«Hong Kong non è un affare solo cinese. Per questo la Lega protesta in Aula»

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«Hong Kong non è un affare solo cinese. Per questo la Lega protesta in Aula»
Xi Jinping (Ansa). Nel riquadro il deputato Paolo Formentini

Linea dura contro Pechino. È con questo convincimento che la Lega sta assumendo posizioni sempre più critiche nei confronti della Cina, a partire dai diritti umani. Una posizione netta che, mercoledì scorso, ha portato a un gesto politicamente forte. Durante l'audizione dell'ambasciatore cinese Li Junhua in commissione Esteri della Camera, i deputati del Carroccio Paolo Formentini, Vito Comencini, Alberto Ribolla ed Eugenio Zoffili hanno abbandonato l'aula in segno di protesta. Per capire appieno le motivazioni del gesto (oltre alla strategia geopolitica della Lega), La Verità ha deciso di intervistare lo stesso Formentini, vicepresidente della Commissione Esteri.

Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo in occasione del suo incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.

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