
Il dem Mario Oliverio e il sindaco forzista di Cosenza Mario Occhiuto sono accusati di gestire una «cupola» che controlla le assegnazioni dei bandi.Mario Oliverio, governatore della Regione Calabria del Pd, indagato per appalti pubblici pilotati a Cosenza. Con lui altri 19 esponenti di spicco della politica regionale iscritti nel registro degli indagati dal pm Vito Valerio tra cui il sindaco di Cosenza, Mario Occhiuto (Forza Italia candidato alla presidenza), l'ex consigliere regionale del Pd e vice presidente della giunta Nicola Adamo e Luca Morrone, figlio del consigliere regionale Ennio Morrone. Le accuse sono pesantissime, visto che secondo la Procura di Catanzaro, guidata da Nicola Gratteri, in Calabria c'è una cupola di politici, imprenditori e tecnici che amministra gli appalti e decide a chi debbano andare e come debbano essere gestiti. Nell'avviso di conclusione delle indagini la Procura ipotizza, a vario titolo, i reati di associazione a delinquere, frode nelle pubbliche forniture, turbative d'asta e corruzione. L'inchiesta che travolge la politica calabrese riguarda tre grandi progetti del cosentino: la metropolitana leggera destinata a collegare Cosenza, Rende e l'università della Calabria, il nuovo ospedale cittadino e il museo Alarico. Secondo le accuse, i primi due appalti sarebbero stati viziati da una serie di turbative d'asta, frodi nelle pubbliche forniture ed episodi di corruzione, anche grazie a «uomini di fiducia» che l'ex consigliere Adamo sarebbe riuscito a piazzare all'interno dell'amministrazione. Per quanto riguarda la metro, appalto da diversi milioni di euro, nell'atto giudiziario si contesta agli indagati di aver favorito l'aggiudicazione e la realizzazione dell'opera in favore del raggruppamento di imprese in avvalimento con la «Ventura», di Pietro Ventura, provocando una «duplicazione indebita dei costi a base d'asta». Il museo di Alarico, secondo gli inquirenti frutto di una «gara d'appalto illegittima», sarebbe stato invece il «prezzo» pagato ad Occhiuto in cambio del proprio assenso al progetto per la metro-leggera, al quale da sindaco era contrario. Non è nuovo a casi giudiziari il presidente Oliverio, che già lo scorso dicembre era stato indagato per abuso di ufficio nell'inchiesta «Lande desolate» coordinata sempre dal procuratore antimafia Gratteri che aveva coinvolto anche imprenditori legati alla 'ndrangheta. Contestati presunti illeciti in tre appalti: l'impianto di risalita di Lorica, nella Sila cosentina, l'aviosuperficie di Scalea (Cosenza), e la realizzazione di piazza Bilotti a Cosenza. Negli avvisi notificati ieri da Guardia di Finanza e Carabinieri è scritto invece che il governatore Mario Oliverio e Nicola Adamo sono promotori di un'associazione per delinquere finalizzata a «commettere una serie di delitti contro la Pa». Oliverio è ritenuto «il referente politico istituzionale degli associati, nonché degli amministratori pubblici e degli imprenditori in ordine agli sviluppi delle procedure di gara pubbliche bandite dalla Regione e di interesse dell'associazione, nonché alle vicende politiche ed istituzionali correlate alle stesse». L'esponente Pd, appena «supercommissariato» dal governo gialloblu con il dl Calabria (che ha impugnato davanti alla Consulta) per lo sfascio nella sanità calabrese, ha già annunciato che combatterà con tutte le forze per dimostrare l'assoluta estraneità ai fatti contestati: «La mia non vuole essere una sfida rivolta agli apparati giudiziari ed investigativi. È solo l'unico modo che, come politico, cittadino e uomo, mi resta per contrastare questa feroce gogna cui sono sottoposto, posso ora dirlo, dal primo giorno del mio insediamento». Inoltre ha definito le ipotesi di reato contestate dalla Procura «fattispecie che attengono alla normale vita politico-amministrativa