Ai domiciliari un imprenditore edile di Messina accusato di concorso esterno. Secondo gli inquirenti, aveva un accordo con la cosca barcellonese per rilevare i crediti 110. In cambio di protezione, avrebbe pure dato dei soldi al clan e affidato subappalti a ditte colluse.
Stefano Boeri e Cino Zucchi (Ansa)
Le due archistar, indagate a Milano per turbativa d’asta e falso nell’inchiesta Beic, si salvano dai domiciliari ma non potranno far parte delle commissioni giudicatrici.
Franco Alfieri (Ansa)
Finalmente, dopo che la Cassazione ha confermato i domiciliari, Franco Alfieri, primo cittadino di Capaccio Paestum, ha lasciato la poltrona. È decaduto anche da presidente della Provincia di Salerno. Il «re delle fritture» è coinvolto in un’inchiesta sugli appalti pilotati.
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A 32 anni dalla strage di via d'Amelio la trasmissione condotta da Salvo Sottile, in onda su Rai3 alle 21:15, cerca di far luce sull'attentato che provocò la morte di Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta, accendendo un faro sul discusso dossier Mafia-Appalti che ha messo sotto indagine due dei più noti magistrati d'Italia: Gioacchino Natoli e Giuseppe Pignatone. Eccone una breve anticipazione.
A 32 anni dalla strage di via d'Amelio sono ancora molte le ombre sull'attentato che provocò la morte di Paolo Borsellino e di cinque agenti della sua scorta. Chi ha ucciso il magistrato siciliano e perché? FarWest, la trasmissione condotta da Salvo Sottile su Rai3, cerca di rispondere a questa domanda partendo da quella che lo stesso Borsellino definì «un nido di vipere», la Procura di Palermo, e accende un faro sul discusso dossier Mafia-Appalti.
Una pista rimasta in secondo piano per tre decenni, finché non è stata rivalutata dalla Commissione Antimafia e salita agli onori della cronaca grazie alla nuova inchiesta della Procura di Caltanissetta che ha messo sotto indagine due dei più noti magistrati d'Italia: Gioacchino Natoli e Giuseppe Pignatone.
FarWest ha scovato un ex dirigente delle società che prelevavano il marmo dalle cave negli anni Ottanta a Carrara e che ha raccontato: «Ci fu a un certo punto questa voce tra gli addetti ai lavori che dicevano che c'era questa possibilità di intromissione mafiosa nella città e anche a livello della Procura della Repubblica, si incominciò a indagare». È l'indagine di Massa Carrara che poi viene trasferita a Palermo. Il cosiddetto fascicolo Mafia e appalti che, stando a Lucia Borsellino, sarebbe il movente che accelerò la strage di via D'Amelio. Un fascicolo trattato da Natoli e da Pignatone, che ora si ritrovano indagati per favoreggiamento a Cosa nostra. Al centro dell'inchiesta aperta a Caltanissetta c'è un ordine che partì dalla Procura di Palermo di distruggere brogliacci e bobine con le intercettazione di quella indagine. Ma, si è scoperto, solo i brogliacci furono distrutti. Natoli, convocato in Commissione Antimafia, è stato intercettato a telefono con l'ex pm Roberto Scarpinato (attuale parlamentare pentastellato e componente della Commissione Antimafia). FarWest a questo punto, intervistando i suoi cronisti, cita le inchieste della Verità, che ha pubblicato i contenuti di quelle conversazioni, durante le quali Natoli avrebbe concordato con Scarpinato alcuni passaggi della sua deposizione. L’appuntamento è per questa sera alle 21.15 su Rai3.
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(Getty Images)
In manette pure il sindaco di Ceccano. Tra gli arrestati, oltre al primo cittadino del Comune laziale di Fdi, imprenditori e funzionari: nel mirino progetti per l’accoglienza finanziati dall’Ue. Le intercettazioni: «Quando dice “caffè” ha fatto il bonifico».