2024-02-20
«La grande balla della crisi climatica serve a resuscitare il socialismo»
Nel riquadro, Seok Soon Park (Ansa)
Lo scienziato coreano Seok Soon Park: «La sinistra anticapitalista offre miseria e inquinamento».Professore di scienze ambientali alla Ewha womans university di Seoul, Seok Soon Park è il primo scienziato coreano ad aver avuto il coraggio a esporsi pubblicamente contro la bugia della crisi climatica. Da presidente della Società coreana per l’educazione ambientale, promuove da 30 anni quel che potremmo chiamare «ambientalismo per la crescita felice», in opposizione a quello infelice della sinistra verde, che è deindustrializzazione e antisviluppo.Professore, ci spiega meglio cosa intende per ambientalismo per la crescita felice?«Le attività umane possono creare problemi ambientali, che però sono risolvibili. La soluzione è l’investimento di denaro per l’ambiente, cosa che il capitalismo rende possibile. I verdi e la sinistra, invece, sostengono che il capitalismo abbia causato la crisi ambientale e il socialismo sia la soluzione, ma questa è un’illusione e la penisola coreana lo dimostra. La Corea del Nord affronta un’estrema povertà e gravi problemi ambientali. Nel 2006 ho visitato Pyongyang e le aree circostanti della Corea del Nord e ho potuto constatare di persona la situazione disastrosa: il socialismo non è un sistema per il miglioramento dell’umanità, ma un inganno politico per conquistare il potere. Inoltre, il suo risultato è la povertà, che è anche il più grande nemico dell’ambiente. Dove invece c’è vita prosperosa e capitalismo c’è anche protezione dell’ambiente. Il mio libro del 2012, The affluent environmentalism: A rich and healthy environmental nation is our future, lo spiega nel dettaglio».Come mai si è interessato al cambiamento climatico? «Per anni ho confidato nel racconto dell’Ipcc (il Comitato dell’Onu sui cambiamenti climatici, ndr). Quando nel 2017 il presidente Usa Donald Trump, ritirandosi dall’Accordo di Parigi, affermò che “il riscaldamento globale è una bufala totale e molto costosa”, decisi di studiare da me il problema».A quali conclusioni è pervenuto e come? «Ho studiato la letteratura disponibile ed è stato uno choc scoprire quanto alterato sia il racconto che politici e giornalisti fanno alla gente. Studiando la storia climatica della Terra ho avuto la certezza che non solo non c'è alcuna crisi climatica, ma stiamo anche vivendo in un’epoca benedetta. Ho imparato che le argomentazioni dell’Ipcc non sono scienza. Molte persone là dentro sono senza moralità e coscienza da scienziati».Com’è percepito questo finto problema in Corea del Sud?«Fino a poco tempo fa, quasi tutti credevano che l’uomo fosse la causa del cambiamento climatico e che, senza un cambiamento industriale e degli stili di vita, si sarebbe verificata una catastrofe climatica. La ragione era che fino a luglio dell’anno scorso il presidente dell’Ipcc era Hoe-sung Lee, un coreano. E un altro coreano, Ban Ki-moon, ex segretario generale dell’Onu, ha continuato a sostenere l’azione per il clima dopo il suo ritorno in Corea. Oggi la mentalità di alcune porzioni della classe intellettuale coreana sta gradualmente cambiando».Questo anche grazie al suo impegno: nel 2023 lei ha scritto due libri, Apocalisse climatica, la più grande truffa della storia umana e Miti della crisi climatica...«Sì. Nel primo tratto di come la teoria del riscaldamento globale di origine antropica sia una colossale manipolazione, resa possibile grazie a tecniche di indagine scientificamente errate. Il secondo l’ho scritto dopo il sesto rapporto dell’Ipcc. Ho confutato le fake news sulla crisi climatica e ho dimostrato quanto la neutralità del carbonio sia costosa e inefficace».Ma ci dicono che senza la neutralità del carbonio ci sarà una catastrofe climatica…«Oltre il 90% dell’effetto serra è causato dal vapore acqueo, e la CO2 immessa dall’uomo è insignificante. Il clima è governato dall’attività solare, dalle correnti oceaniche, dalla funzione termoregolatrice delle nubi: la CO2 antropica è rumore di fondo. L’aumento di CO2 è conseguenza dell’aumento di benessere dell’umanità grazie all’uso dei combustibili fossili. Inoltre, grazie all’aumento di CO2, la Terra è più verde e cresce la produzione di cibo. La CO2 non può avere impatto sul clima della Terra, ma ha effetti cruciali sulla biomassa terrestre. L’uso di combustibili fossili e l’aumento di CO2 sono benedizioni divine. Ogni cosa che ho affermato è corroborata da solide prove empiriche».Com’è la situazione climatica in Corea del Sud?«La penisola coreana è tradizionalmente nota per essere soggetta a gravi siccità e inondazioni. Il numero di tifoni che hanno colpito la Corea e il Giappone ha subìto negli ultimi decenni diminuzioni. Questo smentisce le affermazioni degli attivisti climatici, secondo i quali l’aumento di CO2 provocherebbe ondate di calore, siccità e inondazioni mai viste prima».Tre anni fa, anche la Corea del Sud ha dichiarato la propria intenzione di raggiungere la neutralità del carbonio entro il 2050. Cosa ne pensa?«La crisi climatica è forse la più grande bugia della storia dell’umanità e la neutralità del carbonio è un suicidio economico nato dall’ottusità di alcuni esseri umani. Essa è irraggiungibile per almeno tre motivi. In primo luogo, se il pianeta si riscalda, gli oceani, che coprono il 70% della superficie terrestre, emettono parte della CO2 in essi disciolta. In secondo luogo, la rapida industrializzazione di Cina, India e altri Paesi in via di sviluppo continua ad aumentare il consumo di combustibili fossili. In terzo luogo, la popolazione mondiale continua a crescere di circa 80 milioni di persone all'anno, soprattutto nei Paesi sottosviluppati, le cui emissioni pro capite di CO2 continuano ad aumentare».Cosa fa la Sud Corea in proposito?«Il mio Paese possiede un’eccellente tecnologia per l’energia nucleare e dipende in larga misura dall’importazione di combustibili fossili: non è possibile azzerare, ma ridurrà l’uso di combustibili fossili solo con il nucleare».
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