La prima bozza della legge di bilancio conferma il taglio del cuneo e gli incentivi per le famiglie. Ma spunta anche qualche altra tassa: sale l’Iva sugli assorbenti, aumenta la cedolare secca sugli affitti brevi. Per le colf, controlli incrociati di Inps e Entrate.
La prima bozza della legge di bilancio conferma il taglio del cuneo e gli incentivi per le famiglie. Ma spunta anche qualche altra tassa: sale l’Iva sugli assorbenti, aumenta la cedolare secca sugli affitti brevi. Per le colf, controlli incrociati di Inps e Entrate.Aumentano le tasse sulle sigarette, gli assorbenti, i prodotti per l'infanzia e sulla cedolare secca nei contratti di locazione breve. Queste alcune delle norme contenute nella prima bozza della legge di bilancio che si compone di 91 articoli. Una manovra che vede i suoi pilastri incentrati sulle pensioni, la riconferma del taglio del cuneo fiscale, la lotta all’evasione e gli incentivi per le famiglie nel mondo del lavoro. Per tutto il 2024 viene dunque ribadito il taglio del cuneo contributivo di sei punti per i lavoratori che hanno un reddito fino a 35.000 euro e di sette per i redditi fino a 25.000 euro. Per quanto riguarda il fronte delle pensioni le donne lavoratrici che hanno raggiunto almeno 35 anni di contributi, entro il 2023, e un’età anagrafica di 61 anni, ridotta di un anno per ogni figlio nel limite massimo di due anni, possono scegliere di andare in pensione anticipata. Confermata anche l’Ape sociale per tutto l’anno prossimo per i disoccupati, le persone con invalidità almeno del 74%, i lavoratori impegnati in attività gravose e che assistono persone con handicap in situazione di gravità. Si potrà accedere allo strumento con almeno 63 anni e cinque mesi. Al netto delle situazioni appena elencate viene confermata Quota 104 ibrida che prevede penalizzazioni per chi decide di uscire in modo anticipato dal mondo del lavoro. Si parla di una riduzione dell’importo relativo alla quota retributiva legata all’età di entrata in pensione. Arriva anche l’aumento del bonus per pagare l’asilo nido, destinato però solo ed esclusivamente ai secondi figli, nati in nuclei familiari che hanno un Isee massimo di 40.000 e un minore under 10. In merito al calcolo dell’Isee il governo ha deciso di escludere dal computo i titoli di Stato. Confermata infine anche la decontribuzione per le lavoratrici con figli. Dal 1° gennaio 2024 al 31 dicembre 2026 alle donne con tre o più figli è riconosciuto un esonero del 100% della quota dei contributi previdenziali, a carico del lavoratore, fino al compimento del 18° anno di età del figlio più piccolo. A fianco di queste misure il governo ha però inserito nella legge di bilancio norme che aumentano la tassazione su diversi fronti. Per quanto riguarda i tabacchi sono previste delle imposte maggiori sulle sigarette. Gli aumenti a pacchetto dovrebbero essere compresi tra i 10 e i 12 centesimi di euro nel 2024. Aumenti anche di 10 centesimi sul tabacco riscaldato e su quello trinciato (30 centesimi per busta). Vengono poi aumentate le accise sulle sigarette elettroniche, con un piano di incrementi annuali (1% annuo, sia per i liquidi con nicotina, sia per quelli senza) previsti nel 2025 e nel 2026. Aumenta inoltre anche l’Iva dal 5 al 10% per gli assorbenti, i tamponi, le coppette mestruali e il latte in polvere o liquido per l’alimentazione dei lattanti o nella prima infanzia. Colpiti da un incremento di tasse lo sono stati anche gli affitti brevi che vedono la cedolare secca aumentata di 5 punti percentuali (dal 21 al 26%). Da ricordare che dal 2021 questa si può applicare solo se nell’anno si destinano a questa finalità al massimo quattro appartamenti; oltre tale soglia, l’attività, da chiunque esercitata, si considera svolta in forma imprenditoriale. Novità ci sono anche per quanto riguarda l’Iva e i beni che si possono portare fuori dai confini della Comunità europea. La legge di bilancio ha infatti stabilito che gli oggetti destinati all’uso personale o familiare, che hanno un valore massimo di 70 euro, compreso di Iva, possono essere trasportati fuori dal territorio doganale della comunità, senza pagare l’imposta. Disposizione che si applica a condizione che sia emessa la fattura. Per contrastare poi le pratiche illecite nel mondo del lavoro domestico è stata prevista l’interoperatività delle banche dati tra l’Agenzia delle Entrate e l’Inps, in modo da incentivare l’adempimento spontaneo. Per raggiungere questo fine l’amministrazione fiscale deve mettere a disposizione dei contribuenti i dati e le informazioni acquisite, segnalare eventuali anomalie riscontrate, e utilizzare questi elementi anche per la predisposizione della dichiarazione precompilata. A questo si aggiunge che l’Agenzia delle Entrate e l’Inps dovranno effettuare attività di analisi del rischio e controlli sui dati retributivi e contributivi, anche comunicati in fase di assunzione, e realizzare interventi volti alla corretta ricostruzione della posizione reddituale e contributiva dei lavoratori. Nella manovra spazio è stato infine dato anche agli stanziamenti per aiutare l’Ucraina. Nel dettaglio il contributo allo «strumento europeo per la pace» è incrementato di 203.000.000 euro per il 2024, di 258.889.134 per il 2025, di 265.680.411 per il 2026 e di 273.980.862 per il 2027. Lato Ucraina non finisce qui, perché l’Italia ha anche aderito all’iniziativa, temporanea, assunta dalla Banca europea per gli investimenti, denominata «Eu for Ukraine fund». Il ministero dell’Economia «è autorizzato al relativo rilascio della garanzia dello Stato, per un importo complessivo massimo di euro 100.000.000 per l’anno 2024», si legge nella bozza della legge di bilancio.
