2025-02-27
Addio Gene Hackman. Il duro degli studios trovato morto in casa. Mistero sulle cause
Gene Hackman (Getty Images)
L’attore e la moglie scoperti senza vita, defunto anche il cane. Indaga la polizia, il decesso qualificato come «sospetto».Con la morte di Gene Hackman, della moglie, la già celebre pianista classica hawaiana Betsy Arakawa, e del loro cane, un altro mistero si aggiunge a Hollywood. Certo, i tre vivevano a Santa Fe, nel New Mexico, lontano dall’insegna che sormonta il Monte Lee e designa il quartiere degli studios. Ma l’aura emanata dalla Fabbrica dei Sogni si propaga su chiunque vi abbia prestato opera e beneficiato di tanto privilegio. Al punto di comporre un mosaico costantemente aggiornato di episodi inspiegabili e il più delle volte sanguinari, se non di veri e propri delitti, più spesso anziché no senza colpevoli. Gli indizi di quello che in prima battuta verrebbe da definire «il caso Hackman», sembrano variegati e fuorvianti, o semplicemente ignoti. Questa la dinamica dei fatti. Verso l’1:45 di mercoledì notte, gli agenti della polizia locale hanno ricevuto una chiamata da un indirizzo di Old Sunset Trail, a Hyde Park, residenza di Hackman e della consorte. Intervenuti sul posto, si sono trovati dinanzi alla macabra scoperta. Immediato l’avvio delle indagini. Chris Ramirez, portavoce dell’Ufficio di Medicina Legale del New Messico, ha dichiarato che per i risultati degli esami autoptici occorrerà attendere dalle quattro alle sei settimane. Denise Womack-Avila, addetta stampa dello sceriffo della contea, Adam Mendoza, ha parlato ieri mattina alla Cnn, affermando: «Allo stato delle cose, non c’è modo di sospettare un movente criminale, comunque non è ancora possibile determinare la causa esatta delle morti». È stato inoltre richiesto un mandato di perquisizione. La polizia di Santa Fe ha comunque fatto sapere di considerare la morte dei due come «sospetta», come si legge nella richiesta di perquisizione della villa dove sono stati scoperti i due cadaveri. Nella richiesta si rivela che due addetti alla manutenzione, che hanno scoperto i cadaveri dopo che per due settimane non avevano visto la coppia, hanno trovato la porta della casa aperta, senza però tracce che fosse forzata. Betsy è stata trovata riversa sul pavimento di un bagno, una manciata di pillole sparse su un bancone da una boccetta di medicinali aperta. «Doveva esser morta da tempo perché il corpo era in stato di decomposizione», si legge nel documento. Hackman è stato trovato vestito in una camera adiacente. Il cane morto era nel bagno non lontano da Betsy. Secondo la richiesta di mandato, non c’erano segni evidenti di fughe di gas.A questo punto viene da domandarsi se nelle ultime vicende personali dell’attore non vi siano i presupposti per paventare un omicidio-suicidio. Il che sembrerebbe smentito dall’assenza di segni di violenza sui corpi. Restano però le preoccupanti notizie divulgate dallo stesso attore sul suo stato di salute, cui era dovuto il suo ritiro dalle scene, nel 2004. Cinque anni dopo, Hackman entrò nel merito, con un servizio dedicatogli dalla rivista Esquire. Era stato il suo medico a consigliargli con decisione di smetterla di recitare, visto l’effetto fortemente negativo di un simile lavoro sull’apparato cardiologico. Disse Hackman: «La goccia che fece traboccare il vaso fu una prova da stress che effettuai a New York. Il dottore mi informò che il mio cuore non era più in condizione di sopportare le tensioni cui lo sottoponevo». Che lui non accettasse la rinuncia a un lavoro che, se anche gli aveva dato, in misura analoga gli aveva sottratto energie fino al punto di costringerlo a un’esistenza del tutto diversa, incompatibile con Hollywood?Di qui necessita una panoramica sul due volte premio Oscar che ha impresso alla cinematografia americana degli anni ’70 un’effigie inconfondibile e non più ricorrente in quella venuta dopo. Non è questione di «grandezza». Prima di lui il grande schermo ha abbondato di divinità laiche, non di rado dai risvolti tutt’altro che esemplari. Hackman, sotto questo punto di vista, era il contrario di un divo. I suoi ruoli più rappresentativi sono quelli dell’uomo contemporaneo travolto da una società ormai deragliata. Si veda il poliziotto Jimmy Doyle, il Popeye de Il braccio violento della legge, del 1971, diretto da William Friedkin, che nel 1972 gli valse il primo Oscar come miglior attore protagonista. Era ispirato all’agente Eddie Egan, che con il collega Sonny Grosso, entrambi consulenti del film, aveva dato corso ad un sensazionale sequestro di droga. Di suo Hackman ci metteva la carica nevrotica di un tutore dell’ordine per il quale la legalità non è più il semplice rispetto del codice penale, bensì un’esoterica e violenta, appunto, applicazione del pugno di ferro.Analogo e per certi versi contrario a Harry Caul, il private eye, l’investigatore privato de La conversazione, di Francis Ford Coppola, del 1974, dove l’icona dell’hard boiled, della scuola dei duri, viene capovolto in un personaggio kafkiano. La tecnologia ha già preso il sopravvento sui talenti del cacciatori di uomini, cui avevano abituato il pubblico Dashiell Hammett, Raymond Chandler e Mickey Spillane, fra gli altri. Harry Caul non spara, non fa a pugni, non seduce bellone. Ascolta. Con microfoni direzionali e registratori miniaturizzati. E nel farlo gli entrano dentro vite altrui sulle quali acquista un vantaggio di conoscenza che dissocia il suo ego. Potrebbe essere una metafora per la stessa professione di Hackman, che consiste esattamente nell’appropriarsi di altre identità, fittizie, che finiscono per gravare e distruggere la propria. Anche fisicamente, forse.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.