Due capolavori unici, per la prima volta insieme, per regalare al pubblico un’esperienza unica. Dalla collaborazione tra due importanti istituzioni culturali del nostro Paese, Fondazione Brescia Musei e il Museo Nazionale Romano, è nato infatti un progetto espositivo che riunirà due straordinari bronzi dell’età ellenistica: la Vittoria Alata e il Pugilatore in riposo.
Due capolavori unici, per la prima volta insieme, per regalare al pubblico un’esperienza unica. Dalla collaborazione tra due importanti istituzioni culturali del nostro Paese, Fondazione Brescia Musei e il Museo Nazionale Romano, è nato infatti un progetto espositivo che riunirà due straordinari bronzi dell’età ellenistica: la Vittoria Alata e il Pugilatore in riposo.Un appuntamento che sarà tra i più importanti e attesi dei prossimi mesi, e che vedrà le due statue esposte nell’aula del Capitolium di Brescia, con un nuovo spettacolare allestimento curato dall’architetto Juan Navarro Baldeweg, in un contesto riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco. A sostenere questa nuova esposizione Intesa Sanpaolo, già Special Partner della Fondazione nell’ambito di Alleanza per la Cultura, e Main Partner di Bergamo Brescia Capitale italiana della Cultura.Come sia nata l’idea di mettere in dialogo questi due capolavori dell’età antica e ciò che rappresenta, l’hanno raccontato presso il Museo di Santa Giulia la Presidente Fondazione Brescia Musei Francesca Bazoli, e Stéphane Verger, Direttore Museo Nazionale Romano dove è conservato il Pugilatore in riposo.«Il Pugile e la Vittoria» aprirà al pubblico il prossimo 12 luglio, e si potrà visitare fino al prossimo 29 ottobre, in un anno che segna un importante anniversario per la città di Brescia: in questo 2023 ricorrono infatti i 200 anni dall’inizio degli scavi che portarono alla luce il patrimonio archeologico della città lombarda.
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Incredibile giravolta dell’investitore miliardario in vista della Cop30: «Il clima sta cambiando? Adattiamoci». Poi rilancia: «Il focus sia la sanità». E l’ex ceo di Stellantis, Tavares, affossa i dogmi contro il motore termico.







