2023-11-18
«Sugli imballaggi Vox e Fdi proveranno a evitare il disastro»
Il vicepresidente di Vox e del gruppo Ecr, Jorge Buxadé (Ansa)
Il numero due dei conservatori Ue, Jorge Buxadé: «Emendamenti per cambiare la norma dei fanatici del clima. Poi Bruxelles sterzerà a destra».Il prossimo 22 novembre, al Parlamento di Strasburgo, si voterà la nuova normativa europea sul packaging. Una vera mazzata che impone alle aziende e a tutta la filiera degli imballaggi, in tempi come al solito irragionevoli, di riprogrammare la produzione. I rischi di questa normativa sono evidenti: a parte le difficoltà di mantenere gli attuali standard di qualità degli alimenti (pensiamo solo al settore ortofrutticolo), è chiaro che i costi della riconversione ricadranno soprattutto sulle spalle dei consumatori, già vessati dal rincaro dei prezzi. Il governo italiano si è impegnato in tal senso per emendare il testo del nuovo regolamento. La speranza è che Ecr e Ppe riescano a porre un freno al furore verde della sinistra europea. Ad appoggiare la battaglia di Fratelli d’Italia ci sono anche gli spagnoli di Vox, che appartengono alla stessa famiglia dei conservatori europei. In particolare Jorge Buxadé, vicepresidente sia di Vox che di Ecr, è uno dei più attivi promotori degli emendamenti che i conservatori vogliono apportare al testo delle legge.Qual è la posizione della Spagna sulla nuova normativa europea sul packaging?«Il governo Sánchez ha di fatto sostenuto tutte le misure restrittive per la libertà delle imprese e dei lavoratori durante l’intera legislatura. Il governo socialista di Pedro Sánchez è nelle mani degli stessi fanatici del clima che sono a Bruxelles. Per quanto riguarda gli altri partiti, posso dire che Vox ha una posizione molto chiara: non sosterremo questa norma poiché la priorità è lavorare su come riciclare, come farlo meglio e come farlo in modo più economico per i cittadini. Credo che la soluzione non possa essere quella che Bruxelles ha sempre adottato, ossia nuove restrizioni, che hanno peraltro l’effetto di rendere i prodotti più costosi».I costi per l’industria, in effetti, saranno alti.«Alla fine, le aziende saranno costrette a modificare i propri processi produttivi e a fare nuovi investimenti. Ciò che le aziende faranno, allora, sarà scaricare tutto sul prodotto finale per il cliente. E a soffrire saranno le classi medie e le classi popolari. Al contrario, gli Stati dovrebbero incentivare le aziende di riciclaggio per rendere il sistema più semplice ed economico».In Italia i rappresentanti del settore hanno vivamente protestato e sono riusciti a imporre il tema nel dibattito politico. Esiste un dibattito simile in Spagna?«Purtroppo no. In Spagna l’informazione è attualmente dominata dalla legge di amnistia per i separatisti della Catalogna. Gli imprenditori del settore rifiutano queste regole di restrizioni e divieti, ma non riescono ad affermarsi sui media, perché tutto è dominato dal tradimento di Sánchez ai danni del popolo spagnolo. Stesso discorso per il settore automobilistico».Eppure, si può far qualcosa per bloccare la norma sugli imballaggi o, almeno, modificarla adeguatamente?«Il gruppo Ecr, in cui si trovano Vox e Fratelli d’Italia, proporrà una serie di emendamenti sui temi chiave della normativa, ossia quelli su restrizioni e divieti. Questi emendamenti saranno fondamentali e, se avranno successo, potrebbero migliorare leggermente il testo. Altrimenti, le cose si metteranno male».L’impressione è che ci sia una gran fretta di approvare questa legge prima della fine della legislatura europea.«Sono d’accordo. Credo che negli ultimi mesi la Commissione e l’Europarlamento stiano accelerando tutte queste normative ambientali perché sono consapevoli che il 9 giugno 2024, dopo le elezioni europee, il panorama politico a Bruxelles sarà profondamente diverso: credo che in Europa ci sarà una decisa sterzata a destra. E questo lo sanno anche a sinistra». Un altro argomento che ha fatto molto discutere è la carne sintetica. «Credo che in Europa, nello specifico in Italia e in Spagna, abbiamo una capacità di produzione zootecnica sufficiente per mangiare carne di origine animale: carne sana, carne prodotta da noi, dai nostri allevatori. I nostri standard di qualità sono i più alti del mondo. Occorre tutelare la salute e anche l’occupazione dei nostri lavoratori. Tra l’altro, promuovendo il consumo di carne sintetica ma anche di insetti, i fanatici del clima fanno gli interessi delle grandi multinazionali, che vogliono aprire nuovi mercati e generare nuovi profitti. Ma noi dobbiamo difendere i nostri lavoratori».Cambiamo argomento. In Italia la stampa di sinistra ha fatto passare le proteste contro il governo Sánchez per manifestazioni dell’estrema destra...«Non è affatto così. Prima delle elezioni si era detto che non ci sarebbe stata alcuna amnistia per i separatisti, proprio perché l’amnistia è contraria alla nostra Costituzione. Dopo le elezioni, invece, dato che gli servivano i voti dei separatisti, ecco che Sánchez promosso un’amnistia, di fatto, incostituzionale. A differenza della Costituzione italiana, infatti, la Costituzione spagnola non prevede amnistie. Soprattutto in caso di crimini contro la Costituzione, contro l’autorità dello Stato e in caso di terrorismo. Questo è chiaramente un golpe, nel senso che si impedisce ai giudici di applicare il diritto: il governo non può esautorare il potere giudiziario, sarebbe un attentato alla nostra democrazia».Quindi che sta succedendo in Spagna?«Centinaia di migliaia di spagnoli sono in piazza con gigantesche manifestazioni di massa: domani stesso (oggi, ndr) ne è prevista una Madrid con un milione di persone. Sono manifestazioni genuine ed ecumeniche di tutti quegli spagnoli che vogliono difendere l’unità nazionale. La situazione è molto preoccupante: il governo spagnolo formato da socialisti e comunisti assomiglia ogni giorno di più alle dittature sudamericane. Ci auguriamo che la Commissione europea prenda una posizione forte in difesa del nostro Stato di diritto».
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