2019-02-15
A coordinare i soldi del Qatar a Milano arriva l'uomo di Harrod's
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Ansa, l'emiro Sheikh Tamim bin Al Thani
Milano nuova Londra. Almeno nella visione del Qatar, il cui segretario generale del ministero degli Esteri, Ahmed Bin Hassan Al Hammadi, ha inaugurato il consolato generale a Milano alla presenza del consigliere di legazione Paolo Emanuele Rozo Sordini. Il giorno prima aveva ricevuto la benedizione alla Farnesina dal suo omologo italiano, l'ambasciatore Elisabetta Belloni. A gestire gli uffici diplomatici meneghini sarà Fahad Ibrahim Al Mushairi, l'uomo che ha monitorato l'ingresso dei fondi nei celebri magazzini inglesi.Con l'apertura del consolato generale a Milano, l'Italia, che con il Qatar l'anno scorso ha avuto scambi commerciali per 15 miliardi di euro (in aumento dell'11 per cento rispetto al 2017), può puntare a diventare il secondo Paese europeo per gli affari dell'emirato, che ha nel Regno Unito, e in particolare nella capitale Londra, il principale centro di investimenti. Il fondo sovrano Qatar investment authority ha infatti ha quote, tra le altre, di Barclays, Sainsbury's, Harrods, Heathrow Airport e anche una quota del più alto edificio d'Europa, lo Shard London Bridge. Il fondo sovrano già è proprietario a Milano del piano di sviluppo di Porta Nuova e dello storico Hotel Gallia, oltre che di molti complessi alberghieri turistici della Costa Smeralda in Sardegna e dell'ex ospedale San Raffaele di Olbia. Senza dimenticare che una finanziaria di Doha ha acquistato nel 2012 la maison Valentino per 700 milioni di euro. Ma a ribadire l'interesse per Milano come nuova Londra da parte qatariota è il curriculum del console generale, Fahad Ibrahim Al Mushairi, che è stato viceambasciatore nella capitale britannica per 8 anni (gli anni dell'ingresso del fondo sovrano in Harrod's) ed è ritenuto uno tra i diplomatici del Qatar attivi in Europa tra i più sensibili al mondo degli affari. Racconta una fonte diplomatica qatariota alla Verità, a Milano si sta focalizzando sui settori alimentare, servizi e sulle nuove aziende. Una fonte della Farnesina spiega alla Verità che l'interesse del Qatar nell'apertura di un consolato generale nel nostro Paese nasce circa un anno e mezzo fa ma ha visto un'accelerata dopo la visita a novembre a Roma dell'emiro Tamim Bin Hamad Al Thani. Nella due giorni nella capitale, il trentottenne, tra i più giovani capi di Stato al mondo, è stato ricevuto da tutte le massime autorità italiane e, con al seguito una delegazione di ministri, ha firmato con una serie di accordi nel campo della sanità, dell'agroalimentare, dello sport e dei giovani, della ricerca. In quell'occasione l'ambasciatore italiano a Doha, Pasquale Salzano, aveva sottolineato all'Adnkronos che «i rapporti tra Italia e Qatar sono veramente ottimi». Nell'emirato, aveva spiegato il diplomatico, «c'è una grande richiesta di Italia, presente in modo massiccio già con i grandi gruppi, come Salini Impregilo, Saipem, Eni, Fincantieri, Rizzani de Eccher, Leonardo, che riguarda le piccole e medie imprese, l'artigianato, i prodotti di lusso e dell'agroalimentare, senz'altro una novità per le dimensioni nelle quali ci viene richiesto».I rapporti tra Qatar e Italia si stanno rafforzando grazie anche al focus sullo scalo di Malpensa da parte di Air Italy, società europea ma il cui 49% è nelle mani di Qatar Airways, la compagnia (che è anche sponsor dell'As Roma) che garantisce collegamenti diretti quotidiani tra Doha e Milano, Roma, Pisa-Firenze e Venezia. Oltre allo shopping e i grandi investimenti già citati, le relazioni tra i due Paesi corrono su altri tre binari: armamenti, cibo e cultura. Infatti, in poco più di un anno il nostro Paese ha venduto al Qatar sette navi da guerra Fincantieri per 4 miliardi di euro, 28 elicotteri NH 90 (ex Agusta Westland) per 3 miliardi di euro. È stata siglata un'intesa da oltre 6 miliardi di euro per 24 caccia Typhoon del consorzio Eurofighter, di cui Leonardo ha una quota del 36%. In attesa di una decisione da parte della Farnesina in merito all'apertura di un istituto di cultura, l'ambasciata in Qatar ha organizzato diversi eventi e inaugurato alcune mostre nella sua struttura. Il tutto a conferma del fatto che, in particolare dopo il viaggio del vicepremier e ministero dell'Interno Matteo Salvini, i rapporti tra Roma e Doha sono sempre più stretti. Questo perché, spiega una fonte della Farnesina alla Verità, il Qatar ha molto apprezzato l'equilibrio italiano sulle liti nel Golfo ma al tempo stesso la vicinanza dimostrata dal nostro Paese in ottica business. Insomma, nonostante in Libia siamo dalla parte opposta e la politica qatariota è particolarmente dannosa per i nostri interessi in loco, qui si va d'amore e d'accordo.
L’ex viceministro e sottosegretario della Salute Pierpaolo Sileri (Ansa). Nel riquadro Marco Florio
Andrea Sempio, nel riquadro il padre Giuseppe (Ansa)