2024-09-27
Biden snobba il piano di Zelensky ma lo rimanda a Kiev con 8 miliardi
Volodymyr Zelensky (Ansa)
La Casa Bianca teme che l’Ucraina, senza strategia, voglia solo altri aiuti. Niente ok a usare i missili in Russia. Vicina l’intesa sui 50 miliardi dagli asset congelati. Roma, Parigi e Berlino contrarie a versare più degli Usa.La Casa Bianca non sarebbe rimasta «impressionata» dal «piano per la vittoria» del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Un piano che verrà presentato nelle prossime ore al presidente americano Joe Biden e alla sua vice, nonché candidata dem per la Casa Bianca, Kamala Harris. Secondo il Wall Street Journal, per il presidente Usa la proposta di Zelensky sarebbe priva di strategia globale, nient’altro che una nuova richiesta di armi insieme all’ennesima domanda di revoca delle restrizioni sui missili a lungo raggio. «Non sono impressionato, non c’è niente di nuovo», avrebbe detto un alto funzionario della Casa Bianca. Washington, in ogni caso non nega il suo supporto a Kiev. È stato infatti annunciato un «aumento» dell’assistenza all’Ucraina che comprende quasi 8 miliardi di dollari in aiuti militari e nuove munizioni a lungo raggio. «Utilizzeremo questa assistenza nel modo più efficace e trasparente possibile per raggiungere il nostro principale obiettivo comune: un’Ucraina vittoriosa, una pace giusta e duratura e la sicurezza transatlantica», il commento del presidente ucraino. Il pacchetto per la prima volta comprenderà munizioni a lungo raggio. Si tratta delle Joint standoff weapon (Jsow), bombe guidate plananti che possono essere lanciate dai caccia a una distanza di sicurezza dalle linee nemiche. Lo scopo principale delle Jsow è quello di distruggere oggetti fortificati, bersagli mobili e difese aeree a lungo raggio, con una gittata massima di 110 chilometri. L’effettiva portata varia a seconda della quota di lancio: se usate ad alta quota, possono arrivare a 130-150 chilometri di distanza. A bassa quota il raggio operativo crolla a meno di 50 chilometri. In ogni caso, la possibilità di lanciare da quote più alte dipende dalla superiorità aerea, che attualmente è russa. Si tratta di contenitori di bombe a grappolo: la versione base contiene 145 sub-munizioni, quella contro le corazzature fino a 24 sub-munizioni. Sono bombe plananti (cioè dotate di ali, alette di coda e un sistema di guida ma non di un motore proprio come avviene per razzi e missili) e la loro portata operativa dipende dall’uso dell’aereo che le trasporta: il suo viaggio si somma alla distanza che percorre la bomba di per sé. Sono compatibili con diversi jet, compresi gli F-16, di cui gli Stati Uniti e gli alleati stanno trasferendo alla Ucraina circa un centinaio di esemplari. Lo ha spiegato Biden in un comunicato, non specificando però se le munizioni a lungo raggio potranno o meno essere autorizzate all’utilizzo su suolo russo. Questo resta il nodo cruciale tuttora irrisolto delle prossime settimane. Un’apertura in tal senso era arrivata dal premier britannico, Keir Starmer, che prima dell’incontro con Biden, due settimane fa, sembrava avesse intenzione di fare pressione sulla Casa Bianca affinché sostenesse il suo piano di inviare missili britannici Storm shadow all’Ucraina per colpire più in profondità la Russia. La cosa si è risolta in un nulla di fatto, ma non è detto che le cose non possano cambiare. A proposito di armi, secondo Nbc, alti funzionari del Pentagono hanno raccomandato agli Stati Uniti di fornire all’Ucraina munizioni al fosforo bianco da utilizzare sul campo di battaglia, ma la Casa Bianca avrebbe respinto l’idea più volte. Corre l’obbligo di ricordare che le munizioni al fosforo bianco contengono un composto che si incendia istantaneamente se esposto all’ossigeno e brucia a una temperatura molto elevata. Questo tipo di armi fu utilizzato tra la seconda guerra mondiale e il Vietnam, da parte degli Stati Uniti. Attualmente il loro utilizzo sarebbe diverso: lo scopo sarebbe quello di produrre fumo e nascondere i movimenti delle truppe, oppure per creare luce e illuminare il campo di battaglia. Il loro impiego, in ogni caso, appare controverso. Anche se queste armi non sono illegali, il diritto internazionale impone ai militari di distinguere tra luoghi militari e aree in cui possono essere concentrati i civili.Intanto, Stati Uniti e Unione europea sono vicine a un accordo sui 50 miliardi di dollari di aiuti all’Ucraina usando gli asset russi. Secondo Bloomberg, gli Usa hanno comunicato all’Ue che contribuiranno con 20 miliardi al pacchetto di aiuti concordato al G7 se l’Ue modificherà il suo regime di sanzioni alla Russia. L’Italia però, insieme a Parigi e Berlino avrebbe fatto sapere che l’Unione europea non ha intenzione di mettere più soldi di quanti non ne metta Washington.Va avanti anche lo spettro della minaccia nucleare. La Russia ha annunciato un cambio della dottrina sul nucleare. Mosca «si riserva il diritto di utilizzare armi nucleari durante un’aggressione, anche se il nemico, utilizzando armi convenzionali, crea una minaccia critica», ha detto il presidente, Vladimir Putin, nel corso della riunione del Consiglio sulla deterrenza nucleare. «Ci riserviamo il diritto di utilizzare armi nucleari in caso di aggressione contro la Russia e la Bielorussia». «L’aggressione contro la Russia da parte di qualsiasi Stato non nucleare, ma con la partecipazione o il sostegno di uno Stato nucleare, è considerata come un attacco congiunto alla Federazione russa». Ieri, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha confermato che le parole di Putin sono un avvertimento all’Occidente. Per Anthony Blinken, Segretario di Stato americano, si tratta di minacce «totalmente irresponsabili». Blinken ha messo in guardia dalle potenziali conseguenze che potrebbero avere le posizioni dello zar sulla sicurezza globale, chiedendo una risposta ponderata e un lavoro diplomatico per evitare l’escalation. Sul campo di battaglia Mosca avanza nel Donetsk: è di ieri la notizia della conquista di un altro villaggio dal nome simbolico, Ukrainsk. Nello stesso giorno le forze russe hanno lanciato verso l’Ucraina quattro missili ipersonici Kinzhal, uno diretto verso la parte occidentale del Paese e gli altri verso Zhytomyr, la regione di Khmelnytskyi e Starokostiantyniv.
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