Nadia e Aimo Moroni
Prima puntata sulla vita di un gigante della cucina italiana, morto un mese fa a 91 anni. È da mamma Nunzia che apprende l’arte di riconoscere a occhio una gallina di qualità. Poi il lavoro a Milano, all’inizio come ambulante e successivamente come lavapiatti.
È mancato serenamente a 91 anni il mese scorso. Aimo Moroni si era ritirato oramai da un po’ di tempo dalla prima linea dei fornelli del locale da lui fondato nel 1962 con la sua Nadia, ovvero «Il luogo di Aimo e Nadia», ora affidato nelle salde mani della figlia Stefania e dei due bravi eredi Fabio Pisani e Alessandro Negrini, ma l’eredità che ha lasciato e la storia, per certi versi unica, del suo impegno e della passione dedicata a valorizzare la cucina italiana, i suoi prodotti e quel mondo di artigiani che, silenziosi, hanno sempre operato dietro le quinte, merita adeguato onore.
Franz Botrè (nel riquadro) e Francesco Florio
Il direttore di «Arbiter» Franz Botrè: «Il trofeo “Su misura” celebra la maestria artigiana e la bellezza del “fatto bene”. Il tema di quest’anno, Winter elegance, grazie alla partnership di Loro Piana porterà lo stile alle Olimpiadi».
C’è un’Italia che continua a credere nella bellezza del tempo speso bene, nel valore dei gesti sapienti e nella perfezione di un punto cucito a mano. È l’Italia della sartoria, un’eccellenza che Arbiter celebra da sempre come forma d’arte, cultura e stile di vita. In questo spirito nasce il «Su misura - Trofeo Arbiter», il premio ideato da Franz Botrè, direttore della storica rivista, giunto alla quinta edizione, vinta quest’anno da Francesco Florio della Sartoria Florio di Parigi mentre Hanna Bond, dell’atelier Norton & Sons di Londra, si è aggiudicata lo Spillo d’Oro, assegnato dagli studenti del Master in fashion & luxury management dell’università Bocconi. Un appuntamento, quello del trofeo, che riunisce i migliori maestri sarti italiani e internazionali, protagonisti di una competizione che è prima di tutto un omaggio al mestiere, alla passione e alla capacità di trasformare il tessuto in emozione. Il tema scelto per questa edizione, «Winter elegance», richiama l’eleganza invernale e rende tributo ai prossimi Giochi olimpici di Milano-Cortina 2026, unendo sport, stile e territorio in un’unica narrazione di eccellenza. A firmare la partnership, un nome che è sinonimo di qualità assoluta: Loro Piana, simbolo di lusso discreto e artigianalità senza tempo. Con Franz Botrè abbiamo parlato delle origini del premio, del significato profondo della sartoria su misura e di come, in un mondo dominato dalla velocità, l’abito del sarto resti l’emblema di un’eleganza autentica e duratura.
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A rischiare di cadere nella trappola dei «nuovi» vizi anche i bambini di dieci anni.
Dopo quattro anni dalla precedente edizione, che si era tenuta in forma ridotta a causa della pandemia Covid, si è svolta a Roma la VII Conferenza nazionale sulle dipendenze, che ha visto la numerosa partecipazione dei soggetti, pubblici e privati del terzo settore, che operano nel campo non solo delle tossicodipendenze da stupefacenti, ma anche nel campo di quelle che potremmo definire le «nuove dipendenze»: da condotte e comportamenti, legate all’abuso di internet, con giochi online (gaming), gioco d’azzardo patologico (gambling), che richiedono un’attenzione speciale per i comportamenti a rischio dei giovani e giovanissimi (10/13 anni!). In ordine alla tossicodipendenza, il messaggio unanime degli operatori sul campo è stato molto chiaro e forte: non esistono droghe leggere!
Messi in campo dell’esecutivo 165 milioni nella lotta agli stupefacenti. Meloni: «È una sfida prioritaria e un lavoro di squadra». Tra le misure varate, pure la possibilità di destinare l’8 per mille alle attività di prevenzione e recupero dei tossicodipendenti.
Il governo raddoppia sforzi e risorse nella lotta contro le dipendenze. «Dal 2024 al 2025 l’investimento economico è raddoppiato, toccando quota 165 milioni di euro» ha spiegato il premier Giorgia Meloni in occasione dell’apertura dei lavori del VII Conferenza nazionale sulle dipendenze organizzata dal Dipartimento delle politiche contro la droga e le altre dipendenze. Alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui Meloni ha rivolto i suoi sentiti ringraziamenti, il premier ha spiegato che quella contro le dipendenze è una sfida che lo Stato italiano considera prioritaria». Lo dimostra il fatto che «in questi tre anni non ci siamo limitati a stanziare più risorse, ci siamo preoccupati di costruire un nuovo metodo di lavoro fondato sul confronto e sulla condivisione delle responsabilità. Lo abbiamo fatto perché siamo consapevoli che il lavoro riesce solo se è di squadra».





