2022-08-22
        Ruota a ruota. Storie di biciclette, manifesti e campioni
    
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        Osvaldo Ballerio, Biciclette marca Milano, 1905-15
    
La grande epopea della bicicletta raccontata dai preziosi manifesti della Collezione Salce in mostra a Treviso, in Santa Margherita, sino al 2 ottobre. Un’esposizione particolarmente ricca, che va dalle « bici illustrate » a quelle vere, che hanno portato alla vittoria i più grandi campioni del ciclismo mondiale.Tra affiches firmate dai maggiori protagonisti della storia dell’illustrazione e dell’arte italiana del secolo scorso - da Marcello Dudovich a Gino Boccasile - e le famose bici della collezione Pinarello, che hanno scritto la storia recente del ciclismo, la mostra ospitata negli spazi della nuova sede del Museo Nazionale Collezione Salce di Treviso, è un meraviglioso spaccato su uno dei mezzi ( e degli sport) più amati al mondo: la bicicletta.Super trendy e green oggi, mezzo di trasporto usatissimo sino a metà del secolo scorso (quando le auto erano ancora un lusso e i treni pochi), oggetto cult che ha ispirato cinema ( da «Ladri di biciclette» alla saga di Don Camilo e Peppone, ma l’elenco sarebbe quasi infinito) e letteratura (nel «Giardino dei Finzi Contini », per esempio, Bassani la cita spesso, come anche Brizzi nel famoso «Jack Frusciante è uscito dal gruppo»), la storia della bicicletta si è sempre intrecciata con quella della società, diventandone lo specchio e influendo su costumi, viaggi, turismo, seconomia e persino sul processo di emancipazione della donna. Particolarmente nel nostro Paese, patria del Giro d’Italia e terra natale dei grandi miti del ciclismo su strada, Coppi e Bartali innanzitutto, «semidei» che hanno unito e diviso gli italiani, più idolatrati di qualunque calciatore ( e in un Paese come il nostro, in cui il calcio è vita, non è poco…).La MostraLa mostra trevigiana - ideata da Chiara Matteazzi e curata da Elisabetta Pasqualin con la consulenza storica di Antonella Stelitano - prende il via dagli albori del novecento e si articola in due grandi e ricche sezioni: sport e aspetti sociali. Nella «terrazza» del polo museale, dedicata alla parte sportiva ed agonistica della rassegna, ad accogliere i visitatori gli straordinari e coloratissimi manifesti della collezione Salce, mix perfetto di pubblicità e arte, che abbracciano un arco temporale che va dai primi del ‘900 al 1955 circa e che illustrano la nascita delle principali industrie legate al mondo delle due ruote. In un tripudio di Liberty e Futurismo, i cartelloni pubblicizzano, i Cicli Maino, con Costante Girardengo, Torpedo con Alfredo Binda e poi Olympia, Atala e tutti i grandi marchi storici.Al piano terra, dove trova spazio la sezione dedicata alla società e alla socialità fra fine ’800 e gli anni ’40 del Novecento, le affiches, fra coquette e pin up, sportivi ed acrobati, «raccontano la novità e le sfide del futuro: le nuove libertà di muoversi in autonomia, un nuovo tipo di turismo, il divertimento all’aria aperta, una nuova socializzazione, la nuova moda e, per le donne, un nuovo modo di percepire i propri spazi e di emanciparsi » come ha sottolineato Alberto Fiorin, autore di un saggio su “Bicicletta e turismo» (nel catalogo della mostra edito da Silvana).Una mostra di grande valore artistico e sociale, che , come la bici, sa di velocità e libertà, ma che parla anche di arte, sport, economia e cultura. Il tutto grazie alla passione (e alla lungimiranza) di un grande collezionista trevigiano: Ferdinado Salce.La Collezione Salce, breve storiaEra il 1895 quando il diciassettenne Ferdinando Salce (detto Nando) acquistò, per una lira, il primo manifesto della sua numerosa collezione, Incandescenza a gas Auer, realizzato dal grafico e pubblicitario italiano Giovanni Maria Mataloni. Da allora, ininterrottamente e sino al 1962, Salce continuò a collezionare affiches, raccogliendo circa 25.000 pezzi: alla sua morte, con un lascito testamentario datato 26 aprile 1962, Nando Salce donò tutta la sua preziosa collezione - ora proprietà del Museo nazionale Collezione Salce di Treviso - allo Stato italiano.I manifesti, alcuni presenti in più copie e in diverse dimensioni, rappresentano la maggior parte degli artisti che hanno scritto la storia della grafica pubblicitaria in ambito nazionale ed internazionale, ma non costituiscono tutti i materiali della Collezione, che comprende anche un interessante epistolario ( che ha permesso di ricostruire la rete di rapporti grazie alla quale Nando Salce si garantì la fornitura dei suoi pezzi) e una numerosa serie di tabelle pubblicitarie in latta e cartoni sagomati.Una raccolta ricchissima e preziosa, che offre uno spaccato estremamente interessante e variegato della società, della cultura e delle realtà imprenditoriali della prima metà del ‘900.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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