2022-10-25
A Downing Street arriva il «maraja»: un milionario snob
Rishi Sunak (Getty images)
Figlio di immigrati indiani, Rishi Sunak ha un patrimonio superiore a quello del re. E piace più alle élite finanziarie che al popolo.Uno ad uno i suoi avversari si sono fatti da parte e così ieri pomeriggio Rishi Sunak è stato incoronato nuovo leader dei Conservatori. Oggi assumerà ufficialmente l’incarico di primo ministro, il terzo nel giro di sette settimane per i Tory, ma anche il primo di colore. Sunak ha 42 anni, è figlio di immigrati indiani e professa la fede induista. Già un cambiamento storico, anche se le sue «prime volte» non si fermano qui. Per due ragioni: è il primo a guidare un governo dopo solo sette anni da parlamentare e soprattutto il primo ad essere incredibilmente ricco. Il patrimonio che condivide con la moglie viene stimato vicino agli 800 milioni di euro e risulta quindi superiore a quello di Sua Maestà re Carlo III. Risorse che arrivano dalla sua famiglia, da quella della moglie, da una carriera rapida nel mondo economico londinese. La coppia possiede case e castelli, tanto che Sunak è stato soprannominato dalla stampa inglese il “maraja dello Yorkshire”.Una figura che spicca per tante ragioni, insomma, non ultima quella di aver condotto una campagna rapidissima e di essere arrivato ai vertici del partito senza neppure consultare la base, con il solo appoggio dei parlamentari, che per la metà si sono schierati al suo fianco. È vero che sette settimane fa, durante la campagna estiva per la leadership, Liz Truss gli aveva soffiato il posto. Ma poi le scelte politiche ed economiche della premier uscente hanno spinto i deputati a rivedere le loro opinioni e a guardare all’ex cancelliere come alla loro ancora di salvezza. Tanti ex ministri e segretari si sono schierati al suo fianco, anche se a contribuire alla sua ascesa lampo sono stati soprattutto l’abbandono di Boris Johnson, l’ex primo ministro, che domenica sera ha deciso di farsi da parte e l’uscita di scena dell’altra contendente Penny Mordaunt, annunciata ieri mattina, a pochi minuti dalla chiusura delle candidature. Senza più avversari, con un numero significativo di sostenitori, il neo primo ministro è stato nominato con estrema rapidità. L’annuncio da parte di Graham Brady, che presiede il Comitato 1922, ha suscitato applausi, urla ed entusiasmo.Due ore dopo l’investitura, ripresa dalle telecamere e trasmessa live dalla Bbc, Sunak è arrivato a Westminster Palace tradendo compiacimento. E ha incontrato i deputati conservatori a porte chiuse. Ma il suo discorso è poi ovviamente diventato di dominio pubblico. Entrando nella sala Sunak ha ricevuto tre standing ovation da parte dei deputati, che lo hanno applaudito e acclamato. Era felice, circondato da quattro figure che lo hanno sostenuto anche durante la sua campagna estiva per la leadarship. C’erano Mel Stride, Laura Trott, Claire Coutinho e Craig Williams, che gli sono rimasti intorno mentre guardava i colleghi e prendeva la parola. Dapprima ha sottolineato come continuerà a dare supporto all’Ucraina e si impegnerà per aiutare i cittadini con le bollette dell’energia: due delle emergenze che scuotono il Paese. Poi ha voluto mostrare un atteggiamento di apertura e collaborazione. Tanto che si è rivolto a chi lo ha preceduto e anche a chi avrebbe potuto concorrere con lui in questo incarico: «Liz, Penny, Boris», ha detto, «restiamo uniti nelle nostre prese di posizione politiche perché non possiamo affrontare il rischio di divisioni determinate da questioni personali. Abbiamo solo una possibilità di fronte a noi: restare uniti o perire».Nel suo breve discorso, infine, Sunak ha ribadito che vuole puntare su un’economia di ampia crescita e tasse ridotte e che ci sono state incomprensioni nelle settimane scorse sul metodo da seguire ma non sulla bontà di questa prospettiva.Il 57esimo primo ministro del Regno Unito si insedierà ufficialmente oggi pomeriggio, perché prima ci sono alcune procedure da completare. Stamattina la premier uscente Liz Truss guiderà il suo ultimo consiglio dei ministri, poi si sposterà a Buckingham Palace per consegnare formalmente le dimissioni al re Carlo III. A quel punto, Sunak sarà invitato a presentarsi di fronte al sovrano. Successivamente terrà il suo primo discorso ufficiale a Downing Street e passerà il resto della giornata a formare il nuovo governo. Probabilmente ci saranno anche dei colloqui con capi di Stati europei e non. Poi il «maraja» dovrà rimboccarsi le maniche. Di fronte ha due obiettivi chiari ma decisamente complicati: risolvere una profonda crisi economica e riunificare il Paese, che ora è spaccato. Anche perché sta affrontando uno dei periodi storici più critici nella storia del Regno, con la guerra in Ucraina, la crisi energetica internazionale e l’economia che traballa.Eppure ieri pomeriggio, dopo l’annuncio del nome, la Borsa ha dato qualche segnale positivo. Perché da sempre Sunak piace alle industrie e al mondo economico più che al popolo. Questa volta la base dei Conservatori non ha avuto la possibilità di esprimersi, altrimenti forse avrebbe scelto diversamente. Come spera in cuor suo anche Boris Johnson, che spiegando il suo abbandono ha sottolineato che è pronto a ritornare in campo, ma solo quando ci saranno delle elezioni popolari.
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Ernesto Maria Ruffini (Ansa)