2024-01-03
Veglione con ferito, indagato Pozzolo. E ora rischia la sospensione da Fdi
Andrea Delmastro ed Emanuele Pozzolo (Ansa-Imagoeconomica)
L’onorevole, al quale sarà revocata la licenza per la pistola, dovrà rispondere dell’accusa di lesioni colpose. Giallo sui tempi del test della polvere da sparo: secondo la Procura è avvenuto «nell’immediatezza dei fatti».Il deputato di Fratelli d’Italia, Emanuele Pozzolo, è indagato per lesioni colpose, accensioni ed esplosioni pericolose e omessa custodia di armi. Lo conferma la Procura di Biella, in una nota, nella quale si precisa che «al fine di ricostruire compiutamente la dinamica dei fatti, oltre all’escussione a sommarie informazioni delle persone presenti sul posto, le forze dell’ordine intervenute hanno proceduto all’esecuzione urgente di rilievi tecnici presso i locali della Pro loco di Rosazza e sulla persona di Pozzolo. L’espletamento di tali attività», precisa l’ufficio giudiziario diretto da Teresa Angela Camelia, «è stata eseguita con carattere d’urgenza al fine di rinvenire residui/tracce di polvere da sparo nell’immediatezza dei fatti, stante il pericolo di dispersione».Confermato anche il sequestro dell’arma, una pistola revolver marca North American Arms Provo UT calibro 22 long rifle con le relative munizioni, e del proiettile rinvenuto all’interno della coscia sinistra del ferito ricoverato all’ospedale di Biella. Al momento sono al vaglio della Procura le dichiarazioni rese dalle persone informate che, insieme agli accertamenti tecnici, consentiranno «una compiuta ricostruzione della dinamica dei fatti».Pozzolo, ricordiamolo, poco dopo la mezzanotte di Capodanno, si è recato armato presso la Pro loco di Rosazza, piccolo borgo in provincia di Biella, il cui sindaco è Francesca Delmastro, sorella del sottosegretario Andrea Delmastro, per fare gli auguri ai partecipanti alla festa, tra i quali lo stesso esponente di governo.Dalla piccola pistola di Pozzolo, in circostanze ancora da chiarire, è partito accidentalmente un colpo che ha ferito alla gamba il genero di un agente della scorta di Delmastro, Luca Campana, elettricista di 31 anni. Il proiettile si è conficcato nella coscia del giovane, che non ha sporto querela, ed è stato estratto dai sanitari dell’ospedale di Biella dalla parte posteriore, poco sotto il gluteo. L’arma in questione è un revolverino «da borsetta» con cinque colpi nel tamburo, e costa circa 400 euro. Pozzolo, che deteneva legalmente l’arma, ha dichiarato di non essere stato lui a sparare e in un primo momento, secondo quanto riportato da diversi organi di stampa, si sarebbe rifiutato di sottoporsi all’esame dello stub, che si effettua per verificare se sulle mani e gli indumenti di una persona ci sono tracce di polvere da sparo.La circostanza non è stata confermata dalla Procura che, anzi, sottolinea che i rilievi tecnici sono stati compiuti «nell’immediatezza dei fatti». Paradossale, comunque, che Pozzolo, il quale ovviamente va considerato innocente fino all’esito del procedimento giudiziario, abbia negato di aver premuto il grilletto ma non abbia indicato il colpevole. Paradosso bis: in quella sala erano presenti esponenti delle forze dell’ordine, i componenti della scorta di Delmastro, e la vittima è un parente di uno di questi agenti. Difficile (eufemismo) pensare che i carabinieri di Biella che stanno indagando non abbiano ottenuto i riscontri necessari dai loro stessi colleghi.Un pasticcio vero e proprio, quello combinato da Pozzolo: ammesso che non sia stato lui a premere il grilletto, sarebbe comunque responsabile di aver lasciato incustodita l’arma da fuoco, che verrà inviata al Ris di Parma insieme alla pallottola estratta dalla coscia del ferito e alle risultanze dello stub, effettuato su entrambe le mani, sul giubbotto, il pile e il jeans che indossava il deputato, che si sarebbe rifiutato di consegnare gli abiti invocando l’immunità parlamentare. Pozzolo ha il porto d’armi per difesa personale, che gli verrà ora revocato dalla prefettura di Biella. Delmastro, da parte sua, non era presente nella sala al momento dello sparo: il party era finito e il sottosegretario stava caricando in auto i sacchi della spazzatura per poi andare a riporli nei cassonetti della differenziata. Chi lo ha sentito lo descrive come assai amareggiato per un episodio grave al quale è completamente estraneo, ma che ha finito per riaccendere su di lui i riflettori della cronaca dopo le famose polemiche sul caso-Cospito.Le opposizioni vanno all’attacco: «Ci aspettiamo che la presidente Meloni», scrivono in una nota i componenti del M5s nelle Commissioni giustizia di Camera e Senato, «prenda immediatamente una posizione netta, magari provvedendo a espellere Pozzolo dal partito di Fratelli d’Italia e pretendendone le dimissioni da parlamentare». «Meloni chiarisca subito», afferma il deputato piemontese del Pd, Chiara Gribaudo, «e obblighi a un passo indietro i protagonisti di questa vicenda. Lo faccia almeno per l’amor di patria che tanto dice di avere». «Pozzolo dice che non è stato lui a sparare alla festa del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro», argomenta il capogruppo del Misto al Senato, Peppe De Cristofaro, esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, «ma allora chi ha ferito uno dei presenti? Era un gioco di società dove ci si diverte passandosi una pistola finché non spara? Oppure il gioco consisteva nel tirare fuori un’arma senza motivo tanto per vantarsene come una cosa bella da far vedere agli amici? Quel che è certo è che più di uno dovrà rispondere di questa ennesima dimostrazione di inadeguatezza. Ma soprattutto, anche questa volta Giorgia Meloni farà finta di niente?».Per Pozzolo, a quanto apprende la Verità, sarebbe in arrivo la sospensione dal partito. Difficile che la premier si presenti domani in conferenza stampa senza aver preso provvedimenti nei confronti del deputato, in attesa dello sviluppo delle indagini.