2021-02-21
«Aprite i cassetti del commissariato. Chiarezza su mascherine e tamponi»
Antonio Zennaro (www.antoniozennaro.it)
Antonio Zennaro, deputato della Lega e membro della Commissione Finanze della Camera, già componente del Copasir, a proposito degli acquisti effettuati e dei contratti stipulati dalla struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri: «Chiedo trasparenza totale. Non basta l'indicazione generica dei nomi delle società. Ci siano tutti i dati, le cifre, tutte le eventuali mediazioni e commissioni, i relativi protocolli». «Total disclosure», trasparenza totale. È la richiesta ufficiale che Antonio Zennaro (deputato della Lega e membro della Commissione Finanze della Camera, già componente del Copasir) rivolge a proposito di tutti gli acquisti effettuati e dei contratti stipulati dalla struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri. Onorevole Zennaro, quando era parte del Copasir, lei già prese alcune iniziative in materia?«Due, entrambe rimaste senza risposta. In primo luogo, il 22 settembre 2020 presentai una istanza di accesso agli atti del Commissario straordinario per l'emergenza»E cosa voleva sapere?«Quante mascherine e quanto altro materiale dpi fosse stato acquistato all'estero, in quali paesi, anche in considerazione dei relativi standard qualitativi. Con i dettagli relativi alle unità merceologiche: cosa e dove fosse stato comprato»Risposta?«Niente. E, trascorsi trenta giorni, si trattò di fatto di un diniego»E allora?«Quasi contestualmente, pochi giorni dopo, ai primi di ottobre, ho presentato un'interrogazione a risposta scritta, rivolta al Presidente del Consiglio, esattamente con gli stessi quesiti. In sostanza, la stessa richiesta fatta prima all'autorità amministrativa e poi in sede politica, avanzata peraltro quando ero anche componente del Copasir»E Conte?«Nessuna risposta nemmeno da parte sua. Comprenderà che un doppio diniego dà una sensazione di scarsa trasparenza, un rischio di opacità, davanti a una richiesta ufficiale di un parlamentare su una materia tanto rilevante»Nel frattempo, dall'autunno a oggi, ne sono successe di cose…«Certo. Si deve in primo luogo alla Verità, e anche a trasmissioni televisive come Quarta Repubblica e Fuori dal Coro, di avere svolto inchieste giornalistiche approfondite»Quindi lei adesso ha deciso di prendere un'iniziativa ancora più forte e complessiva«Esatto. Chiedo total disclosure, trasparenza totale. Siano resi pubblici i contratti stipulati e gli acquisti effettuati dalla struttura commissariale. Non basta l'indicazione generica dei nomi delle società. Ci siano tutti i dati, le cifre, tutte le eventuali mediazioni e commissioni, i relativi protocolli»Arcuri e il nuovo governo dovrebbero rispondere«Al di là delle valutazioni sulla posizione di Arcuri, che competono al nuovo governo, il punto è un'esigenza di trasparenza che va onorata»Quindi lei dice: al di là della sorte dell'incarico di Arcuri e al di là delle inchieste giudiziarie su altre figure, gli italiani devono poter sapere«Le inchieste facciano il loro corso, sono un'altra cosa. Qui si tratta di sapere come siano stati spesi i soldi dei contribuenti italiani. Anzi, mi faccia essere ancora più preciso…»Prego«Per il passato, chiediamo informazione e trasparenza totale. Per il futuro, chiediamo di non dover nemmeno reiterare la richiesta, ma che su un sito sia tutto rintracciabile e conoscibile»Anche perché forse non è solo questione di mascherine«Appunto. Si è parlato di tamponi, con ipotesi di tamponi coreani, oppure di tamponi di una ditta italiana però di proprietà cinese. Poi c'è la questione dei respiratori. E poi di ogni eventuale acquisto futuro»Tra l'altro Conte, in tv, a fine gennaio 2020, disse che eravamo «prontissimi»«Eh, si è visto…Mesi dopo si disse anche che per le mascherine sarebbe praticamente bastata la produzione nazionale»Conclusione?«La conclusione è che, oltre a rifare nuovi accessi agli atti, pongo come le ho detto una questione generale: una richiesta ufficiale di trasparenza, di conoscibilità e pubblicazione di tutti gli acquisti effettuati in passato, e una richiesta di trasparenza sistematica di quelli futuri, a maggior ragione se fosse prorogato lo stato di emergenza. Del resto accade per ogni tipo di appalto, anche a livello comunale…»
Il valico di Rafah (Getty Images)
Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa del 15 ottobre con Flaminia Camilletti