2023-11-29
Arrivano i fondi Ue per il progetto Terna che collegherà l’Italia alla Tunisia
Giuseppina Di Foggia (Ansa)
Per la prima volta finanziamenti a un’opera che coinvolge un Paese terzo. L’ad Giuseppina Di Foggia: «Infrastruttura strategica».!function(e,n,i,s){var d="InfogramEmbeds";var o=e.getElementsByTagName(n)[0];if(window[d]&&window[d].initialized)window[d].process&&window[d].process();else if(!e.getElementById(i)){var r=e.createElement(n);r.async=1,r.id=i,r.src=s,o.parentNode.insertBefore(r,o)}}(document,"script","infogram-async","https://e.infogram.com/js/dist/embed-loader-min.js");Ieri la Commissione europea ha incluso diverse proposte sull’energia promosse da Snam, Eni e Terna nella nuova lista dei progetti di interesse comune che hanno accesso a un processo di autorizzazione accelerato e possono ottenere determinati fondi. Fra queste, un corridoio per l’idrogeno tra Italia, Austria e Germania, proposto da un gruppo di aziende tra cui Snam, un hub per l’anidride carbonica nel Mediterraneo sostenuta da Snam ed Eni e il progetto di interconnessione elettrica tra Sardegna e Corsica promosso da Terna. Sempre Terna ieri ha firmato a Bruxelles il grant agreement per il progetto di interconnessione elettrica Elmed, il ponte energetico invisibile che collegherà l’Europa e il Nord Africa e che sarà realizzato con Steg, la società tunisina dell’elettricità e del gas. Con la firma, via libera al finanziamento di 307 milioni di euro della Commissione: i fondi del programma Ue Connecting Europe facility sono stati assegnati per la prima volta a un progetto tra un Paese membro e uno Stato terzo. «Elmed, il collegamento elettrico che unirà Italia e Tunisia, è eccezionale sotto molti aspetti», ha detto Kadri Simson, commissario per l’energia.«L’appuntamento conferma il ruolo sempre più centrale di Terna nel contributo alla realizzazione di una rete elettrica europea sicura, affidabile e resiliente. Continueremo anche in futuro a collaborare con le istituzioni comunitarie, mettendo a disposizione sia le nostre competenze uniche e distintive sia soluzioni innovative e digitalizzate», ha sottolineato l’ad del gruppo Giuseppina Di Foggia, «Elmed è una infrastruttura strategica per l’Italia e per l’Europa, uno dei principali interventi del piano di sviluppo di Terna, e contribuirà all’incremento e all’integrazione delle energie rinnovabili nei due continenti, consentendo al Paese e all’Ue di aumentare il livello d’indipendenza energetica». «Siamo convinti che Elmed contribuirà a raggiungere l’obiettivo della transizione energetica in Tunisia entro il 2030 e a incrementare l’indipendenza energetica del Paese. L’interconnessione, che collegherà la rete elettrica tunisina a quella italiana attraverso un cavo sottomarino da 600 Mw, simboleggia anche l’eccezionale livello di cooperazione tra i due continenti e, in particolare, nel Mediterraneo, fra Tunisia e Italia», ha concluso Fayçel Tarifa, presidente e dg di Steg. Il collegamento elettrico lungo circa 220 chilometri (di cui circa 200 in cavo sottomarino a una profondità massima di circa 800 metri), realizzato grazie a 850 milioni di euro complessivi di investimento, contribuirà all’integrazione dei mercati dell’energia elettrica, alla sicurezza degli approvvigionamenti tramite la diversificazione delle fonti e alla riduzione delle emissioni.A marzo Terna ha presentato il piano di sviluppo della rete di trasmissione nazionale, che prevede oltre 21 miliardi di euro di investimenti nei prossimi dieci anni, il 17% in più rispetto a quello precedente. Degli oltre 30 progetti infrastrutturali inseriti nel piano, alcuni dei più importanti sono collegamenti elettrici sottomarini che consentono di ridurre gli impatti ambientali e paesaggistici e, parallelamente, di assicurare efficienza. Su tutti spicca il Tyrrhenian link, che unirà la Sicilia alla Sardegna e alla Campania. Si tratta dell’opera più rilevante per l’azienda, con un investimento di 3,7 miliardi di euro per 970 chilometri di cavi sottomarini e 1.000 Mw di potenza. A settembre 2023 il ministero dell’Ambiente ha autorizzato il progetto definitivo ramo Ovest, quello che collegherà Sicilia e Sardegna. Il ramo Est (Sicilia-Campania), invece, ha ottenuto il decreto autorizzativo nell’ultimo trimestre del 2022. Con l’infrastruttura che collegherà la Sicilia alla Sardegna per la prima volta al mondo verranno superati i 2.000 metri di profondità. L’opera sarà completata nel 2028. Altra opera di fondamentale rilevanza è l’Adriatic link, il cavo sottomarino in corrente continua da 1.000 Mw di potenza e 250 chilometri di lunghezza che collegherà l’Abruzzo e le Marche, con un investimento complessivo di circa 1,3 miliardi di euro. La nuova infrastruttura consentirà di incrementare la capacità di scambio tra le zone Centro-Sud e Centro-Nord. L’elettrodotto invisibile sarà costituito da due cavi sottomarini in Xlpe e per il tracciato terrestre si utilizzerà per lo più la viabilità stradale esistente. Per finire, se Tyrrhenian link e l’Adriatic link entreranno in esercizio entro il 2028, è già stato inaugurato il collegamento elettrico in cavo sottomarino di Terna tra l’Isola d’Elba e Piombino (Livorno). L’elettrodotto ha una lunghezza complessiva di circa 37 chilometri, di cui 34 sottomarini e tre completamente interrati. Per preservare l’ambiente, nei mesi precedenti all’avvio delle attività di posa del cavo sono state riposizionate nel Golfo di Follonica circa 53.000 talee di posidonia oceanica per un totale di 1.650 metri quadri di habitat.