2022-12-15
La franchigia delle libertà perdute: «Polizze più costose per i no vax»
Surreale studio canadese sostiene (contro ogni evidenza scientifica) che chi rifiuta il siero fa più incidenti. In Nuova Zelanda, invece, lo Stato etico impone il divieto di fumare a quelli nati dopo il 1° gennaio 2009.Intolleranza per intolleranza, misura antiliberale per misura antiliberale, c’è stato almeno un tempo in cui una restrizione contro una libertà personale veniva giustificata in nome di esigenze di tutela collettiva. Non che ciò rendesse le restrizioni meno odiose. Ma quanto meno – dal punto di vista di proibizionisti e autoritari di ogni segno e colore – ci si preoccupava di evocare un obiettivo «sociale» che desse ragione della scelta compiuta. O, in alternativa, ci si premurava di argomentare la scelta restrittiva dimostrando un qualche stringente nesso di causalità tra un determinato comportamento e alcuni effetti negativi.Invece, oggi, nella drammatica accelerazione contro le libertà a cui assistiamo anche nel nostro Occidente, perfino questi veli o queste foglie di fico sembrano ormai venute meno: in nome della «bontà», dei comportamenti «corretti», di esigenze «educative», si può tranquillamente andare all’assalto di ogni scelta personale, anche quando essa non reca danno a nessun altro, anche se si tratta di un comportamento che – al massimo – può avere conseguenze negative nei confronti di chi lo pratica. Oppure, se un potenziale danno verso altri c’è, non ci si preoccupa di dimostrare un qualche rapporto causa/effetto: si dà per assodato che una certa condizione sia «pericolosa», e dunque debba essere impedita-punita-perseguita.Esagerazioni? Mica tanto. Basta fare un giretto in Nuova Zelanda (oggi governata dai laburisti di Jacinda Ardern) e in Canada (tuttora guidato dall’altra icona progressista Justin Trudeau, di cui La Verità ha raccontato in lungo e in largo le imprese pandemiche, tra minacce e autentiche campagne di criminalizzazione contro i non vaccinati).Partiamo da Wellington, dove il parlamento ha vietato per legge la vendita di tabacco a chiunque sia nato dopo il 1° gennaio 2009. Morale: per ora si colpisce chiunque sia sopra i 14 anni, ma in prospettiva il divieto varrà per chiunque (ad esempio, tra 10 anni il divieto varrà per tutti gli under 24 e così via). Non solo: si restringe l’ambito degli esercizi autorizzati alla vendita (da circa 6.000 a circa 600). Motivazione? Dice la pasionaria laburista neozelandese: occorre che il Paese diventi smoke-free. Va notato che i fumatori sono numericamente al minimo storico: l’8% della popolazione. Ma evidentemente a qualcuno non basta ancora.Trasferiamoci in Canada, precisamente in Ontario, dove stavolta, più che un provvedimento governativo, è una ricerca «scientifica» a fornire una pistola carica ai cecchini che – realisticamente – non mancheranno. Il lavoro, pubblicato da The American Journal of Medicine, è incredibilmente intitolato: «Covid vaccine hesitancy and risk of a traffic crash». Traduciamo, perché la cosa è di per sé tragicomica: «Riluttanza alla vaccinazione Covid e rischio di incidente stradale». Avete capito bene: la tesi è che il rifiuto o la resistenza alla vaccinazione anti Coronavirus «sia associata a significativi e accresciuti rischi di incidente stradale».L’associazione tra questi due concetti – recita l’introduzione allo studio – «può sembrare sorprendente» (ma guarda…). E però (ecco il colpo di genio) «noi abbiamo teorizzato che gli individui adulti che tendono a resistere alle raccomandazioni sulla salute possano anche trascurare le linee guida relative alla sicurezza sulla strada».Certo, di tanto in tanto gli autori sono costretti a mettere le mani avanti (immaginiamo, per un minimo di decenza intellettuale): «Un limite del nostro studio è che correlazione non significa un nesso di causalità». Esattamente così: dove sta scritto che se Tizio non è vaccinato automaticamente sia un guidatore non rispettoso delle regole?E però, ad ogni colpo di freno, segue purtroppo un colpo di acceleratore, ad esempio quando lo studio, citando ricerche precedenti, associa rischi di incidente stradale a «disturbi della personalità» o «personalità aggressiva»: dunque, se siete non vaccinati (rispetto a questo specifico vaccino), si dà già per assodato che per voi si possano scomodare categorie psicologiche o psichiatriche. E così, una volta presa la rincorsa, non ci si ferma più, con escogitazioni e speculazioni sempre più fantasiose e fumose: «Una possibilità», si legge nel report, «fa riferimento a una sfiducia nel governo o a una fede nella libertà che contribuiscono alle scelte sulla vaccinazione e agli accresciuti rischi per il traffico. Una differente spiegazione potrebbe essere una percezione errata dei rischi quotidiani, fiducia nella protezione naturale, antipatia contro la regolamentazione, povertà cronica, esposizione alla disinformazione, risorse insufficienti, o altre personali convinzioni. Fattori alternativi potrebbero includere l’identità politica, passate esperienze negative, limitata alfabetizzazione sanitaria, o i social network che conducono a dubbi sulle linee guida sanitarie». Come si vede, un fritto misto pazzesco, un’insalata sociologica e ideologica che mescola fattori diversissimi, senza alcun rigore e meno che mai senza un chiaro «post hoc, propter hoc», cioè senza un razionale nesso di causalità. Conclusione: «Gli osservati rischi potrebbero anche giustificare cambiamenti relativi alle polizze assicurative per conducenti in futuro». Ecco, ci mancava solo questo: un bel potenziale aumento dell’assicurazione se non hai preventivamente donato il braccio alla patria. Come si vede, in palio c’è qualcosa di totalizzante: l’obbedienza assoluta. Il dissenso o la difformità non sono più tollerati: perché la «bontà obbligatoria» non dà tregua.
«Murdaugh: Morte in famiglia» (Disney+)
In Murdaugh: Morte in famiglia, Patricia Arquette guida il racconto di una saga reale di potere e tragedia. La serie Disney+ ricostruisce il crollo della famiglia che per generazioni ha dominato la giustizia nel Sud Carolina, fino all’omicidio e al processo mediatico.