2021-11-09
Pressing sul governo per togliere il tetto Isee al superbonus villette
Guerra di emendamenti. La Lega rivendica le agevolazioni in Manovra. I 5 stelle e diverse associazioni vogliono evitare norme che blocchino i lavori. Tante famiglie hanno infatti già avviato l'iter dei cantieri.Continuano le tensioni intorno alle legge di Bilancio 2022. Questa volta nell'occhio del ciclone c'è il superbonus. La Manovra approvata dal Consiglio dei ministri il 29 ottobre ha infatti reintrodotto l'agevolazione al 110% anche per le villette (nella bozza gli edifici unifamiliari erano stati esclusi), mettendo però un limite Isee di 25.000 euro. L'inserimento di questa categoria all'interno del superbonus ha però suscitato reazioni sia positive sia negative all'interno della maggioranza e delle varie associazioni di settore. Da una parte infatti c'è la Lega che rivendica con orgoglio la presenza delle villette all'interno della Manovra: «La nostra richiesta di prorogare il 110% anche per le case unifamiliari, così da non escludere i piccoli Comuni, è stata accolta. Bene. Lega al governo significa attenzione e impegno per aiutare, nel concreto, famiglie e imprese, soprattutto in questa fase di ripartenza», scrive Matteo Salvini sulla propria pagina Facebook. Dall'altra invece ci sono le critiche avanzate da diverse associazioni e dal M5s, che subito dopo l'approvazione della legge di Bilancio in Consiglio dei ministri ha iniziato a puntare il dito contro l'introduzione dell'Isee di 25.000 euro per le case unifamiliari: «È molto importante che il governo elimini già oggi nel testo che andrà in Gazzetta Ufficiale la previsione del tetto Isee e la retroattività delle comunicazioni di inizio lavori e autorizzazioni legate al superbonus 110%. Il M5s ha avanzato le sue proposte per evitare una grave discriminazione nei confronti di milioni di cittadini: un immediato riscontro dall'esecutivo sarebbe un segnale di ascolto delle istanze che arrivano dal territorio e dagli addetti ai lavori, ma anche un elemento di certezza che consentirebbe di scongiurare l'ennesimo stop ai lavori da parte di tante famiglie che avevano già avviato l'iter per beneficiare della nostra maxiagevolazione. Abbiamo messo sul tavolo un'opzione alternativa che non crea ostacoli neanche sul fronte delle coperture, per cui non c'è ragione di attendere oltre». Così i deputati grilluni Patrizia Terzoni, Luca Sut e Riccardo Fraccaro. Critica anche la Confederazione nazionale dell'artigianato e della piccola e media impresa (Cna) che accusa il governo di essere in contrasto con l'orientamento espansivo della Manovra limitando i beneficiari al superbonus e depotenziando il bonus facciate. «I bonus per la riqualificazione energetica e per la valorizzazione degli edifici stanno producendo effetti molto positivi sulla crescita economica. Pertanto sono incomprensibili limitazioni che riducono la platea dei beneficiari». In particolare Cna esprime «contrarietà all'introduzione del tetto Isee per godere della proroga del superbonus in riferimento alle singole unità immobiliari e gli edifici funzionalmente indipendenti; contrarietà anche sulla eliminazione della facoltà di cessione del credito sugli altri bonus per l'edilizia». Per la Confederazione, «modificare continuamente le misure genera incertezza e confusione con l'effetto di frenare il percorso virtuoso. È invece necessario dare continuità al sistema degli incentivi e fissare in un orizzonte temporale certo qualsiasi evoluzione normativa». Sulla stessa linea di pensiero si inserisce anche Confedilizia che senza mezzi termini ha bocciato l'operato del governo Draghi sul campo dei bonus sulla casa sostenendo come ci sia stata una «vera e propria decimazione del sistema di incentivi per gli interventi di riqualificazione e messa in sicurezza del nostro patrimonio edilizio. Un sistema, peraltro, unanimemente riconosciuto come indispensabile volano di crescita economica». Il superbonus 110% - conclude la nota della Confederazione - è stato prorogato al 2023 solo per i lavori in ambito condominiale. Per le case singole, l'estensione è di soli 6 mesi e condizionata ad un parametro, l'Isee, di cui non si comprende l'attinenza con un incentivo fiscale e che comunque escluderà dalla misura la stragrande maggioranza dei potenziali utilizzatori. Cosa tanto più grave se si pensa all'urgenza di interventi, specie di miglioramento sismico, che si registra in molte aree interne del nostro Paese (la salvaguardia dei borghi interessa solo a parole, evidentemente)».Legato al tema del 110% c'è anche la questione del credito di imposta. Questa misura verrà prorogata ma con alcune limitazioni. La sottosegretaria dell'Economia, Maria Cecilia Guerra, all'evento dei Caf Cia sul Fisco, parlando della legge di Bilancio ha infatti spiegato come «si presume che sarà focalizzato soprattutto su condomini e Iacp (Istituto autonomo case popolari), ma anche sui i singoli appartamenti verrà prorogato ma con tempi di definizione che non portino all'insostenibilità finanziaria. I crediti per la ristrutturazione edilizia impegnano qualche decina di miliardi, quindi sono interventi significativi. Verrà confermata anche la cessione dei crediti, con prudenza perché si stanno verificando abusi, bisogna rafforzare i controlli perché c'è anche sconfinamento nel riciclaggio».