2024-01-23
Assolombarda valuta Garrone e l’incognita della doppia iscrizione
Edoardo Garrone (Imagoeconomica)
Dopo i rumor sui conflitti Anev-Ef, l’associazione pesa la candidatura al dopo Bonomi.Non sarà una giornata decisiva per il destino di Confindustria, ma la convocazione del consiglio di Assolombarda di oggi potrebbe già dare una prima indicazione sulla corsa alla presidenza, per il dopo Carlo Bonomi. In attesa dell’insediamento dei saggi che dovranno valutare le autocandidature, e con sullo sfondo i classici battibecchi burocratici sull’opportunità di candidarsi o meno, l’associazione delle imprese delle province di Milano, Lodi, Monza e Brianza, Pavia dovrebbe già oggi informalmente prendere posizione sulla sfida. Certo, nulla di ufficiale dovrebbe trapelare, ma data l’importanza di Assolombarda per il voto finale (è la territoriale che conta più voti, ovvero 22 su 182), di sicuro emergeranno retroscena su chi appoggerà in vista del consiglio generale di inizio aprile. Da quel che trapela a margine del vertice di Assolombarda se ne parlerà, con l’idea di arrivare a chiudere il 2 febbraio con una posizione unitaria, prima delle raccolte delle firme e della presentazione dei candidati. In ogni caso, al momento, i potenziali candidati in corsa sono Emanuele Orsini e Alberto Marenghi. Sarebbero infatti gli unici due, a oggi, ad aver già raccolto le 19 firme che corrispondono al 10% dei voti consiliari di viale dell’Astronomia, essenziali per superare la tagliola dei saggi che valuteranno i requisiti dopo l’insediamento ai primi di febbraio. Gli altri due potenziali candidati, cioè Edoardo Garrone e Antonio Gozzi, appaiono al contrario un po’ in ritardo. Soprattutto il secondo, che pare abbia appena dai 4 ai 6 voti dalla sua parte. Garrone, che non ha ancora sciolto la riserva, si è però mosso molto nelle ultime settimane. Il presidente del Sole 24 Ore ha incontrato infatti i responsabili di Confindustria in Piemonte, territoriale che vanta 12 preferenze. Sia Marco Gay, presidente, sia Giorgio Marsiaj, presidente Confindustria Torino, (entrambi in corsa per una vicepresidenza) sarebbero orientati ad appoggiarlo. Non solo. Anche in Veneto, nella parte governata da Enrico Carraro, sarebbe già partita indicazione di appoggiare l’ex petroliere genovese. La decisione di Assolombarda, quindi, sarà decisiva per gli equilibri finali, anche perché se dovesse appoggiare Garrone è probabile che anche i voti di Marenghi confluiscano sul patron di Erg. Marenghi, infatti, nonostante le firme già raccolte, potrebbe preferire evitare di risultare divisivo dentro l’associazione degli industriali. È possibile che la sfida si riduca a due soli candidati. Sebbene negli ultimi giorni siano iniziati a circolare potenziali conflitti di interesse per il presidente del Sole 24 Ore. Secondo quanto scritto dal Fatto Quotidiano, infatti, la sua azienda risulta iscritta sia a Elettricità futura, federazione energetica di Confindustria, sia all’Anev, un’altra associazione nazionale per l’energia del vento specializzata nel settore eolico. La comunicazione di questo potenziale conflitto di interesse era stata inviata a Garrone dai probiviri già in aprile dello scorso anno. Anche se va aggiunto che gli stessi probiviri, secondo una agenzia Ansa messa in rete dopo l’articolo del Fatto e ribadito ieri da un secondo take, avrebbero smentito il conflitto e anche la lettera. Il collegio avrebbe quindi chiarito di non aver fatto alcun rilievo e che la circostanza della doppia iscrizione non avrebbe alcuna rilevanza perché le due associazioni non sarebbero in concorrenza ma, anzi, Anev risulterebbe tra gli associati di Elettricità futura. In più nella lettera dei probiviri era stato evidenziato che le due avrebbero dovuto fondersi entro il 31 dicembre. Al momento, però, non è chiaro se sia stato fatto o meno. Lo scorso anno Qe, Quotidiano Energia aveva pubblicato un articolo che raccontava senza filtri la strigliata verso gli iscritti Anev (tra cui anche società con a capo Gozzi), citando una mail a firma Federico Landi nella quale si informava le controparti di aver coinvolto nelle valutazioni oltre al presidente Carlo Bonomi anche il vice Marenghi. Nella diatriba sollevata dal Fatto e Qe chi ha ragione? Se Anev ed Ef non fossero fuse scatterebbe la sanzione per gli iscritti all’associazione del vento entro fine mese. Assolombarda oggi sarà tenuta a verificare anche questo nodo pruriginoso.
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