2018-04-19
Il settore aeronautico prende il volo grazie ai venti di guerra e al turismo
Rendimenti oltre il 75% e prospettive rosee in Borsa grazie al traffico raddoppiato in 15 anni e alla crescita degli ordini militari. Le compagnie low cost stanno rallentando, mentre guadagnano di nuovo terreno i vettori tradizionali.I dieci titoli migliori da prendere in considerazione...!function(e,t,n,s){var i="InfogramEmbeds",o=e.getElementsByTagName(t)[0],d=/^http:/.test(e.location)?"http:":"https:";if(/^\/{2}/.test(s)&&(s=d+s),window[i]&&window[i].initialized)window[i].process&&window[i].process();else if(!e.getElementById(n)){var a=e.createElement(t);a.async=1,a.id=n,a.src=s,o.parentNode.insertBefore(a,o)}}(document,"script","infogram-async","https://e.infogram.com/js/dist/embed-loader-min.js");Gli esperti non sembrano avere dubbi: il settore aeronautico continua a essere uno dei più promettenti in termini di investimento. I titoli hanno spesso il segno più e in molti casi offrono rendimenti a doppia cifra. Del resto il traffico aereo, secondo le stime, è destinato a raddoppiare nei prossimi anni. Merito soprattutto del trasporto civile, ma anche di alcuni conflitti che hanno permesso la ripresa in massa degli ordini per rimpolpare le flotte di alcuni Paesi. «Il mondo aeronautico è uno dei settori chiave dell'economia mondiale e non teme rallentamenti», spiega alla Verità Alessandro Allegri, amministratore delegato di Ambrosetti am sim, «infatti ha registrato una sovra performance del +180% negli ultimi cinque anni. Le prospettive a medio-lungo periodo sono molto incoraggianti: tutte le principali aziende operanti nel comparto hanno incrementato i loro ricavi nel corso del 2017 e per il 2018 sono generalmente attesi risultati superiori ai precedenti, anche grazie all'atteso raddoppio del traffico aereo nei prossimi 15 anni e alla ripresa massiccia degli ordini, specie in campo militare, alimentati ora anche dai rischi di guerra».La redditività continua dunque a crescere in modo costante, come anche la capitalizzazione delle compagnie sia americane sia europee, anche se non con gli stessi ritmi. A sostenere tale sviluppo sono soprattutto la riduzione dei costi unitari, l'aumento di capacità dell'offerta e l'incremento di turismo e quindi di passeggeri. Analizzando più in dettaglio il comparto si osserva una decisa diversificazione del mercato, sia dal punto di vista geografico sia a livello produttivo. Come spiega Allegri, sarà l'Estremo Oriente la regione trainante nel prossimo ciclo, grazie all'incremento del traffico aereo specialmente in Cina e nel Sud Est asiatico, che crescerà grazie alla diffusione di nuove e numerose tratte regionali. Una nota non propriamente positiva arriva invece dalle compagnie low cost che dopo il recente caso Ryanair sembrano aver rallentato la loro crescita. A beneficiare di ciò saranno ovviamente le compagnie tradizionali, che di fatto stanno recuperando terreno grazie anche all'attuazione di politiche che puntano sull'efficienza e sulla garanzia di servizi a tariffe competitive. C'è poi il comparto militare che sta consolidando la crescita soprattutto in questo periodo, anche grazie alle recenti tensioni internazionali che tengono acceso il fuoco della spesa per la difesa. In questo, l'industria italiana gioca un ruolo chiave grazie alla produzione globale degli F 35 Alenia aermacchi. Dove puntare, dunque, per cercare rendimenti interessanti? «Leader in questo settore è sicuramente l'americana Boeing che si conferma il numero uno in Usa, mentre in Europa Airbus resta in testa alla classifica in termini di ricavi», spiega l'esperto di Ambrosetti am sim. Per chi, dunque, ha abbastanza sangue freddo per investire direttamente in titoli azionari, l'offerta non manca. Il titolo Safran in tre anni è cresciuto di oltre il 75%, senza considerare Dassault aviation o Mtu aero engines. Ci sono poi anche Etf che puntano sul settore. Si tratta del Spdr S&P aerospace & defense e del Ishares us aerospace & defense. Vista la crescita di oltre il 50%, questi prodotti offrono costi contenuti e la possibilità di dormire sonno più tranquilli rispetto alle oscillazioni di un singolo titolo in Borsa.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo in occasione del suo incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.