dell'ente. Mi si contestano scelte politiche e/o tecniche cui si “abbinano" ipotesi di reato, alcune (vedi metropolitana) operate nel 2014, cioè precedentemente al mio insediamento alla guida della Regione, mentre per altre, come la realizzazione del nuovo ospedale di Cosenza, è stato prodotto, come è noto, il solo studio di fattibilità, tra l'altro da parte dell'azienda ospedaliera. Sono quanto mai certo che, anche in questa occasione, nessun giudice condividerà una simile impostazione accusatoria, che intravede sospetti di reato in normali condotte di natura politica, nel senso aristotelico del termine». Il primo cittadino di Cosenza Mario Occhiuto nell'inchiesta è anche parte offesa. Un capitolo, infatti, è riservato agli eventi del 6 febbraio 2016, quando il suo primo mandato da sindaco si concluse in anticipo per via delle dimissioni anticipate di numerosi consiglieri comunali. Tra questi anche Luca Morrone al quale in cambio la coppia Adamo-Oliverio avrebbe promesso un posto da vicesindaco nella giunta post Occhiuto o, in alternativa, un incarico in Regione. Indagato per traffico di influenze illecite Luigi Incarnato, anche lui consigliere regionale, che avrebbe esercitato la propria influenza su altri consiglieri «congiurati» facendosi promettere «da Adamo e Oliverio un vantaggio patrimoniale rappresentato dalla possibilità di ricoprire incarichi pubblici e istituzionali». Promessa mantenuta «designando e comunque agevolando la nomina di Incarnato a commissario liquidatore della Sorical spa (Società Risorse Idriche Calabresi)».
Ansa
Mirko Mussetti («Limes»): «Trump ha smosso le acque, ma lo status quo conviene a tutti».
Le parole del presidente statunitense su un possibile intervento militare in Nigeria in difesa dei cristiani perseguitati, convertiti a forza, rapiti e uccisi dai gruppi fondamentalisti islamici che agiscono nel Paese africano hanno riportato l’attenzione del mondo su un problema spesso dimenticato. Le persecuzioni dei cristiani In Nigeria e negli Stati del Sahel vanno avanti ormai da molti anni e, stando ai dati raccolti dall’Associazione Open Doors, tra ottobre 2023 e settembre 2024 sono stati uccisi 3.300 cristiani nelle province settentrionali e centrali nigeriane a causa della loro fede. Tra il 2011 e il 2021 ben 41.152 cristiani hanno perso la vita per motivi legati alla fede, in Africa centrale un cristiano ha una probabilità 6,5 volte maggiore di essere ucciso e 5,1 volte maggiore di essere rapito rispetto a un musulmano.
Donald Trump (Ansa)
Luci e ombre nel primo anniversario della rielezione alla Casa Bianca: promosso in Medio Oriente, rimandato sull’Ucraina. Borsa ai massimi ma «sopravvalutata». L’inflazione cresce e la Fed mantiene i tassi alti. Stallo record sulla legge di bilancio.
Gli elettori della Virginia chiamati a scegliere il nuovo governatore si sono espressi: «Trump you are fired! (sei licenziato, ndr). In uno stato però tendenzialmente blu, che nel 2024 aveva scelto Kamala Harris. E confermando il trend, ha optato per la democratica Spanberger. Sebbene il governatore uscente fosse repubblicano. Colpa dello shutdown a detta di molti. Cosa sia lo vedremo alla fine. E comunque negli ultimi 20 anni i democratici alla guida della Virginia sono stati scelti cinque volte su sette. Ma al netto delle elezioni in Virginia, e dando per scontato che la città di New York e lo Stato del New Jersey votassero democratico (per intendersi sono un po’ come Bologna e la Toscana per il Pd), a un anno esatto dalla sua rielezione alla Casa Bianca qual è il bilancio della seconda presidenza Trump?
Buchi nella sicurezza, errori di pianificazione e forse una o più talpe interne. Questi i fattori che hanno sfruttato i ladri che hanno colpito al Louvre di Parigi. Ma dove sono i gioielli e chi sono i responsabili?






