2023-12-14
Pure Bassetti boccia le mascherine: «Non servono per evitare i contagi»
L’infettivologo è consulente di un militare a processo per non averle indossate nel 2022.Si era rifiutato di mettere la mascherina durante concorso pubblico in un hangar dell’aeroporto di Pratica di mare, a Pomezia, alla fine del 2022, quando l’emergenza pandemica era finita ormai da mesi. Per questo motivo un sottoufficiale dell’Aeronautica di Guidonia Montecelio è finito a processo per disobbedienza aggravata, dopo la denuncia da parte dei suoi superiori. Rischia un anno di carcere e una carriera militare rovinata.Una storia assurda, accaduta per di più quando non esisteva neppure più l’emergenza pandemica e non esistevano più restrizioni negli uffici pubblici. Ma ora il suo avvocato, Massimiliano Strampelli, professore a contratto di Diritto militare alla Link Campus University, ha deciso di avvalersi della consulenza tecnica di Matteo Bassetti, infettivologo di Genova ritenuto tra i massimi esperti del contrasto alle malattie infettive, non solo il Covid 19. «Il reato di disobbedienza militare è un reato cosiddetto di pericolo. Avvalendoci della competenza del professor Bassetti, dimostreremo al tribunale che la condotta del mio assistito non ha messo a rischio la salute pubblica all’interno della caserma». Ebbene, in vista dell’udienza di fronte al gup della prossima settimana, il 20 dicembre, Strampelli ha depositato una relazione firmata da Bassetti che smentisce il principio secondo cui la mascherina serve per evitare di contrarre il Covid 19. L’infettivologo, in ben 8 pagine, ribadisce più volte come sia all’aperto sia al chiuso «l’efficacia protettiva delle mascherine nei confronti della trasmissione area di Sars-Cov-2» sia «ancora un argomento dibattuto.[…]» e che «un utilizzo appropriato di tale strategia non si è dimostrato sufficiente a bloccare completamente la trasmissione del virus». Non solo. Stando a quanto riportato da Bassetti, «prima dell’insorgenza della pandemia da Covid 19, le evidenze scientifiche riguardo le misure non farmacologiche per prevenire la diffusione delle infezioni respiratorie, in particolare riguardo l’utilizzo della mascherina, non si sono dimostrate sufficienti per supportarne l’utilizzo». Il medico genovese riporta diverse ricerche e studi scientifici a riguardo. E, infine, arriva alla conclusione di come, «sulla base di tali dati in letteratura, è possibile affermare che non ci sono sufficienti dati a supporto dell’utilizzo della mascherina come unico intervento di infection control nel prevenire la trasmissione dei virus respiratori». Ma gli studi citati nella relazione tecnica non finiscono qui. Ce ne sono altri, come quello condotto in Spagna dallo scienziato Michael Marks, «in cui sono stati analizzati i fattori potenzialmente correlati alla trasmissione di Sars-CoV-2 nei pazienti con infezione e i loro contatti» e «non è stata mostrata alcuna correlazione tra l’utilizzo della mascherina e il rischio di contrarre l’infezione». Non solo, conclude Bassetti, «la comunità scientifica sta iniziando a raccogliere le evidenze a riguardo. […] Ma è possibile far riferimento ad alcuni studi condotti durante la pandemia da Covid 19 che complessivamente non hanno dimostrato un beneficio definitivo di tale strategia sulla trasmissione dell’infezione».Vengono citati studi negli Stati Uniti e in Europa che hanno mostrato come «il mandato di obbligatorietà non fosse associato alla riduzione del numero di casi di infezione totali». Una ricerca di J. D. Beauchamp e C. A. Mayhew, dal titolo, Revisiting the rationale of mandatory masking ha ribadito, infine, «la contradditorietà degli studi sull’utilità dell’utilizzo della mascherina nel contesto della pandemia, che complessivamente non supportano l’obbligatorietà del suo utilizzo, ponendo inoltre l’attenzione sulle possibili implicazioni sociali che tale obbligo comporta». E quindi, conclude, «allo stato attuale, non ci sono sufficienti dati a sostegno dell’obbligatorietà dell’utilizzo della mascherina in ambiente comunitario, ma sono necessari maggiori studi a riguardo per poter definire un’evidenza scientifica più significativa».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.