2021-05-10
A Lampedusa ritorna la marea di sbarchi. Oltre 1.400 in 24 ore
Una flotta di barchini approda sull'isola. Il sindaco: «Senza nave quarantena è collasso». Matteo Salvini: «Incontro con Mario Draghi».La stagione degli sbarchi di massa è stata inaugurata con numeri da record: 1.409 persone arrivate a Lampedusa nella giornata di ieri (fina aquando il giornale è andato in stampa). Nove sbarchi nel giro di poche ore, tutti tra la mattina e il primo pomeriggio di ieri. In serata si è arrivati a quota 15. Con l'hotspot che in poche ore è passato di colpo da zero a più di 1.000 ospiti, nonostante sia tarato per 250 persone. E la preoccupazione del sindaco Totò Martello, in attesa della nave quarantena: «Se li vengono a prendere non siamo al collasso. Lo avevo annunciato qualche tempo fa, con il bel tempo riprendono gli sbarchi e ritengo bisogni ritornare a parlare del fenomeno immigrazione». Il leader della Lega Matteo Salvini ha posto subito la questione al governo: «È necessario un incontro col presidente Mario Draghi, con milioni di italiani in difficoltà non possiamo pensare a migliaia di clandestini». Parole che sembrano annunciare che l'immigrazione sarà un tema molto caldo per la tenuta della maggioranza. Anche perché alla sinistra di Draghi ci sono i dem e il loro segretario Enrico Letta che, appena salito in sella, oltre ad aver subito indossato la maglietta delle Ong ha detto che la battaglia del Pd sarà lo ius soli. «Non vogliamo abituarci a questo tipo di notizie», tuona dall'opposizione Giorgia Meloni, che dichiara subito che «l'immigrazione clandestina va fermata, come gli scafisti e le Ong immigrazioniste che speculano sulle tragedie». Draghi, insomma, dovrà mettersi in equilibrio tra blocco navale e accoglienza indiscriminata. Ma bisogna tenere in conto che è bastata una giornata a mandare il tilt il meccanismo guidato da Luciana Lamorgese. Il primo barcone di legno è stato intercettato a otto miglia dalla costa con 325 persone a bordo di prima mattina. Poco dopo un altro barcone è stato avvistato con 90 passeggeri, tra cui sei donne e una neonata. E con gli altri barchini arrivati alla spicciolata il totale di domenica mattina era già salito a 470 sbarcati. Gli arrivi di mezzogiorno, poi, hanno fatto schizzare il conteggio a quasi mille passeggeri. Prima una motovedetta della Capitaneria di porto ha portato sul molo commerciale 97 giovanotti di varie etnie, intercettati a due miglia da Lampedusa su una barca da pesca di dieci metri sulla quale era stato montato un motore fuoribordo simile a quelli usati dagli scafisti trafficanti di esseri umani. Meno di un'ora dopo una motovedetta della Guardia di finanza ha scortato fino al molo Favaloro altri 38 tunisini, tra i quali c'erano due donne e un bambino, stipati su un'imbarcazione di meno di otto metri. Nel primo pomeriggio si sono aggiunti 108 uomini e un bambino su un barcone e una zattera con altri 20 nordafricani. E ormai il livello era già diventato molto preoccupante: 1.191 persone da piazzare nell'hotspot. Malta, ovviamente, li lascia passare tutti. Come confermano gli attivisti di Alarm Phone, che su Twitter hanno denunciato di non essere riusciti a mettersi in contatto con le autorità maltesi. Altri 46 tunisini sono sbarcati dopo essere stati soccorsi da una motovedetta della finanza. Il barcone è stato sequestrato e l'hotspot è salito a 1.256 presenze. E mentre dalla Prefettura di Agrigento comunicavano di aver già preso in carico la pianificazione dell'evacuazione della struttura, prevedendo per oggi un trasferimento di circa 200 migranti nei centri d'accoglienza della provincia di Ragusa, sono arrivati altri tre barchini. Gli sbarchi sono quindi giunti a quota 13 in circa 18 ore. In 35, tutti tunisini, sono stati trovati a nove miglia dalla costa. Un'altra motovedetta, invece, ha portato a riva un barchino di sei metri con a bordo altri 19 tunisini. Ai quali se ne sono aggiunti altri dieci che viaggiavano su un barchino. L'ultimo sbarco, il quattordicesimo, conta 89 persone, di varia nazionalità. La situazione è sfuggita di mano. E il ministro dell'Interno Lamorgese ha sentito Draghi per informarlo che sta pensando di costituire una cabina di regia. Si è arrivati a maggio per decidere pianificare le misure in vista di un'estate che si annuncia particolarmente complicata. E Martello, che ha dato addirittura la colpa a Salvini (che ha replicato con un «non sta bene»), rimbrotta: «Lo avevo detto il giorno in cui è nato il governo Draghi, l'Italia non può permettersi ambiguità su un tema come quello dei flussi migratori, e meno che mai può permettersi di gestire l'arrivo dei migranti con la logica dell'emergenza. Se in un giorno sbarcano mille migranti sull'isola la macchina dell'accoglienza, anche se tra mille difficoltà, può reggere. Ma se ne arrivano 3.000 che facciamo?». Per il sindaco «servono regole chiare per il soccorso in mare e per il controllo nel Mediterraneo». «Con Salvini al Viminale abbiamo dimostrato in 14 mesi che portare gli sbarchi quasi a zero è possibile», ha rivendicato il sottosegretario all'Interno Nicola Molteni.