2019-06-28
Atlantia minaccia di far causa a Di Maio. «Danneggia il titolo in Borsa»
Il grillino contro l'ingresso del gruppo dei Benetton in Alitalia perché «quando revocheremo le concessioni sarà decotto».Gli scontri tra il governo e Atlantia, la società della famiglia Benetton che aveva la concessione del ponte Morandi di Genova, che sarà abbattuto oggi, non sembrano placarsi. A seguito delle dichiarazioni di ieri da parte del vicepremier Luigi Di Maio sul coinvolgimento di Atlantia all'interno della compagine sociale di Alitalia, la società guidata dall'ad Giovanni Castellucci ha minacciato un'azione legale. Nel corso della puntata di Porta a Porta andata in onda ieri sera, il leader grillino ha affermato di aver trovato tre investitori per Alitalia, ma di non essere certo che avere Atlantia tra i soci dell'ex compagnia di bandiera possa essere un vantaggio. «Ne abbiamo già trovati tre: Delta, Fs e ministero delle Finanze», ha detto, «Ci serve il 37%, e ci sono una serie di offerte che stiamo vagliando in questi giorni. Se abbiamo detto ai funerali delle vittime del ponte che revocavamo le concessioni, il giorno in cui il governo le revocherà i Benetton perderanno azioni e valore. Se la mettiamo dentro Alitalia mettiamo in difficoltà anche Alitalia», ha puntualizzato. «Sulla vicenda del ponte», ha continuato Di Maio, «mi sorprende che qualcuno stia con i Benetton. Allo stesso tempo sto lavorando per risolvere la crisi di Alitalia, non dico che ho tutte le soluzioni ma mi lascino lavorare. Se revochiamo le concessioni finisce che mettiamo dentro un'azienda decotta».Queste parole non sono piaciute per nulla ad Atlantia, che è passata al contrattacco: «Le dichiarazioni del vice presidente Di Maio perturbano l'andamento del titolo Atlantia in Borsa, anticipando la presunta conclusione di un procedimento amministrativo che il ministro Danilo Toninelli ha affermato “essere ancora in corso", e determinano gravi danni reputazionali per la società». «Atlantia», dunque, «si riserva di attivare ogni azione e iniziativa legale a tutela dei propri interessi, dei dipendenti, degli azionisti, degli obbligazionisti e di tutti i soci».La società ha anche detto che «sulla base del contratto di concessione in essere, ogni ipotesi di revoca - ove mai ne venissero accertati i presupposti - richiederebbe il previo pagamento del valore della concessione stessa, nei termini contrattualmente previsti e approvati per legge. Si ricorda infine che Atlantia è il leader mondiale nel settore delle concessioni autostradali e aeroportuali, con oltre 14.000 chilometri di rete e 30.000 dipendenti nel mondo».Di Maio ha risposto all'ipotesi di un'azione legale con un post su Facebook: «Che importa a loro se nella tragedia del ponte Morandi, quasi un anno fa, morirono più di 40 persone innocenti. Persero la vita intere famiglie, giovani coppie, ragazzi, bambini mentre andavano in ferie, alla vigilia di Ferragosto. I Benetton sono stati più veloci oggi a rispondere al sottoscritto (minacciando azioni legali) che a chiedere scusa ai familiari delle vittime, scuse che come molti di voi ricorderanno arrivarono con un ritardo imbarazzante». Altri esponenti del governo come Danilo Toninelli hanno affermato sempre ieri di non avere mai davvero preso in considerazione l'ipotesi di Atlantia in Alitalia. «Atlantia non è mai esistita», ha detto il ministro delle Infrastrutture, riferendosi al fatto che finora il gruppo non ha formalizzato un'offerta per Alitalia.Inoltre, al ministro leghista Gian Marco Centinaio, che ha chiesto al Movimento 5 stelle di proporre un'alternativa ad Atlantia, Toninelli ha replicato dicendo: «Non vorrei che la Lega facesse l'avvocato dei Benetton». In più, a chi gli chiedeva se Claudio Lotito possa rappresentare un'alternativa credibile, Toninelli si è limitato a rispondere che «le proposte si leggono sulla carta».Dal canto suo, Centinaio ha risposto che lui non tifa «per nessuno. Su Alitalia dico una cosa semplice: ci sono ministri che hanno una delega, portino le proposte». «Che si chiami Atlantia o che sia qualcun altro per me non ci sono problemi», ha aggiunto. «L'importante è capire che Alitalia è un'azienda importante. Non si governa con i no: se si dice no perché c'è un'altra proposta allora ci mettano sul tavolo quest'altra proposta».In merito ai tempi per la presentazione di un'offerta per la compagnia aerea, l'ad di Fs Gianfranco Battisti si è limitato a dire «aspettiamo la scadenza del 15» luglio. A chi gli chiedeva se il 15 luglio sarà il termine ultimo o se sarà necessaria una nuova proroga, Battisti ha risposto «non lo sappiamo».Ieri intanto Atlantia non sembra aver sofferto troppo in Borsa. Il titolo Atlantia, da tempo sotto i riflettori in seguito alla tragedia del ponte Morandi, ieri ha chiuso la seduta a Piazza Affari in calo dello 0,26% a 22,66 euro. Inoltre, nonostante la tragedia in cui l'azienda è stata coinvolta, bisogna dire che il titolo negli ultimi mesi è salito fino a oltre 24 euro a fine aprile per poi tornare intorno ai 22,6 di questi giorni.