Per il patrocinio legale gratuito spendiamo, in un anno, oltre 57 milioni di euro.
Per il patrocinio legale gratuito spendiamo, in un anno, oltre 57 milioni di euro.Ogni anno in Italia si spendono decine di milioni di euro per fornire assistenza legale a migranti e richiedenti asilo. Costi che ricadono sulle spalle dei contribuenti, che si ritrovano a finanziare gli avvocati per chi arriva nel nostro Paese, indipendentemente dall’esito delle domande d’asilo, perché l’assistenza legale è un diritto dei migranti, anche se clandestini e senza documenti.La legge stabilisce che chi ha un reddito annuo inferiore agli 11.000 euro può accedere al patrocinio gratuito; quindi tutti, visto che i migranti si dichiarano sempre nullatenenti. Questa procedura consente di presentare ricorso contro le decisioni delle autorità italiane, sia in tribunale sia in Cassazione. Intanto, mentre si pronunciava sui migranti portati nel Centro di permanenza per il rimpatrio in Albania, lo stesso tribunale della Capitale, XVIII sezione «stranieri», ha richiesto l’ampliamento del numero di difensori di ufficio proprio per l’attuazione del protocollo Albania. Ed essendo impossibile conoscere in anticipo il giorno della settimana in cui si terranno le udienze, l’Ordine degli avvocati di Roma ha spiegato che «ogni settimana si procederà alla nomina di 45 legali: 15 il lunedì e martedì; 15 il mercoledì e giovedì; 15 il venerdì e sabato». Nella nota si spiega che il tribunale di Roma e la cancelleria addetta «avranno la possibilità di conoscere il giorno dell’udienza di convalida di trattenimento e il numero di migranti solo 48 ore prima, sarà cura della cancelleria stessa contattare gli avvocati di turno per quello specifico giorno, individuando il numero necessario per lo svolgimento delle udienze». In caso di impossibilità di alcuni avvocati di turno, i restanti difensori, «presenti nell’elenco della settimana, faranno i supplenti fino al raggiungimento del numero necessario a garantire l’assistenza legale dei migranti». L’attività richiesta alla figura di avvocato difensore d’ufficio è di natura civilistica, così come previsto dal protocollo Albania, che affida la competenza al tribunale civile. E «ogni avvocato iscritto all’Albo (ordinario) di Roma potrà richiedere l’inserimento del proprio nominativo nell’elenco che verrà predisposto e aggiornato trimestralmente dall’ufficio competente».I costi legati a questa assistenza legale sono decisamente onerosi. In media, le spese legali per un patrocinio civile si aggirano intorno ai 430 euro, mentre per il penale raggiungono circa 800 euro. Il totale annuale complessivo per il patrocinio gratuito, che comprende sia italiani sia stranieri, si attesta attorno ai 230 milioni di euro. Si stima che circa il 60% delle pratiche provengano da stranieri, e quindi una parte considerevole di questa cifra, circa un quarto, viene destinata a coprire le spese legali per i migranti.Il protocollo firmato con Tirana stabilisce, tra le altre cose, un tetto di 500 euro per ogni patrocinio legale. Questo importo è destinato a coprire esclusivamente le spese documentate di trasporto, alloggio e vitto durante le trasferte necessarie per partecipare alle udienze, qualora la presenza fisica sia indispensabile. Tetto di spesa che il Consiglio nazionale forense ha definito «troppo modesto». In totale, però, per quest’anno le previsioni parlano di un costo stimato di circa 3,2 milioni di euro, che potrebbe aumentare a 6,5 milioni dal 2025 in poi. Anche se è ragionevole ritenere che potrebbero essere inferiori, visto che i due centri di Shenjin e Gjader al momento sono operativi a un livello molto basso. Comunque costi che l’opposizione non vede, essendo troppo intenta a denunciare lo spreco per il resort dove alloggiano i poliziotti.
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Varato in nome della «sovranità monetaria» (ora è un valore?), il nuovo sistema nasce già vecchio. E c’è l’incognita privacy.
Ad un portale dedicato alla fornitura di energia green era collegato uno schema Ponzi, che prometteva forniture da impianti fantasma collocati all'estero. Circa 6.000 i clienti truffati. 95 i conti correnti sequestrati oltre a criptovalute e beni di lusso.
Nella prima mattinata del 28 ottobre 2025 la Guardia di Finanza e la Polizia di Stato hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario.
Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna.
Un’azione coordinata che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Arezzo, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa.
L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo criminale transnazionale con struttura piramidale tipica del «network marketing multi level» dedito ad un numero indeterminato di truffe, perpetrate a danno anche di persone fragili, secondo il cosiddetto schema Ponzi (modello di truffa che promette forti guadagni ai primi investitori, a discapito di nuovi investitori, a loro volta vittime del meccanismo di vendita).
La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in energy point. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria.
Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.
La Procura della Repubblica di Bologna ha disposto in via d’urgenza il sequestro preventivo del portale www.voltaiko.com e di tutti i rapporti finanziari riconducibili alle società coinvolte e agli indagati, da ritenersi innocenti fino a sentenza definitiva.
Nel corso delle perquisizioni è stato possibile rinvenire e sottoporre a sequestro criptovalute, dispositivi elettronici, beni di lusso, lingotti d’oro e documentazione di rilevante interesse investigativo.
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2025-10-31
«The Traitors Italia», il gioco del sospetto sbarca su Prime Video con Alessia Marcuzzi
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«The Traitors Italia» (Amazon Prime Video)
Dopo il successo internazionale, arriva anche in Italia The Traitors. Nel cast quattordici vip e Alessia Marcuzzi alla conduzione, per un reality che rinuncia al gossip e punta tutto su logica, tensione e inganni all’interno di un castello misterioso.






