2021-11-16
Tassista sventa l’attentato chiudendo in auto il kamikaze. È allerta terrorismo in Gb
Il momento dell'esplosione del taxi di Liverpool ripreso dalle videocamere dell'ospedale (Ansa)
Liverpool, nel mirino l'ospedale o la cattedrale con la messa per gli eroi di guerra. Arrestati i quattro complici, perquisite due case. È il secondo agguato in un mese.L'Inghilterra torna in piena allerta terrorismo, dopo che domenica mattina un attentato dinamitardo non è andato a buon fine solo per l'intervento di un cittadino. L'eroe si chiama David Perry, ha 45 anni, e fa il tassista a Liverpool. Domenica verso le 10,50 ha caricato un uomo diretto al Women's Hospital di Liverpool, che ha 50.000 pazienti l'anno ed è il più grande d'Europa nell'ambito della ginecologia. Il suo passeggero era solo ed ha armeggiato un po' nel sedile posteriore del taxi perché secondo gli inquirenti stava perfezionando l'innesco per la bomba che portava indosso. Solo che Perry deve essersi accorto che qualcosa non funzionava e ha chiuso le portiere proprio nel momento in cui si avvicinava alla porta dell'ospedale. Tutto si è svolto nell'arco di pochi secondi. Un video girato dalle telecamere di sorveglianza mostra il taxi scuro entrare nella rotonda vicino all'accesso dell'ospedale, poi l'esplosione, la portiera dell'autista che si apre e Perry, vestito di scuro, che si allontana a passi veloci, soccorso da un paramedico di passaggio. Attimi di paura, mentre il taxi prende fuoco e si capisce che cosa avrebbe potuto succedere. Nell'ospedale ci sono sempre centinaia di pazienti e operatori e poco lontano sorge la Cattedrale di Liverpool, dove a quell'ora erano riunite circa duemila persone, per celebrare il Remembrance Day, che ricorda i veterani morti in guerra per la sicurezza del Regno Unito. Due obiettivi «ideali» per un atto di terrore: se l'attentatore non fosse stato fermato, se l'esplosione non fosse stata contenuta dentro l'abitacolo della vettura, il conto delle vittime adesso sarebbe ben superiore. Invece è deceduto solo il passeggero, di cui la polizia pensa di conoscere l'identità ma che non ha ancora rivelato alla stampa. Quanto all'eroico tassista, è stato ricoverato in ospedale subito dopo il botto con una serie di ustioni, ma ieri è stato rimandato a casa. Ha parlato con la polizia, ma è sotto choc, perché forse adesso comprende il pericolo che ha corso. Domenica mattina ha agito seguendo l'istinto, mosso da uno spirito altruistico che gli viene riconosciuto anche dal primo ministro Boris Johnson, che ha dato riconoscimento «al suo atto di coraggio estremo». Come spiega Russ Jackson, responsabile dell'antiterrorismo nella zona del Nord Ovest dell'Inghilterra, Perry ha raccolto il suo passeggero dieci minuti prima delle undici vicino a Rutland Avenue, nella zona della città dove si trova il Sefton Park. Il passeggero era solo e ha chiesto di essere accompagnato al Women's Hospital. All'arrivo si è verificata l'esplosione e l'intento dell'uomo è apparso chiaro, anche se la polizia per ora non vuole dare dettagli. Le uniche certezze sono che si tratta di un atto di matrice terroristica e che altre quattro persone sono state arrestate, dopo che le forze dell'ordine hanno condotto ispezioni nella casa di Rutland Avenue da cui l'attentatore era uscito. Secondo la polizia nell'appartamento sono stati trovati elementi significativi per l'indagine. La polizia ha anche perquisito una casa a Sutcliffe Street, nella zona di Kensington, perché l'attentatore risultava collegato a entrambe le proprietà, ma non è ancora stato chiarito quale delle due fosse la sua abitazione. Gli altri quattro arrestati hanno tra i 20 e i 29 anni. Si tratterebbe di complici, anche se il loro ruolo in questa azione verrà definito meglio nelle prossime ore, visto che si sta ancora indagando sulle telefonate e gli acquisti compiuti on line dall'uomo deceduto nell'esplosione. Pure il ruolo preciso di Perry dovrà essere accertato, ma per la gente di Liverpool è già un eroe. Tanto che è stata lanciata una raccolta di fondi on line per aiutare lui e la sua famiglia, che ha raggiunto nell'arco di poche ora la somma di 18.000 sterline. La promotrice dell'iniziativa, Jenny Phillips, spiega che si tratta di una forma di sostegno per un uomo che ha agito in favore degli altri e che merita non solo fondi ma una medaglia per quello che ha fatto. Parole che trovano eco nella dichiarazione di Zara Mohammed, segretario generale del Muslim Council of Britain, che ha dato riconoscimento all'azione di David Perry, che ha sventato un atto terroristico. Che fosse rivolto all'ospedale o alla Cattedrale poco importa: avrebbe comunque fatto più danni e aumentato la paura dei britannici, che stanno vivendo un periodo di tensione. Tanto che ieri pomeriggio il livello di allerta per il terrorismo è stato alzato, con controlli e verifiche più approfondite. A spingere in questa direzione, ha spiegato il ministro dell'Interno Priti Patel, è la consapevolezza che ci sono stati due attentati in meno di un mese, se alla bomba di Liverpool di domenica si aggiunge l'omicidio del deputato conservatore sir David Amess, ucciso mentre incontrava i cittadini in uno dei suoi uffici sul territorio, a Leigh-on-sea, in Essex. «L'episodio di domenica ci ha mostrato due cose», ha concluso Boris Johnson. «Da un lato che si deve restare in allerta; dall'altro che i britannici non si fanno mettere in un angolo dal terrorismo e continuano a vivere in pienezza».
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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