2023-03-26
Caos Francia, arrivano i black bloc. È guerra con la polizia: 200 feriti
Oltre 1.500 estremisti, provenienti pure dall’Italia, all’assalto delle forze dell’ordine nei pressi dei bacini di Sainte-Soline: incendiate quattro volanti. Affondo del «Financial Times»: con Emmanuel Macron aria da dittatura.Da quando la riforma delle pensioni è stata approvata dal governo di Elisabeth Borne, senza voto in parlamento, la Francia si risveglia ogni mattina leccandosi le ferite di una notte di guerriglia urbana. È accaduto anche ieri ma, nonostante questo clima ricordi sempre più la guerra civile, Macron rifiuta di fare passi indietro sulla riforma delle pensioni. Anche l’invito del leader del sindacato Cfdt, Laurent Berger, a «fare una pausa» di «sei mesi» per la riforma è caduta nel vuoto.Sempre ieri, si è aperto un nuovo fronte di contestazione alimentato da gruppi estremisti ecologisti. Migliaia di persone si sono riunite a Sainte-Soline, un piccolo Comune nel nord-ovest dell’Aquitania dove è prevista la costruzione di «mega bacini». Si tratta di riserve di acqua destinata all’agricoltura, con una capacità di circa 6 milioni di metri cubi, l’equivalente di 1.500 piscine olimpiche. Per molti ambientalisti, queste strutture sono nocive perché sottraggono l’acqua alla natura. Invece, per la stragrande maggioranza degli agricoltori, sono indispensabili per superare i periodi in cui scarseggiano le precipitazioni. Inoltre, come ha spiegato Joël Limouzin, il vicepresidente della Fnsea (Federazione dei sindacati di agricoltori) i mega bacini permettono di «non estrarre acqua dalla falde acquifere in estate». Secondo il rappresentante della Federazione agricola, queste strutture sono in realtà più ecologiche di quanto si pensi perché la produzione dei campi a chilometro zero ed evitano importazioni di prodotti agricoli da Paesi lontani.Tra i militanti ecologisti arrivati ieri a Sainte-Soline, le forze dell’ordine francesi hanno stimato che c’erano anche 1.500 estremisti, alcuni dei quali sarebbero arrivati anche dalla Svizzera, dall’Italia e dalla Germania. Per questo sono stati schierati circa 3.000 agenti. Attorno alle 13 si è assistito ad una vera e propria battaglia scatenata da centinaia di facinorosi che una delle responsabili della manifestazione, la militante ecologista Léna Lazare, si è rifiutata di condannare. I canali d’informazione francesi hanno trasmesso delle scene degne di un Paese in stato di rivoluzione. Sia tra i manifestanti che tra le forze dell’ordine sono stati registrati diversi feriti, alcuni anche in modo grave. Un gendarme potrebbe aver perso l’uso delle gambe mentre per un comunicato dei manifestanti ci sarebbero «200 feriti». Quattro veicoli della gendarmeria sono state incendiati. Il ministro dell’interno Gérald Darmanin ha espresso solidarietà agli agenti presenti sul luogo, via Twitter. Il titolare del Viminale francese ha detto che «a Sainte-Soline, l’ultra sinistra e l’estrema sinistra sono estremamente violente nei confronti dei nostri gendarmi. È inqualificabile, insopportabile». Anche l’Eliseo ha condannato la violenza dei manifestanti. Poco dopo, sempre via Twitter, gli ha risposto il leader del partito di estrema sinistra La France Insoumise (Lfi), Jean-Luc Mélenchon. «Darmanin spinge alla violenza» ha scritto il capo di Lfi citando un articolo pubblicato ieri dal Financial Times secondo il quale «la Francia possiede il regime che, tra i Paesi sviluppati, si avvicina di più ad una dittatura autocratica».Nel frattempo, dall’estero è arrivata un’altra pesante critica nei confronti della Francia di Emmanuel Macron. In un comunicato, la Commissaria ai diritti dell’uomo del Consiglio d’Europa Dunja Mijatovic, ha invitato Parigi a rispettare il diritto di manifestare. La commissaria ha riconosciuto che, negli ultimi giorni, ci sono stati in Francia «incidenti violenti» nei quali sono state «prese di mira le forze dell’ordine» ma, ha aggiunto, «gli atti di violenza sporadici di alcuni manifestanti o altri atti reprensibili commessi da altre persone nel corso di una manifestazione non giustificano l’uso eccessivo della forza da parte degli agenti dello Stato». Poi, la rappresentante del Consiglio d’Europa ha ricordato che anche dei giornalisti, impegnati a seguire le manifestazioni, sono stati vittime di violenze da parte della polizia. Persino l’associazione Reporter Sans Frontières ha invitato a cessare le «violenze poliziesche» contro i giornalisti. A confermare le preoccupazioni di Mijatovic sono arrivate delle registrazioni audio e video realizzate in occasione di alcuni interventi della brigata motorizzata di repressione delle azioni violente (Brav-m). Tali registrazioni hanno provato l’attitudine violenta degli agenti che comunque, va ricordato, si trovano spesso a subire attacchi da parte di individui estremamente aggressivi.Vista dall’estero, la Francia è un Paese che scivola sempre più pericolosamente nell’instabilità e dove c’è una frattura profonda tra popolo e palazzo. L’annullamento della visita del re d’Inghilterra Carlo III è diventata fonte di sfottò Oltre Manica. Anche la partita di calcio Francia-Paesi Bassi, è stata il palcoscenico di una protesta non violenta. Per ricordare che il governo ha evitato il voto parlamentare ricorrendo all’articolo 49.3 della Costituzione francese, al terzo secondo del 49° minuto del match, i tifosi hanno fischiato e scandito slogan contro Macron. Per martedì prossimo è in programma un nuovo sciopero nazionale contro la riforma pensionistica, la situazione resta esplosiva.