Lanciata l’edizione numero 49 realizzata da Emma Summerton, che ha curato anche la regia del video di presentazione. L’artista: «Uso spirito onirico e realismo magico. Sono affascinata dalle donne che realizzano cose straordinarie e creative».
Lanciata l’edizione numero 49 realizzata da Emma Summerton, che ha curato anche la regia del video di presentazione. L’artista: «Uso spirito onirico e realismo magico. Sono affascinata dalle donne che realizzano cose straordinarie e creative».Torna il Calendario Pirelli, che per l’edizione 2023 si ispira alle muse contemporanee: donne non solo belle, ma anche con una forte personalità, delle passioni, un posto nel mondo, protagoniste degli scatti della fotografa australiana Emma Summerton. L’edizione numero 49 di The Cal, intitolata Love Letters to the Muse, è la quinta curata da una donna, dopo quelle di Sarah Moon del 1972, Joyce Tenneson nel 1989, Inez Van Lamsweerde (del duo Inez and Vinoodh) nel 2007 e di Annie Leibovitz nel 2000 e nel 2016. Emma Summerton, per la prima volta, ha curato anche la regia, insieme con Carlo Alberto Orecchia, del video di presentazione del progetto.In totale, l’opera è formata da 28 immagini con 14 modelle ritratte con lo spirito onirico e il realismo magico che caratterizzano l’opera della Summerton, che spiega: «Nei miei scatti il confine tra il ruolo che le modelle interpretano e quello che realmente sono non è definito e il tutto si fonde in immagini che evocano il realismo magico». Ecco quindi che, pagina dopo pagina, «sfilano» Lila Moss, figlia di Kate Moss (La Veggente); Guinevere Van Seenus, ex top model e ora anche fotografa, «ruolo» che interpreta anche nel calendario; Adowa Aboah (La Regina); Karlie Kloss (l’Esperta di tecnologia); Sasha Pivovarova (La Pittrice); Lauren Wasser, modella che ha subito l’amputazione di entrambe le gambe (L’Atleta); Emily Ratajkowski (La Scrittrice); Cara Delevigne (La Performer); Bella Hadid (Il Folletto); l’attrice Kaya Wilkins (La Musicista); la modella Precious Lee (La Narratrice); He Cong (La Saggia); Adut Akech (La Cacciatrice di sogni); e Ashley Graham (L’Attivista), simbolo delle top model curvy.«Per il calendario sono voluta tornare alla radice etimologica della parola musa. Musa originariamente rappresentava non solo la fonte di ispirazione ma anche chi possedeva talento nella letteratura, le scienze, le arti», aggiunge la Summerton, che si definisce «affascinata dalle donne che realizzano cose straordinarie e creative, donne che mi hanno ispirato lungo tutta la mia carriera e lungo tutta la mia vita, a partire da mia madre, Persone dalle quali ho imparato molto: scrittrici, fotografe, poetesse, attrici e registe. La mia idea, quindi, è stata quella di celebrare queste donne straordinarie e di creare un mondo in cui rappresentarle».Ormai da alcuni anni il Calendario Pirelli, nato nel 1964, ha preso una nuova direzione. Non più foto ammiccanti e di nudo, ma immagini che mostrano l’anima delle donne e raccontano una storia. La svolta è iniziata nel 2016, con il calendario firmato da Annie Leibovitz, seguita su questa strada da Peter Lindbergh, che aveva affiancato a Nicole Kidman e Uma Thurman anche Anastasia Ignatova, professoressa di scienze politiche dell’università di Mosca.Il Calendario Pirelli non si può comprare, ma solo ricevere in omaggio, e per questo è diventato un oggetto da collezione. Su Ebay, le quotazioni vanno da 250 fino a oltre 2.000 euro.«Questo calendario nasce in un momento particolare, da una parte l’uscita dalla pandemia e dall’altro la ricerca del sogno, di un po’ di magia», spiega Marco Tronchetti Provera, amministratore delegato del gruppo Pirelli, «L’incontro con Emma è diventato naturale guardando i book di fotografie di diversi altri artisti, a noi è apparso che interpretasse meglio di chiunque altro questo desiderio di guardare con occhio diverso una realtà che aveva creato qualche sofferenza. Durante il percorso si sono aggiunte altre tragedie intorno a noi ma è rimasto il bisogno, la necessità di sognare. Non a caso questa edizione si chiama Letters to the Muse, e le modelle sono state scelte da Emma in modo molto coerente con quella che è la sua capacità di guardare le persone da un angolo diverso, notando sfumature importanti che lei ha saputo cogliere». In effetti, il cambio di passo del Calendario Pirelli nel corso degli anni si vede: ascoltando i mutamenti della società, ora dà spazio a empowerment femminile e a scelte inclusive e di diversità. «I Calendari», prosegue il manager, «hanno sempre rappresentato un’occasione per gli artisti di esprimere quello che volevano e ora gli stessi fotografi, essendo parte della società, esprimono il mondo in cui viviamo. La ragione che ci spinge ancora oggi ad andare avanti è quella di aprire la nostra azienda a tutte le culture possibili. Siamo in Argentina, in Cina, in America, in Europa da decenni: una nostra fabbrica in Argentina ha 106 anni, impossibile non far parte del luogo. L’integrazione ci ha sempre fatto guardare con un occhio aperto quello che c’è intorno a noi».
Robert Redford (Getty Images)
Incastrato nel ruolo del «bellone», Robert Redford si è progressivamente distaccato da Hollywood e dai suoi conformismi. Grazie al suo festival indipendente abbiamo Tarantino.
Leone XIV (Ansa)
Nella sua prima intervista, il Papa si conferma non etichettabile: parla di disuguaglianze e cita l’esempio di Musk, ma per rimarcare come la perdita del senso della vita porti all’idolatria del denaro. E chiarisce: il sinodo non deve diventare il parlamento del clero.