Interviste e personaggi

Mario Mantovani: «Ho pagato le mie idee con un arresto ingiusto. Un giudice si è scusato»
Mario Mantovani (Imagoeconomica)
L’eurodeputato di Fdi: «Organizzai una contestazione davanti al tribunale di Milano, subito dopo scattarono le intercettazioni».

Mario Mantovani, eurodeputato di Fratelli d’Italia, adesso lei è ufficiosamente una vittima della malagiustizia. Cos’è successo?

«Durante un dibattito, il presidente del Tribunale di Milano, Fabio Roia, mi ha chiesto scusa».

«L’ho fatto per solidarietà umana verso una persona che ha ingiustamente sofferto una vicenda dalla quale poi è stato totalmente assolto», ha spiegato.

«Sono state parole importanti».

È sorpreso?

«Sì, non lo fa mai nessuno. Se chiedessero scusa tutti i magistrati che sbagliano, avremmo un’Italia migliore».

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Torniamo sul Delitto di Garlasco e con il genetista Matteo Fabbri analizziamo la perizia Albani: sulle unghie di Chiara compare un DNA compatibile con la linea paterna di Andrea Sempio, e non con quella di Stasi. Un dato che non chiude il caso, ma che impone finalmente un confronto serio, lontano da pettegolezzi e semplificazioni.

Giorgio Starace: «Leone appoggia il piano Usa per Kiev»
Giorgio Starace (Ansa)
L’ex ambasciatore a Mosca: «Oggi Roma e il Vaticano sono le capitali morali d’Europa. Zelensky non cadrà perché ai Paesi Ue fa comodo. Le parole di Trump sono un’opportunità: ci vuol dare la leadership della Nato».

Stupore in Europa dopo la pubblicazione della «dottrina Trump», contenuta del documento della sicurezza nazionale americana che striglia il vecchio continente: «O si cambia, o scomparirete». Giorgio Starace, ex ambasciatore italiano a Mosca, è una rivoluzione?

«Non mi sorprenderei più di tanto. Già durante il suo primo mandato Trump ci aveva avvertito: le sue idee avrebbero preso corpo in una vera e propria “dottrina”, in un manifesto strategico. Che ha il pregio di essere oggi più chiaro che mai».

Chiaro ma terribile. Trump sta abbandonando l’Europa sul piano militare?

«Al contrario, la vedo come un’opportunità straordinaria. Gli Usa incoraggiano l’Europa ad assumere addirittura la leadership della Nato».

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«Su Bologna Biffi aveva capito che saremmo finiti a Lepore»
Davide Rondoni (Imagoeconomica)
Davide Rondoni, poeta a capo del comitato per le celebrazioni di San Francesco, commenta la crisi del capoluogo: «La città è stanca, le ideologie ottundono. Il sindaco è l’effetto, non la causa».

Romagnolo schiettissimo che però ha percorso via San Vitale all’inverso e si è fermato a Bologna. Si dice che la Romagna inizia proprio da via San Vitale, con le due torri di schiena, quando se si chiede da bere offrono il vino al posto dell’acqua. Davide Rondoni è così: è una sferzata gentile d’intelletto che al tempo stesso nutre, disseta, ma stimola. Ci si potrebbe fermare a fare una mano di marafone - il tresette con la briscola che si gioca in tutta la Romagna - mentre si compulsa il Cantico delle creature con questo poeta, linguista, che ha scritto e tradotto per il teatro, che ha fatto dell’arte un impegno totale: dal museo di fotografia contemporanea al centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna (dove ha studiato con un grande maestro come Ezio Raimondi), Rondoni ha esplorato tutte le possibili declinazioni della creatività.

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Salvini: «Una legge per non indagare chi si difende dai delinquenti»
Matteo Salvini (Ansa)
Il vicepremier: «Basta inchieste automatiche se cittadini e agenti reagiscono a furti e aggressioni». Su Kiev: «Armi e soldi? La corruzione fa riflettere. No all’esercito Ue: vogliamo soldati nelle nostre città, non all’estero».

Matteo Salvini, il gioielliere Mario Roggero è stato condannato dalla Corte di appello del tribunale di Torino a quasi 15 anni di galera e a un risarcimento di mezzo milione. Cosa pensa sul fatto, e cosa pensa di fare?

«Ho sentito Mario e gli ho ribadito la solidarietà della Lega: se potremo essergli vicini, anche economicamente, lo faremo. Nel 2019 abbiamo approvato una riforma che ha introdotto il principio che la difesa è sempre legittima. È stato un grande risultato della Lega: prevede la scriminante del grave turbamento delle vittime che sparano ai delinquenti e la possibilità di essere risarciti dallo Stato per le spese processuali se assolti. Mario purtroppo non ha avuto questa sorte: una parte di discrezionalità da parte dei magistrati è sempre possibile. Ora abbiamo proposto un ulteriore passo in avanti, a tutela di cittadini e forze dell’ordine: un cittadino che fa fuoco per difendersi da un’aggressione non dovrà più essere indagato in automatico, e varrà anche per gli agenti in servizio».

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