2020-01-21
Cambia il giornale, ma su Napoletano tornano i sospetti di copie «gonfiate»
In corso accertamenti sulla diffusione del «Quotidiano del Sud» dopo l'arrivo del giornalista già indagato per i numeri del «Sole».Tra ultimi dati Ads (Accertamenti diffusione stampa), riferiti alle vendite dei quotidiani di novembre 2019, c'è una nota che non è sfuggita a chi sta seguendo il processo sulle copie gonfiate del Sole 24 Ore dove l'ex direttore Roberto Napoletano è rimasto l'unico imputato per false comunicazioni sociali e aggiotaggio informativo. Nel documento excel alla voce Quotidiano del Sud, infatti, - dove da aprile è arrivato proprio Napoletano per dirigere il dorso nazionale L'altra Voce dell'Italia - si legge che «la società che certifica tiratura, diffusione e distribuzione dei giornali italiani» ha aperto un «approfondimento» per «valutare» la «coerenza» delle copie dichiarate. È la seconda volta in due mesi, dopo ottobre. C'è in pratica un'indagine in corso per controllare se le cifre dichiarate siano vere o meno. La questione è rilevante perché il Quotidiano del Sud è uno dei quotidiani che ricevono i finanziamenti pubblici all'editoria. Il 20 dicembre sono stati pubblicati sul sito del Dipartimento dell'editoria i contributi per il 2018 e al giornale spettano 2.950.525,29 milioni di euro. Va ricordato che secondo la legge del 2017 per ottenere l'aiuto statale bisogna rispettare diversi parametri di vendita, sia per il cartaceo nazionale sia per quello locale. «Stiamo facendo degli accertamenti», spiegano alla Verità da Ads, «con il dorso nazionale è cambiata la distribuzione e stiamo controllando». Come già riportato dalla Verità lo scorso anno la società editrice Edizioni Proposta Sud - controllata al 56% dalla fondazione Mario Dodaro, da Euro Italia (31,20) e da Euro Brutia (12,8) soci specializzati in salumi e surgelati - nel 2015 ha incassato quasi 1 milione e 900.000 euro. Nel 2016 oltre 2 milioni e 800.000, nel 2017 2 milioni e 700.000. Il presidente della fondazione Dodaro è Paolo Posteraro, figlio di Francesco Posteraro già consigliere dell'Agcom in quota Udc di Pierferdinando Casini ai tempi del governo di Mario Monti nel 2012. Del resto la nota della società presieduta da Paolo Nusiner è molto chiara. Di fianco ai dati, tra cui «9748» (totale diffusione cartaceo e digitale) c'è scritto: «Valore dichiarato da Quotidiano del Sud come sommatoria dei (a) dati di diffusione della testata Quotidiano del Sud e (b) dei dati di diffusione della testata Quotidiano del Sud/L'altra Voce dell'Italia venduto in abbinamento facoltativo con le edizioni locali del Quotidiano del Sud dell'Irpinia; della Basilicata; delle Murge; di Cosenza; di Catanzaro-Lamezia-Crotone; di Vibo Valentia e di Reggio Calabria. È in corso approfondimento da parte di Ads per valutare modalità e coerenza di rappresentazione di tale sommatoria». Le vendite nel mese di novembre hanno accertato che nelle edicole sono state vendute meno di 2 milioni di copie, mettendo insieme tutti i quotidiani italiani. Rispetto al 2018 c'è stata una perdita di 151.456 copie. Tra i locali è spiccato il dato del Quotidiano del Sud che, come riportato anche sul sito dell'ex presidente dell'Ordine Franco Abruzzo, «dopo l'apertura del nazionale ha quasi raddoppiato la diffusione, più di 9.000 copie al giorno contro le 4.800 del 2018». Nel frattempo il prossimo 30 gennaio è prevista la seconda udienza nel processo a carico di Napoletano sulle copie gonfiate del Sole 24 Ore. Già alla fine di ottobre dell'anno scorso sono usciti dal procedimento l'ex amministratore delegato Donatella Treu e l'ex presidente Benito Benedini. I due hanno patteggiato. La prima a un 1 anno e 8 mesi e 300.000 euro, il secondo a 1 anno e 6 mesi e 100.000 euro di ammenda. Anche Il Sole è uscito dal processo, con una sanzione pecuniaria di 50.310 euro. Napoletano ha già annunciato che dimostrerà la sua innocenza in giudizio. Per farlo ha già stilato una lunga lista di testimoni da chiamare. Tra questi c'è l'ex presidente di Confindustria Luigi Abete, l'ex presidente dell'Enel Piero Gnudi ma soprattutto giornalisti, ex direttori e vicediretori del quotidiano di viale Monterosa, tra cui Ferruccio De Bortoli, Elia Zamboni e Salvatore Padula. Su Napoletano non pesa solo un processo penale, ma anche un'azione di responsabilità promossa dal quotidiano confindustriale lo scorso anno. Nella relazione firmata dal presidente Edoardo Garrone, dove si parlava dell'attività istruttoria sulle «pratiche commerciali e di reporting dirette a incrementare artificiosamente i dati relativi alla diffusione del quotidiano Il Sole 24 Ore ai fini della certificazione da parte della società Accertamenti diffusione stampa », si chiede un risarcimento di almeno 7,5 milioni a Napoletano, «nella qualità (ritenuta sussistente sia dalla Procura sia dalla Consob) di amministratore di fatto della società». In attesa del processo ora spetta Ads chiarire il nuovo caso del Quotidiano del Sud.
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