2024-09-03
In Brasile scatta il bando definitivo di X
La piattaforma social di Elon Musk X è stata definitivamente bandita dal Brasile (Getty)
Il tribunale conferma a maggioranza la sospensione della piattaforma. Ma Starlink annuncia che non applicherà la decisione. In Danimarca offensiva contro le chat criptate, compresa Whatsapp. Invece Giorgia Meloni vedrà Elon Musk per parlare di investimenti.La sospensione di X in Brasile ieri è stata confermata a maggioranza, mentre la cesura Web sta diventando il preoccupante obiettivo di altri Paesi come dimostra la volontà della Danimarca di bloccare Telegram. Il braccio di ferro tra il giudice Alexandre de Moraes e il proprietario della piattaforma ex Twitter, Elon Musk, ha segnato un punto a favore del presidente del Tribunale superiore, definito dal miliardario «tiranno» e «dittatore». Nella maratona virtuale della sessione del primo collegio del Supremo tribunal federal (Stf), convocata per lunedì, a metà giornata due dei cinque magistrati, Flávio Dino e Cristiano Zanin, avevano già votato a favore del provvedimento preso da De Moraes venerdì scorso. Il voto, con sistema elettronico, dei giudici Cármen Lúcia e Luiz Fux a quel punto è diventato ininfluente di fronte a una maggioranza di sì. Viene così mantenuta la sospensione del social network X, che aveva cominciato a essere applicata nelle prime ore di sabato. La colpa? Non aver rispettato gli ordini del tribunale in «maniera ripetuta, consapevole e volontaria» e «aver creato un ambiente di totale impunità», di «terra senza legge sui social network brasiliani, anche durante le elezioni municipali del 2024», ha sostenuto De Moraes. L’uomo forse più potente del Brasile l’ha giurata al tycoon, ma così colpisce circa 24 milioni di utenti della Rete in quel Paese. Una decisione gravissima, quella di mettere offline un social network. Confermata anche la multa giornaliera di 50.000 reais (8.000 euro) per le persone o le aziende che utilizzano reti private virtuali, o Vpn, per accedervi. Venerdì l’Ordine degli avvocati brasiliani aveva dichiarato in una nota che avrebbe chiesto alla Corte suprema di riesaminare le multe imposte a tutti i cittadini, ma al momento la decisione di Alexandre de Moraes è confermata. «Ho utilizzato molto le Vpn in Paesi autoritari come la Cina per continuare ad accedere a siti di notizie e social network», ha commentato Maurício Santoro, professore di scienze politiche alla State university of Rio de Janeiro. «Non mi è mai venuto in mente che questo tipo di strumento sarebbe stato vietato in Brasile. È distopico». La Corte suprema ha inoltre deciso che creerà un profilo ufficiale su Bluesky, rete concorrente di X, creata da Jack Dorsey, ex proprietario di Twitter che ha venduto la rete al proprietario di Tesla. Starlink, il provider Internet via satellite che come X appartiene al miliardario, ha detto all’autorità di controllo brasiliana Anatel che non attuerà il blocco. E ieri Elon Musk ha così commentato: «Se il governo brasiliano non restituirà i beni confiscati illegalmente a X e Spacex, cercheremo di ottenere il sequestro reciproco anche dei beni governativi. Spero che a Lula piaccia volare in aereo commerciale».Ha ritwittato anche il post di Foro Madrid, alleanza volta a sensibilizzare a livello internazionale «sulle conseguenze dell’avanzata dell’estrema sinistra e della sua agenda ideologica». In un documento di due pagine, veniva espressa una dura condanna dell’attacco «contro la libertà di espressione e i diritti dei brasiliani», così riassunta su X: «Il blocco è il prodotto di un’evidente motivazione politica volta a eliminare le correnti politiche contrarie al regime dallo spazio del dibattito pubblico brasiliano».Dopo che nel Regno Unito il primo ministro, Keir Starmer, ha chiesto «sanzioni severe» contro Telegram perché estremisti avrebbero utilizzato la piattaforma per diffondere odio contro i musulmani e organizzare rivolte anti immigrati in reazione agli accoltellamenti di Southport a fine luglio; dopo l’arresto a Parigi di Pavel Durov, amministratore delegato di Telegram, con l’accusa di non esercitare controllo sulla sua piattaforma, consentendo così lo svolgimento di attività criminali, la censura dei social viene spacciata come il rimedio al malessere profondo e reale.Il ministro della Giustizia della Danimarca, Peter Hummelgaard, ha detto di voler bloccare i servizi di messaggistica che offrono un modo per criptare i dati inviati da un dispositivo a un altro con crittografia end-to-end (E2ee) in modo che il loro contenuto rimanga riservato. Quindi, stop a Signal, Telegram e Whatsapp. Secondo il ministro, troppi delinquenti si nascondono sotto questa protezione. Curiosamente, giornalisti di Frihedsbrevet.dk hanno scoperto che 70 membri del Folketing, il Parlamento danese, utilizzano servizi di messaggistica criptata e tra questi figura lo stesso Hummelgaard che vorrebbe vietarli. Già a giugno, il ministro danese per le Pari opportunità, Trine Bramsen Peter Rahbek Juel, aveva affermato che sull’app sono frequenti abusi come svergognare donne di origini mediorientali e quindi l’applicazione dovrebbe essere bloccata nel Paese. «Purtroppo abbiamo visto alcuni esempi terribili e social media, Telegram, in particolare, utilizzati per umiliare giovani etnici - in particolare giovani donne - e per farli vergognare, ben consapevoli che ciò potrebbe avere la conseguenza che le loro famiglie escludono loro o addirittura fare di peggio», aveva detto Bramsen. Riconosceva che la questione era di competenza dell’Ue, ma vuole vietare l’app in Danimarca il prima possibile.Al neo oscurantismo si unisce la Corea del Sud: la polizia ha avviato un’indagine su Telegram per reati sessuali commessi tramite deepfake, che sarebbero in forte aumento. Ma la caccia alle streghe finora non ha contagiato l’Italia: Giorgia Meloni, secondo Bloomberg, ha in programma a New York un incontro a porta chiuse con Musk per parlare di investimenti nei settori Spazio e Ia in Italia.
Jose Mourinho (Getty Images)