ha rotto i rapporti con Trump e che, alle prossime primarie repubblicane, ha già chiaramente lasciato intendere di sostenere Ron DeSantis. La domanda che sorge allora è: per quale ragione il magnate ha accettato di far passare sulla sua tv del materiale che di fatto è un assist all’odiato Trump? È vero che Carlson gode di relativa autonomia nell’emittente. Però si tratta comunque di materiale politicamente pesante. Come va interpretato questo fatto? La risposta non l’abbiamo, ma azzardiamo un’ipotesi. Dal punto di vista politico, oltre a Trump, c’è un’altra figura che può rafforzarsi grazie a una contronarrazione sul 6 gennaio ed è proprio Carlson. Era del resto luglio 2020, quando Politico riferì che il giornalista avrebbe potuto candidarsi alle presidenziali. È vero: a luglio scorso, il diretto interessato ha smentito un simile scenario. Tuttavia si sa: negli Usa spesso le smentite sono propedeutiche alle candidature. Non è che lo scaltro Murdoch ha deciso di puntare su due cavalli?