2024-08-01
Alla Salute dilagano i fedelissimi di Speranza
Alla faccia della destra che occupa tutti i gangli delle istituzioni, il ministero di Orazio Schillaci ha appena affidato un incarico a Giuseppe Gambale, già sottosegretario con Massimo D’Alema. Intanto restano in sella Stefano Lorusso (compagno di scuola dell’ex assessore) e molti altri tecnici d’area.Il governo Meloni avrà pure intimidito la stampa, avrà pure varato riforme autoritarie, ma mentre prepara l’assalto finale alla Rai, sembra aver dimenticato di occupare un luogo simbolico. Non foss’altro perché, durante i lunghi mesi del regimetto green pass, Fratelli d’Italia alzò le barricate contro Roberto Speranza. E invece, al ministero della Salute, nonostante le recenti tornate di nomine, rimane in sella la maggior parte dei funzionari vicini all’ex assessore di Potenza.L’ultimo incarico è stato assegnato - lecitamente, eh - a Giuseppe Gambale, cardiologo napoletano, nonché ex deputato. Fu prima iscritto alla Rete di Leoluca Orlando, poi ai Democratici, quindi alla Margherita e infine al Pd. Fu persino sottosegretario alla Pubblica istruzione, voluto da Massimo D’Alema nel 1999 e confermato da Giuliano Amato l’anno dopo. Era un’altra vita. Adesso, con decreto datato 17 luglio e firmato dal capo dipartimento del dicastero, Maria Rosaria Campitiello, fedelissima di Orazio Schillaci, svolgerà per tre anni opera di «consulenza, studio e ricerca», «avente ad oggetto “Approfondimento delle malattie cardiovascolari nell’ambito delle attività finalizzate al potenziamento del settore della prevenzione sanitaria per le funzioni di supporto al Centro nazionale per la prevenzione e il controllo delle malattia (Ccm) e al National health prevention hub”». Si tratta di una struttura prevista dal Pnrr. A Gambale, che per questo posto ha sbaragliato la concorrenza del dottor Leonardo Fragale, spetterà un emolumento annuo lordo di tutto rispetto: 47.015,77 euro di stipendio tabellare; 8.476,34 di indennità di specificità medica; 13,745,11 di retribuzione di posizione fissa; 2.519,19 di indennità di esclusività; una retribuzione di posizione di parte variabile pari a 14.000 euro; un’indennità da 35.000 euro.Nulla da eccepire sulla professionalità del cardiologo. È possibile che nessun altro, non diciamo di centrodestra, ma almeno non politicamente connotato, avesse i suoi titoli. Anche in virtù - com’è scritto nell’interpello della Campitiello - delle sue «importanti attività di collaborazione con il ministero della Salute, nonché di consulenza presso l’Istituto superiore di sanità». Ma se un indizio è un indizio e due indizi sono una coincidenza, tre indizi fanno una prova. Di cosa? Della straordinaria preparazione degli esperti di fede progressista? Della capacità della sinistra di trovare i migliori di loro? O del complesso per cui i conservatori, una volta vinte le elezioni, esitano comunque a comportarsi da pigliattuto, per paura di essere contestati? Eccoli, allora, gli altri indizi. La Verità se n’era occupata a febbraio, notando che in casa di Schillaci abitavano ancora parecchi dei vecchi coinquilini di Speranza.Rispetto a sei mesi fa, c’è una novità: il compagno di scuola di Mr Lockdown, Stefano Lorusso - come il dem lucano, è tifoso della Roma - è stato effettivamente collocato alla Direzione generale della digitalizzazione.Ha resistito anche Giuseppe Celotto, capo dell’amministrazione generale, delle risorse umane e del bilancio. Lui fu nominato più di 20 anni fa dal centrodestra, ma la sua carriera è decollata con gli esecutivi di centrosinistra. Durante la pandemia, fu protagonista di uno scontro con i sindacati, che lo accusarono di aver trascurato i protocolli di sicurezza negli uffici periferici e di essersi limitato, durante un vertice, a elogiare Speranza e minacciare sanzioni per chi non indossava la mascherina. Agli atti dell’inchiesta della Procura di Bergamo sul Covid, inoltre, era finita una sua mail, nella quale venivano illustrati i problemi del numero di pubblica utilità, 1500, attivato per rispondere ai cittadini in allarme, ma andato in tilt a causa della sfilza di telefonate.Pure Achille Iachino, diventato direttore generale della sezione Farmaci e dispositivi medici ad aprile 2020, in pieno disastro pandemico, è rimasto dov’era. Così come Sergio Iavicoli, dg Comunicazione, chiamato al ministero sempre da Speranza e in seguito indagato per falso ideologico, nella vicenda delle mascherine di Domenico Arcuri. Infine, Giovanni Leonardi, promosso segretario generale del ministero a maggio 2021, lo scorso febbraio era stato piazzato a guidare il Dipartimento One health.Pare che, nei pochi uffici di lungotevere Ripa rinnovati da Schillaci, il malumore sia cresciuto: l’eredita di Speranza è percepita come una zavorra. I suoi uomini erano i migliori sul campo? Di sicuro, visto che risultano inossidabili, eccellono in una qualità tanto lodata nell’era Covid: la resilienza.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.