2018-04-05
«Bergoglio dice sì al preservativo». Una suora gioca a fare come Scalfari
Nuovo caso imbarazzante dopo le dichiarazioni della carmelitana argentina Martha Pelloni, che interpreta un dialogo con il Papa: «Giusto usare profilattici, diaframmi e legare le tube. Solo così si evitano gli aborti». Il problema di cosa pensa il Papa su alcuni temi fondamentali per la dottrina cattolica e per la pastorale sta diventando una telenovela. Il caso delle ricostruzioni non fedeli dei colloqui tra Francesco ed Eugenio Scalfari è solo di qualche giorno fa e ieri è rimbalzata un'altra notizia direttamente dall'Argentina.È il caso di un altro colloquio privato del Papa che ora viene riportato, non sappiamo quanto fedelmente. Questa volta si tratta di una suora, Martha Pelloni, 77 anni, superiora della Congregazione delle carmelitane missionarie teresiane, che ha dato un'intervista all'argentina Radio Cut dove ha detto che Francesco in un dialogo privato avrebbe in qualche modo acconsentito all'uso del preservativo, del diaframma e, come riporta anche il Clarin, in ultima analisi a «legare le tube».Il contesto del discorso alla radio di suor Pelloni è quello delle donne della provincia argentina di Corrientes, dove c'è molta povertà. Per questo la religiosa ha parlato della necessità di una «paternità responsabile, una pianificazione», e poi ha riferito di questo dialogo con il Papa. «Papa Francesco parlando di questo tema», ha dichiarato la suora, «mi ha detto tre parole: preservativo, transitorio e reversibile. Un diaframma, e in ultimo caso, quello che noi consigliamo alle donne del campo…clegare le tube… niente che sia abortivo o distruttivo della donna». Se queste affermazioni attribuite al pontefice fossero esatte sarebbero di difficile conciliazione con l'enciclica di Paolo VI, Humanae vitae, in cui si afferma che nessun tipo di contraccezione è ammissibile (compresa la sterilizzazione diretta anche solo temporanea), fatto salvo il caso di procreazione responsabile con l'utilizzo dei cosiddetti metodi naturali (ad esempio metodo Billings o sintotermico). Peraltro, anche su casi estremi, come quello delle suore congolesi che operavano negli anni Sessanta in territori ad alto rischio stupro, il magistero della Chiesa non si è mai pronunciato ufficialmente a favore della prassi contraccettiva. Siamo quindi in un caso analogo a quello dei colloqui riportati da Scalfari, ancora una volta si attribuiscono frasi al Papa che sono difficilmente inquadrabili nella continuità del magistero precedente. Nel caso specifico della contraccezione e dell'enciclica Humanae vitae la questione è di attualità, visto che nel prossimo luglio saranno cinquant'anni dalla sua promulgazione ed è in atto in Vaticano una fase di studio per approfondire questa enciclica, qualcuno dice secondo il nuovo «paradigma» che sarebbe rappresentato dall'esortazione Amoris laetitia. Quindi, in certi casi, anche la contraccezione chimica potrebbe diventare una «scelta responsabile», come ha apertamente affermato nel dicembre scorso don Maurizio Chiodi in una relazione tenuta all'Università Gregoriana di Roma. Perciò, di fronte alle parole che suor Pelloni attribuisce al pontefice ci sono alcuni che pensano siano state riportate correttamente, quindi che si voglia perseguire un'apertura alla contraccezione «caso per caso».Tuttavia, oltre queste congetture resta il fatto che si moltiplicano gli episodi di parole messe in bocca al Papa e che suonano come aperture e strappi rispetto al magistero e alla dottrina della Chiesa. Anche nel caso della suora argentina sarebbe utile che la Sala stampa vaticana intervenisse per chiarire, ma sarebbe ormai vano ripetere il ritornello già usato più volte nel caso di Scalfari. E cioè che l'interlocutore del Papa non riporta «una fedele trascrizione delle parole del Santo Padre», come recita il comunicato di smentita all'ultima pseudo intervista messa in pagina il 29 marzo scorso su Repubblica a firma dell'anziano fondatore.Vista la portata delle affermazioni che vengono attribuite al Pontefice, sull'immortalità delle anime, sull'inferno, e ora sulla contraccezione, a questo punto sarebbe opportuno ribadire la posizione della Chiesa, dato che la salus animarum è il cuore della missione e non ci si può certo regolare su trascrizioni non fedeli. Tra l'altro non possiamo ritenere che la tradizione vivente della Chiesa si sviluppi per sentito dire.Altrimenti dobbiamo dare ragione ai dubbi di Piergiorgio Odifreddi, ateo di professione, che ha perso la sua collaborazione con Repubblica per aver scritto sul suo blog di smettere di pubblicare le fake news di Scalfari sul Papa. Il noto matematico si chiede, infatti, «perché mai il Papa continui a incontrare Scalfari, che non solo diffonde pubblicamente i loro colloqui privati, ma li travisa sistematicamente». Intanto all'opinione pubblica e ai fedeli resta sempre più difficile capire cosa abbia davvero detto Bergoglio su certe questioni.
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)