2022-04-20
Assalto all’Europa, mai così tanti immigrati
Migranti dopo l'attraversamento del Canale della Manica (Ansa)
Gli attraversamenti illegali delle frontiere Ue, per Frontex, hanno raggiunto nel primo trimestre 2022 livelli che non si toccavano dal 2016, il 57% in più rispetto allo scorso anno. E senza contare i rifugiati dell’Ucraina. Record verso la Gran Bretagna: +190%.Cresce a dismisura il numero di immigrati clandestini che si introducono in Europa, dalla terra e dal mare. Dati da brividi, quelli resi noti da Frontex, l’Agenzia europea della guardia di frontiera e costiera, alla quale è affidato il sistema di controllo e gestione delle frontiere esterne dello spazio Schengen e dell’Unione europea. Il rapporto, appena pubblicato, riguarda i primi tre mesi del 2022, e dunque non comprende, se non in minima parte, i rifugiati scappati dall’Ucraina in guerra. Tra l’altro, la stragrande maggioranza degli ucraini entra nei paesi europei in maniera perfettamente legale. I numeri: secondo Frontex, il primo trimestre di quest’anno è stato il più intenso in termini di attraversamenti illegali delle frontiere esterne dell’Unione europea dalla crisi migratoria del 2016. Secondo i calcoli dell’Agenzia, tra gennaio e marzo 2022 sono stati più di 40.300 gli attraversamenti illegali, il 57% in più rispetto a un anno fa. Nel solo mese di marzo, quasi 11.700 migranti irregolari sono stati registrati alle frontiere europee, il 29% in più rispetto allo stesso mese del 2021. Vediamo le rotte migratorie dove è maggiore il flusso di clandestini verso l’Europa. Quella dei Balcani occidentali fa registrare un aumento rispetto al primo trimestre dello scorso anno del 115%: ha rappresentato quasi la metà di tutti gli attraversamenti illegali delle frontiere nei primi tre mesi del 2022. La cifra totale per il periodo gennaio-marzo è più che raddoppiata: sono stati oltre 18.300. Nel mese di marzo, il numero di migranti irregolari, individuati nella regione, è quasi triplicato rispetto al 2021: 6.650. Le principali nazionalità rilevate sono quelle siriana e afgana. Per quel che riguarda il Mediterraneo orientale, il numero di clandestini arrivati in Europa è aumentato del 132%, raggiungendo quota 7.000. L’aumento più significativo riguarda gli attraversamenti illegali delle frontiere a Cipro, che sono triplicati fino a raggiungere un totale di 5.100 in tre mesi su 7.005 rilevazioni per tutta la rotta. Nel solo mese di marzo, il numero totale di migranti rilevati è raddoppiato rispetto al 2021, fino a raggiungere le 3.250 unità. Le principali nazionalità registrate sono i nigeriani e i congolesi. Per quel che riguarda la rotta dell’Africa occidentale, quella che si dirige verso la Spagna, il totale degli sbarchi è aumentato del 70% rispetto al primo trimestre del 2021, raggiungendo la cifra di 5.850, anche se il totale nel solo mese di marzo è sceso di due terzi rispetto a un anno fa, a circa 360. Le principali nazionalità dei clandestini che arrivano in Europa attraverso questa rotta sono quelle marocchina e guineana. In termini percentuali l’incremento più consistente di ingressi illegali in Europa è quello che riguarda la frontiera terrestre orientale (+714%). Il numero totale è aumentato quindi di più di sette volte rispetto ai primi tre mesi del 2021, superando i 950. Nel solo mese di marzo, il numero di attraversamenti illegali della frontiera nella regione è aumentato di 12 volte rispetto all’anno scorso, superando i 600. Questa crescita è dovuta al fatto che alcuni cittadini ucraini hanno cercato di attraversare illegalmente il confine, anche se la stragrande maggioranza degli ucraini, come detto, è arrivata attraverso i valichi regolari. Passiamo al Canale della Manica: il numero di migranti irregolari che hanno cercato di sbarcare nel Regno Unito rispetto al primo trimestre del 2021 è aumentato del 190%, raggiungendo quota 8.900, metà dei quali bloccati prima di partire, mentre l’altra metà è stata tratta in salvo dalle autorità britanniche. Le pattuglie di terra e le attività di sorveglianza aerea hanno consentito, nel dettaglio, di individuare il 55% delle imbarcazioni in procinto di prendere il largo, consentendo così attraverso la prevenzione di ridurre della metà gli sbarchi. Il premier britannico Boris Johnson, per combattere l’immigrazione clandestina, ha varato un piano che consiste in un accordo con il Ruanda, secondo il quale ogni immigrato clandestino, che verrà pizzicato mentre tenta di sbarcare sulle coste britanniche, o che è entrato in maniera irregolare sul territorio dall’inizio dell’anno, verrà imbarcato su un aereo e trasferito nello Stato dell’Africa orientale. Ottenuto l’asilo, i rifugiati saranno accolti in ostelli e sostenuti per cinque anni dal governo locale, con fondi inviati appositamente da Londra al governo del Ruanda, per costruirsi una vita e trovare una attività lavorativa: sono stati già stanziati 140 milioni di euro. Il piano prevede anche il dispiegamento della Royal navy, la Marina militare, per intercettare, identificare e bloccare i barconi degli scafisti. Un’idea che ha suscitato interesse in altri paesi europei, a partire dalla Danimarca. Per quel che riguarda la rotta del Mediterraneo centrale, quella che coinvolge l’Italia, si registra un calo: i clandestini che hanno utilizzato questa rotta sono stati 6.202, il 17% in meno rispetto al primo trimestre del 2021.