Brunello Cucinelli: «Viviamo quel garbo che Draghi ci ha aiutato a ritrovare»

La Settimana della moda di Milano, dedicata alle collezioni uomo per la prossima primavera/estate, vede un ritorno all'eleganza e alla semplicità.


Brunello Cucinelli, uno degli imprenditori/stilisti più noti al mondo, che da tempo si diletta di filosofia, di Creato, che ama approfondire argomenti che toccano l'uomo nell'intimo, non a caso, nella presentazione della sua collezione cita una frase di Platone: «La bellezza dello stile, l'armonia, la grazia e il buon ritmo dipendono dalla semplicità, intendo la vera semplicità, quella propria di una disposizione retta e nobilmente ordinata». Che si plasma perfettamente sia sulla sua moda che sul suo pensiero. «Mi sembra che stiamo godendo, noi italiani, di quel garbo che il nostro Draghi ci ha aiutato a ritrovare» ha detto Cucinelli.

«Un garbo che ritroviamo anche nello sport. Mancini lo dimostra. Tutti i ragazzi sono curati, fanno gol e non vanno a sbraitare, esultano con un certo comportamento. Quando ci guardano da fuori vedono un'Italia diversa. Guardando le imprese italiane, ahimeè abbiamo perso, ma stiamo andando avanti positivamente. Il manufatto di basso livello non è più di nostra competenza e quello ci ha portato via un po' di lavoro». Brunello Cucinelli, comunque, risponde con un prodotto, come sempre, di altissima qualità che parte dalla semplicità, dal piacere di ritrovare il gusto per l'eleganza e il ben vestire. L'abito, simbolo per antonomasia di eleganza, è reinterpretato in una chiave fresca e disinvolta con giacca spezzata e pantaloni dalle linee leggermente ammorbidite in fibre naturali, dai classici cotoni ai lini estivi sino alle preziose tele di lana vergine. La qualità prima di tutto.

Anche Brett Johnson, designer originario della Virginia ma folgorato dall'Italia, punta su materiali di gran pregio come cashmere suede, pelle tinta a immersione a mano, baby cashmere, cotone sea island, seersucker di seta, jersey di cotone cashmere per la sua collezione estremamente raffinata. L'ispirazione arriva da un viaggio romantico a Portofino con la moglie al punto che visitare la costa italiana è stata un'esperienza trascendentale dopo il complicato periodo pandemico, una iniezione di energia positiva che ha dato vita ad una collezione di abbigliamento casual sportivo dal linguaggio elevato. I capi sono intrisi di colori mediterranei: bianchi, neutri, tonalità di blu, verde tropicale e flash di vivaci colori floreali si intrecciano con una palette più calda di marroni, miele e cammello, riflettendo la bellezza del paesaggio naturale sia alla luce del giorno che al tramonto.

Parla di «desiderate evasioni» Marco Baldassari, fondatore e direttore creativo uomo Eleventy. «Siamo ottimisti, fiduciosi e positivi e dopo lunghe stagioni di sport/homewear e di activewear, riapriamo il palcoscenico alla pura eleganza ritrovata». Il piacere della nuova libertà e il desiderio di cura di se stessi riporta il blazer al centro del guardaroba. «Un grande desiderio di libertà, che ho espresso nella volatilità di abiti e capi ultraleggeri e confortevoli, da indossare con naturalezza nell'intera giornata». La giacca ritorna così protagonista e, nella nuova generazione, è leggera e moderna da indossare non solo a lavoro ma anche in viaggio, nel tempo libero e perfino in momenti di relaxing e gym, come quella in seersucker leggermente elasticizzata che sta nel palmo di una mano e non si sgualcisce mai. Blazer in pregiati tessuti leggeri ma anche in tricot decostruiti o in maglia di lino chicco riso. Il Gruppo Eleventy, nell'occasione di presentazione della nuova collezione, ha annunciato un nuovo piano di sviluppo nel comparto dell'hotellerie di lusso che prende avvio con l'apertura di tre esclusivi flagship store all'interno di eleganti Resort in Italia: Verdura-Roccoforte Hotel, situato sulla costa meridionale della Sicilia a Sciacca; Forte Village in Sardegna a Santa Margherita di Pula; Terme di Saturnia&Golf in Toscana; che si aggiungono alla boutique al Capri Palace, inaugurata due anni fa.

Brunello Cucinelli

Brett Johnson

Eleventy

Giacomo Rocchi: «Vi spiego perché la riforma non è contro i magistrati»
Giacomo Rocchi (Imagoeconomica)
  • «Per noi anzi può essere una purificazione», spiega il presidente di sezione della Corte di Cassazione.
  • E il capo della Procura di Padova, Antonello Racanelli, invita i colleghi a non far guerra alla politica: «Maggioranza legittimata dal voto, sì alla separazione delle carriere».

Lo speciale contiene due articoli

Food Talk | La cucina è delle donne

Al di là degli stereotipi e delle banalità politicizzate, parliamo del rapporto fra le donne e la cucina. Dalla quotidianità ai grandi ristoranti.

L’Ilva è stata massacrata dalle inchieste flop. Il green è la mazzata finale
Acciaieria Ilva (Getty)
Il cappio della sinistra e dei pm sta uccidendo la più grande acciaieria d’Europa. Un omicidio in nome della salute che affossa il Paese e punisce 6.000 dipendenti.

Quando an che l’ultimo altoforno sarà spento, sulla storia dell’Ilva calerà il sipario e si potrà scrivere un libro per spiegare a scuola le ragioni del declino industriale dell’Italia. Immagino già il ti tolo: Così si uccide un’azienda. Sottotitolo: Eutanasia della più grande acciaieria d’Europa. Perché è questo ciò che accadrà. E a dire il vero sta già accadendo: nei prossimi giorni, 5.700 dipendenti saranno messi in cassa integrazione, poi a gennaio diventeranno 6.000. In pratica, il polo siderurgico di Taranto verrà messo in standby. Nessuno ufficialmente dirà di aver staccato la spina, ma la sostanza è questa. Lo dice il sindacato, che invoca l’intervento dello Stato per evitare la chiusura. Ma se anche il governo volesse, per l’Ilva non potrebbe fare niente, perché 13 anni di inchieste e processi hanno fatto il vuoto intorno alla fabbrica.

Pure Lula si scopre fan del fossile
Luiz Inácio Lula da Silva (Ansa)
Dopo aver cavalcato ansie ecologiste e battaglie pro Amazzonia, il ministro verdeoro Marina Silva gela la Cop30: «Abbandonare i combustibili causerebbe un collasso globale».

Chissà che pensava Marina Silva mentre percorreva l’autostrada a quattro corsie che taglia in due la foresta amazzonica, che è stata rapata a zero per arrivare a Belém, dove si celebra la liturgia verde e ipocrita della Cop 30. Lei è la paladina dei siringueros, - quelli che estraggono il caucciù dagli alberi della gomma e si contendono la vita con gli anaconda - è quella che se si tocca un albero in Amazzonia s’annuncia il giudizio universale. Ma ha firmato con atti (un nuovo disboscamento della foresta) e soprattutto a parole il fallimento preventivo della Cop 30. Ha dichiarato a O Globo, il massimo quotidiano brasiliano: «Non è possibile abbandonare i combustibili fossili per decreto perché ciò provocherebbe un collasso energetico globale».

Le Firme

Scopri La Verità

Registrati per leggere gratuitamente per 30 minuti i nostri contenuti.
Leggi gratis per 30 minuti
Nuove storie
Preferenze Privacy