2024-08-07
Bitcoin, sono più di 3,6 milioni gli italiani che possiedono criptovalute
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Un' analisi del Politecnico di Milano dice che il 37% di chi possiede crypto-asset conserva i propri beni utilizzando servizi di scambio. Il 36% degli utenti utilizza portafogli digitali personali e l'8% hardware wallet, un dispositivo simile a una chiavetta.I toni trionfalistici usati dall’ex presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, hanno riacceso i riflettori sui bitcoin che negli ultimi anni hanno avuto una vita spericolata in bilico tra l’entusiasmo di chi li considera la moneta del futuro e la prudenza di chi ne valuta solo l’aspetto altamente speculativo e rischioso oltre a quello di essere principalmente il paradiso delle transazioni illecite della malavita internazionale. Comunque sia è un terreno scivoloso, dove in tanti ci hanno lasciato le penne e che ha visto grandi gruppi passare da guadagni stellari a fallimenti rovinosi.Le monete digitali sono un po’ tutto questo proprio in virtù del fatto che finora sono sfuggite a una regolamentazione precisa, seguono meccanismi diversi dagli investimenti tradizionali e dalle valute correnti. I vari tentativi di metterle in un recinto normativo finora si sono rivelati fallaci. Il problema principale di questi asset sta nel loro alto tasso di volatilità e nella mancanza di regolamentazione in diversi Paesi Ue, che lasciano i consumatori esposti a una serie di rischi senza un’adeguata protezione, come ribadito anche dalla Consob in più occasioni.Trump ne ha intuito le potenzialità e con una delle sue solite dichiarazioni di rottura ne ha prefigurato un futuro promettente qualora dovesse vincere la partita presidenziale. «Bitcoin è come l’industria dell’acciaio di cento anni fa e con me andrà sulla luna» ha detto durante la Bitcoin Conference di Nashville. Non è escluso che tale entusiasmo nasca anche dall’obiettivo di guadagnarsi l’attenzione dei grossi capitali che governano il mercato delle monete digitali e di quei numerosi piccoli risparmiatori che sono affascinati da questi strumenti finanziari innovativi. Secondo uno studio commissionato da Coinbase e condotto da Morning Consult, sono 67 milioni gli americani che hanno investito in bitcoin o altre criptovalute, il 20% della popolazione.Torniamo alle parole di Trump: «In soli 15 anni, Bitcoin è passato da un’idea pubblicata anonimamente su un forum online a diventare il nono asset più prezioso al mondo. È già più grande di Exxon Mobil e presto supererà l’intero mercato dell’argento. E un giorno, probabilmente, supererà anche l’oro. Non c’è mai stato nulla di simile e penso che non abbiate mai visto nulla di simile. La blockchain e Bitcoin non sono solo una meraviglia tecnologica, ma un miracolo di cooperazione e realizzazione umana. È come l’industria dell’acciaio di cento anni fa, che ha costruito l’America e ora la blockchain ha il potenziale di sviluppare il futuro dell’economia globale».Sono parole che lasciano il segno anche perché finora né Biden né la sfidante Kamala Harris, si sono addentrati su questo terreno. Un terreno ricchissimo, anche se minato e controverso dove in tanti si sono arricchiti ma altrettanti sono finiti sul lastrico. Basta ricordare che solo nel 2022 sono stati registrati 6 grossi fallimenti di criptovalute. FTX, uno dei primi cinque exchange di criptovalute al mondo per volume di scambi, è stato dichiarato insolvente, non riuscendo a soddisfare i prelievi dei clienti, che hanno richiesto dalla piattaforma circa 6 miliardi di dollar in meno di 72 ore. Il ceo incaricato di sovrintendere al fallimento di FTX, John Ray, disse di non aver mai assistito nel corso della sua carriera a un simile fallimento dei controlli aziendali. Ricordiamo che Ray è stato incaricato di ripulire i debiti di Enron, il celebre scandalo finanziario dei primi anni 2000. Three Arrows Capital (3AC) era uno dei maggiori hedge fund di criptovalute al mondo, con una gestione di asset per quasi 10 miliardi di dollari, prima di dichiarare bancarotta dopo una crisi di liquidità innescata dal mercato fortemente ribassista. C’è stato poi il fallimento di Core Scientific, una delle più grandi società di mining di Bitcoin, di Voyager Digital che creò un buco di oltre 1,3 miliardi di dollari a 100.000 creditori, di Celsius Network che cumulò un deficit di bilancio di 1,2 miliardi. Questi i nomi più celebri balzati sulle cronache. Senza contare che, ad esempio, la procedura fallimentare di FTX è ancora in corso e gli analisti stimano che durerà per parecchi anni ancora complicata da una normativa confusa o assente. Per la valutazione delle crypto “dovute” ai creditori, manca una giurisprudenza consolidata che possa indicare la modalità con la quale procedere. Ci sono stati casi in passato, ma non sembrerebbero essere poi così stringenti.In Italia cosa accade? La legge di Bilancio 2023 e quella del 2024, e la riforma fiscale sono intervenute a regolamentare il settore. Le valute digitali sono considerate alla stregua delle monete estere e sottoposte a tassazione pari al 26%. Ma questa regola si applica quando la plusvalenza supera i 2.000 euro nel periodo d’imposta. Quindi se in un anno si fa una sola compravendita e si guadagnano 1000 euro, questi non saranno tassati.Secondo l'Osservatorio Blockchain and Web3 della School of Management del Politecnico di Milano, oltre 3,6 milioni gli italiani possiedono criptovalute, un terzo le ha acquistate tramite piattaforme di scambio, il 17% con acquisto diretto. Il mercato italiano vale 38 milioni di euro. L’analisi del Politecnico di Milano, dice che il 37% di chi possiede crypto-asset conserva i propri beni utilizzando servizi di scambio come Coinbase, Crypto.com e Binance che rimangono i principali (nel 55% dei casi). Il 36% degli utenti utilizza portafogli digitali personali (software wallet non-custodial) e l'8% hardware wallet, un dispositivo simile a una chiavetta. Aumentano gli utenti che detengono criptovalute o token presso servizi di trading finanziari generici o su app bancarie (38%, contro il 23% del 2022), probabilmente anche per via dell'incremento dell'offerta. È più ridotta invece la penetrazione di Nft (8%), i certificati digitali che hanno conosciuto una vera e propria moda, soprattutto nel campo dell'arte, moda che poi si è sgonfiata.Nella classifica di Forbes dei miliardari 2024 ci sono anche 17 Paperoni attivi nelle cripto valute e tra questi due italiani, Giancarlo Devasini e Paolo Ardoino. Il primo deve la sua fortuna di 9,2 miliardi di dollari proprio alle criptovalute. Torinese, nato nel 1964, ha fatto il chirurgo plastico prima di diventare imprenditore nel campo dell’elettronica. Oggi è il direttore finanziario e principale azionista (47%) di Tether, azienda che emette una delle principali stablecoin del mondo (cioè una moneta digitale il cui valore è ancorato a quello di un altro asset). Srdoino invece è l’ad di Tether e ha un patrimonio di 3,9 miliardi. Non c’è male come esempi per chi si vuole buttare in questo business.
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.