2024-03-13
Nel 2023 utile record per A2a: +64%. Previsti investimenti per 22 miliardi
Renato Mazzoncini (Imagoeconomica)
Il dividendo aumenta del 6%, l’ad Mazzoncini: «Pronti all’elettrificazione dei consumi»A2a saluta il 2023 con un utile netto a 659 milioni di euro, in aumento del 64% rispetto al 2022. L’utile netto ordinario di gruppo si è fermato a 635 milioni di euro, in aumento del 67% rispetto all’anno precedente. Calano, invece, del 36% i ricavi a 14,7 miliardi di euro rispetto ai 23,1 del 2022. «La variazione», fa sapere una nota di A2a, «è sostanzialmente riconducibile per oltre l’80% al calo dei prezzi energetici e, per la restante parte, ai minori volumi venduti e intermediati sui mercati all’ingrosso parzialmente compensati dalle maggiori quantità vendute nel settore retail».Giù del 43% rispetto al 2022 anche i costi operativi, a 11,9 miliardi di euro. «In linea con l’andamento dei ricavi, la contrazione è legata al trend in calo dei prezzi che ha caratterizzato il mercato delle commodities del 2023 rispetto a un trend fortemente rialzista dell’anno precedente», continua la nota del gruppo. Bene il margine operativo lordo a 1,9 miliardi di euro, in aumento del 32% rispetto all’esercizio precedente. In salita anche il risultato operativo netto a un miliardo di euro (+49% rispetto al 2022). Andamento positivo anche per gli investimenti realizzati l’anno scorso, a quota 1,37 miliardi (+11%, rispetto all’anno precedente) e che hanno riguardato per oltre il 60%, fa sapere A2a, «interventi di sviluppo finalizzati al miglioramento della qualità e al potenziamento delle reti di distribuzione elettricità a supporto di una progressiva elettrificazione dei consumi, alla crescita degli impianti eolici e fotovoltaici, allo sviluppo degli impianti di generazione, contribuendo all’adeguatezza e alla sicurezza della rete elettrica nazionale, al recupero di energia e materia, al potenziamento delle reti idriche e fognarie, allo sviluppo degli impianti di depurazione e alla digitalizzazione del gruppo».La realtà guidata dall’ad Renato Mazzoncini ha anche speso 38 milioni di euro in operazioni di fusione e acquisizione, principalmente relative all’acquisto di veicoli societari finalizzati allo sviluppo di nuovi parchi fotovoltaici in Friuli-Venezia Giulia e in Veneto per 80 megawatt complessivi. La posizione finanziaria netta al 31 dicembre 2023 di A2a è risultata pari a 4,6 miliardi di euro (erano 4,2 al 31 dicembre 2022), dopo investimenti per 1,3 miliardi e il pagamento di cedole per 283 milioni di euro. L’azienda ha anche approvato il nuovo piano strategico 2024-2035 che prevede 22 miliardi di euro di investimenti in 12 anni di cui: 6 miliardi per l'economia circolare e 16 miliardi per la transizione energetica.Come spiega il comunicato, «l’assorbimento di cassa registrato di 425 milioni di euro al netto delle variazioni di perimetro, è riconducibile all’espansione della base clienti di A2a energia (in particolare nei segmenti salvaguardia e tutele graduali - microimprese), a una riduzione dei contratti bilaterali Otc per gli acquisti di commodities e al pagamento di imposte one off legate alla tassazione extra profitti 2022».Per quanto riguarda i dividendi, Mazzoncini ha spiegato che il gruppo ha «proposto un dividendo di 0,0958 euro per azione, pari a 300 milioni di euro, con una crescita del 6%. Di recente, inoltre, Enel e A2a hanno firmato un accordo per la cessione a quest’ultima del 90% del capitale sociale di un veicolo societario di nuova costituzione, nel quale saranno conferite le attività di distribuzione elettrica in alcuni Comuni delle province di Milano e Brescia. L’accordo prevede il riconoscimento, da parte di A2a, di un corrispettivo pari a circa 1,2 miliardi di euro, definito sulla base di un enterprise value (riferito al 100%) pari a circa 1,35 miliardi di euro. Ieri il titolo si è mostrato in lieve calo dello 0,23% a 1,68 euro.
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