2024-06-23
La Bce scarica le colpe sulla Swift
Francoforte teme che l’«Eras Tour» faccia risalire l’inflazione e freni il taglio dei tassi. Tutto per non ammettere che il problema sta nelle politiche sbagliate della Lagarde.«L’economia di Taylor Swift è sbarcata in Europa», ha titolato due giorni fa il New York Times. La notizia è che non sono solo i fan della pop star americana a tenere d’occhio le date del suo Eras Tour tra gli stadi europei. Philip Lane, capo economista della Banca centrale europea, pensava infatti alla Swift quando ha parlato a un evento lunedì scorso. L’intervistatore gli aveva chiesto del rischio che l’inflazione persistente nel settore dei servizi potesse intensificarsi, soprattutto con l’Europa che si avvia verso un’estate particolarmente impegnativa con le Olimpiadi di Parigi e il campionato di calcio Euro 2024 in Germania. «Beh, è molto interessante, lei è riuscito a dire tutto questo senza dire Taylor Swift», gli aveva replicato Lane. La Swift sarà in tournée in Europa quest’estate, portando al suo seguito centinaia di migliaia di Swifties che spendono in biglietti aerei, hotel, ristoranti e braccialetti dell’amicizia. E gli analisti stanno discutendo sull’impronta economica che lascerà. Gli economisti negli Stati Uniti sanno che Eras è un tour de force economico. Mentre i consumatori spendevano in concerti, pasti, vacanze e altre esperienze ricreative perse durante il lockdown dovuto alla pandemia, una società ha stimato che il tour potrebbe generare 4,6 miliardi di dollari solo nel Nord America dalla spesa in biglietti, merchandise e viaggi.Le Banche centrali europee, scrive il New York Times, hanno iniziato a tagliare i tassi di interesse - o sono pronte a farlo - poiché l’inflazione ha rallentato sostanzialmente nell’ultimo anno, mettendo a portata di mano il loro tasso obiettivo del 2%. Ma permangono preoccupazioni sul fatto che le pressioni inflazionistiche non siano state eliminate perché gli aumenti dei prezzi dei servizi, tra cui alberghi e ristoranti, sono ripetutamente superiori alle attese. La domanda creata dall’Eras Tour per camere d’albergo e voli in tutta Europa potrebbe far aumentare i prezzi che vanno ad alimentare il tasso di inflazione di ciascun Paese. I banchieri centrali sono sensibili anche ai più piccoli cambiamenti nei dati mentre cercano di distinguere gli effetti una tantum da quelli duraturi. Se i banchieri centrali temessero che l’inflazione non stia rallentando come previsto, potrebbero evitare di tagliare i tassi, viene aggiunto nell’articolo del quotidiano Usa. Lo scorso 15 giugno anche gli analisti di Td bank avevano pubblicato un report dove si leggeva che il tour potrebbe far slittare un taglio dei tassi di interesse da parte della Bank of England. La Swiftlation, cioè l’inflazione causata dalla cantante, potrebbe infatti provocare un posticipo della riduzione del costo del denaro attesa in settembre. A Edimburgo i concerti e le spese associate si sono tradotti in 98 milioni di dollari per l’economia locale. Barclays stima che il tour britannico potrebbe aggiungere un miliardo di sterline all’economia del Paese. L’effetto Swift sull’economia è noto da tempo. Ma il fatto che a dirlo adesso sia anche la Bce lascia spazio a qualche sospetto. Ovvero che dalle parti di Francoforte si stia puntando il dito sulla Swiftlation, quindi un fattore esogeno, per giustificare gli errori commessi dall’Eurotower e più volte evidenziati in queste pagine. Ovvero che Christine Lagarde ha temporeggiato facendo diventare la lotta all’inflazione sanguinosa e più lunga, che ancora oggi la traiettoria tracciata dai vertici della Bce è prudente ma non chiara e che i dati cui si aggrappa la Lagarde (mantra ripetuto anche lo scorso 6 giugno) riflettono il passato ma è come rinunciare a dare una guida per il futuro e a fornire una prospettiva. I banchieri centrali sono giustificati nell’analizzare i potenziali effetti inflazionistici dell’arrivo di una superstar globale: già nel maggio dell’anno scorso, quando Beyoncé diede il via al suo Renaissance World Tour a Stoccolma, un economista attribuì un calo dei dati sull’inflazione al concerto della cantante, mentre i fan hanno viaggiato da lontano per assistere al primo spettacolo. Nel caso della Swift va aggiunto un dettaglio quasi paradossale: ad alimentare le cause della politica monetaria restrittiva nel Vecchio continente - e quindi a farci pagare di più muti, finanziamenti e prestiti alle imprese - sarebbe un’icona dem. Nell’articolo del New York Times da cui siamo partiti si legge anche che alcuni analisti sono scettici sulla capacità della Swift di avere un impatto sismico sulle statistiche nazionali. «È improbabile che Taylor Swift influenzi la politica della Banca centrale», ha dichiarato George Moran, economista di Nomura. «E non penso che sia un’opzione sostenibile per la crescita di un Paese fare affidamento sull’organizzazione di concerti di superstar». In ogni caso, viene sottolineato, l’impatto che eventi come il tour della Swift avrebbero sull’inflazione può essere mitigato da quanto bene gli economisti di un Paese sanno anticipare l’effetto dei suoi concerti. Già, il problema è che in questo tipo di performance i vertici della Bce non si sono sin qui dimostrati delle star.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.