2021-04-10
Il Parlamento bussa a Draghi: la sede di Euronext a Milano
Martedì possibile voto sulle mozioni di maggioranza circa l'acquisizione di Piazza Affari da parte di Euronext. Scomparso nella bozza il riferimento al golden power.Continua il tormentato iter del voto delle mozioni della maggioranza e di Fratelli d'Italia sulla cessione di Borsa Italiana a Euronext per 4,3 miliardi di euro. Dovevano essere discusse mercoledì. Poi i lavori dell'aula le hanno fatte slittare al giorno successivo anche per permettere alla maggioranza di arrivare a una mozione unica. Ora il testo è stato modificato e c'è speranza sul fatto che potrebbero essere votate martedì prossimo. Il condizionale è d'obbligo, perché appare evidente come una parte del centrosinistra, in particolare Italia viva di Matteo Renzi, sia contraria a votare un provvedimento che rischia di mettere a rischio gli accordi tra London Stock Exchange e il gruppo franco olandese, affiancato da Cdp Equity e Intesa San Paolo. Sta di fatto che nella nuova bozza scompare il riferimento al golden power, proprio mentre si è appena saputo che il presidente del Consiglio Mario Draghi ha fermato l'acquisizione del 70% di Lpe spa, da parte del gruppo cinese Shenzen investment. Ma nella mozione di maggioranza il riferimento viene solo accantonato in modo esplicito, perché in ogni caso l'approvazione della mozione impegna l'esecutivo «a tutelare, in ogni sede e con ogni strumento di propria competenza, lo strategico assetto economico-finanziario di Borsa Italiana e l'autonomia della medesima e si chiede, soprattutto perché Borsa Italiana darà il contributo più rilevante al nuovo gruppo allargato della nuova Euronext - rappresentando più di un terzo del fatturato e degli utili - di «valutare di adottare iniziative per un eventuale successivo trasferimento della sede a Milano». Non solo. Viene sottolineata l'importanza di tutelare l'autonomia di Borsa Italiana e la governance. E si chiede «di assegnare all'Italia, nel nuovo assetto societario, un ruolo di primo piano, pari al suo peso in termini di contributo al risultato economico, anche attraverso accordi parasociali, sia a livello operativo che di governance, rafforzando la nostra presenza italiana dentro Euronext». Va ricordato che il ceo e presidente di Euronext Stephan Boujnah ha occupato tutte le posizioni chiave con esponenti della politica francese, vicine al presidente Macron. L'Italia avrà solo il presidente del consiglio di sorveglianza ( l'ex Ubs Investment Banking, Piero Novelli) che però non avrà poteri operativi. Il documento chiede poi di proteggere le nostre e piccole e medie imprese dagli interessi dei francesi, ma soprattutto di custodire la strategicità sul mercato Mts, dei nostri titoli di Stato, cioè il nostro debito pubblico che potrebbe finire in mani straniere. Nella mozione si chiede anche al governo l'impegno ad adottare ogni iniziativa utile a rafforzare il Mercato telematico dei titoli di Stato, affinché continui a rappresentare un centro di eccellenza, in grado di garantire e migliorare i servizi di monitoraggio e di cosiddetti «price equity» - fondamentali per una efficiente gestione del debito pubblico - con l'obiettivo di aumentare la liquidità degli scambi e limitare la volatilità dei prezzi. Una parte è infine dedicata agli investimenti da parte di Euronext, che devono essere «adeguati». Serve «una strategia di lungo termine nel settore dell'innovazione tecnologica per il gruppo Borsa Italiana ed evitare che vengano attuati tagli a vantaggio di una redditività di breve periodo» di Euronext. «Tali investimenti - si aggiunge - siano finalizzati anche al miglioramento dell'innovazione del mercato dei capitali in Italia con l'obiettivo di rendere Borsa Italiana un mercato dei capitali ancora più competitivo rispetto ad oggi per rafforzare le filiere finanziarie italiane in ambito europeo».