2024-11-10
«Un archivio per progettare meglio il futuro»
Parla il presidente dell’omonimo marchio tessile, Franco Mantero: «Conserviamo 81.000 stampe su tessuto, 77.000 foulard, 30.000 disegni, più di 10.000 volumi sull’argomento. Oggi vogliamo offrire questo patrimonio alla creatività degli artisti contemporanei».Passato e futuro, ieri e oggi. «Un modo perché l’azienda parli di sé attraverso l’archivio», racconta alla Verità Franco Mantero, presidente, quarta generazione assieme alla sorella Lucia dell’omonimo marchio. Ora parte un nuovo progetto, un ulteriore percorso, intitolato Variazione 00, di una azienda tessile fondata a Como nel 1902, che da sempre collabora con i grandi marchi del lusso e della moda nell’ideazione e produzione di tessuti e accessori e che dopo oltre un secolo di attività, ancora oggi, si contraddistingue per la straordinaria creatività, l’attitudine verso l’eccellenza e il costante impegno per garantire prodotti di qualità sul mercato internazionale. «Non si tratta di una diversificazione di prodotto o un modo diverso di commercializzare», continua Mantero, «ma nasce dal desiderio di far emergere la storia della seta, della tessitura, fonte inesurabile d’ispirazione attraverso milioni di disegni e di tessuti, una passione famigliare e non solo perché chiunque, all’interno dell’azienda abbia a che fare con l’archivio, se ne è innamorato. Alla fine si entra in un luogo senza tempo dove gli ambienti creativi sono diversificati dagli ambienti produttivi e sei dentro in un racconto, nella storia della seta, del tessuto, c’è un gran pezzo di cultura e di arte, di artigianalità». Un archivio a dir poco straordinario.«Rappresenta la prima fonte di ispirazione per i nostri designer e i nostri clienti. È il patrimonio di 122 di anni Mantero nel mondo tessile, la custodia della nostra storia all’interno di una superficie di 2.500 metri quadri che accoglie 81.000 stampe su tessuto, 77.000 foulard delle più prestigiose Maison, 30.000 disegni realizzati a mano archiviati per tematica, più di 10.000 volumi e decine di migliaia di disegni originali, stampe su tessuto, tessuti uniti e jacquard, storie di immagini e colori, uno dei più grandi e pregiati archivi tessili del mondo, fonte inesauribile di spunti e idee. Un team di disegnatori e progettisti fa prendere forma alle richieste più svariate e sceglie le tecniche più adatte, artigianali o tecnologiche, per esaltare disegni, colori e finissaggi. Per questo, abbiamo la consapevolezza che l’archivio non è solo uno strumento di lavoro». Cultura e arte, quindi.«Internamente stiamo facendo molto da un punto di vista culturale, desideriamo che ogni pezzo d’archivio che venga toccato dal nostro personale o dai nostri clienti, debba raccontare tutto di sé, da dove viene, dove nasce, perché è stato studiato così. È sia cultura personale che un arricchimento che servirà per l’attività commerciale o per dialogare con il cliente, comunque avrà nutrito il cervello di chi vorrà approfondire la conoscenza del nostro vasto mondo». Quando è partito l’archivio di Mantero? «La consapevolezza di avere degli oggetti da conservare una volta fatte le collezioni ed eventualmente da riutilizzare, è iniziata negli anni ’50, lì comincia l’idea di collezionare di mio padre Moritz. Il materiale che veniva prodotto in azienda s’è capito che andava conservato in un certo modo. Abbiamo un materiale anche dell’Ottocento e non solo di Mantero. Si andava a scovare aziende e archivi di aziende che avevano chiuso, o depositato in altre parti. Grazie anche all’acquisizione di ulteriori archivi tessili francesi, inglesi, tedeschi e americani, si è potuto arricchire con pezzi d’archivio che magari mancavano alla Mantero. Un percorso che io stesso ho portato avanti. Trovare altre culture tessili sono andate a completare un insieme, tanta storia tessile da tutto il mondo. Non solo uno strumento di lavoro ma una passione anche per le persone che se ne occupano, che lo catalogano, lo fotografano, lo digitalizzano. Una parte operativa che seguiamo con grande cura». E si arriva a Variazione 00 «Grazie al nuovo progetto, Variazione Archivio Mantero, il prezioso tesoro dell’archivio sarà aperto alla creatività degli artisti contemporanei. Una volta all’anno verrà selezionato un creativo per interpretare con il suo linguaggio una delle collezioni dell’archivio e illustrate nel Vademecum, un volume creato per orientarsi tra i contenuti e i materiali raccolti. Per Variazione 00, la versione beta del progetto di Archivio Mantero, sarà Giorgio Di Salvo, designer e creativo italiano, fondatore del marchio di streetwear United Standard, a reinterpretare una delle collane dell’Archivio con la sua visione. Al centro del suo lavoro c’è la raccolta dedicata ad Avantgard, rivoluzionario studio tessile fondato a Como nel 1975 da Fabrizio Navarra, che comprende 270.000 file digitali, 32.000 campioni di tessuti stampati e 3.000 disegni realizzati a mano. La tecnica che ha permesso all’azienda di spiccare nel mondo della grafica tessile è stata l’intuizione di Navarra nell’utilizzo delle prime tecnologie digitali per rielaborare i disegni e riassemblarli come singoli prototipi, utili a creare ogni volta delle partenze nuove». Come prenderà forma il progetto?«Attraverso l’ideazione grafica, la stampa e la realizzazione di tre aquiloni, opere d’ingegno di origini antichissime la cui storia è strettamente legata alla seta».
Julio Velasco e Alessia Orro (Ansa)
Rod Dreher (Getty Images)