2021-06-10
Vaccini anche in vacanza, ma non per tutti
Francesco Paolo Figliuolo (Getty Images)
Il generale Francesco Paolo Figliuolo ha detto che si potrà ricevere la seconda dose in un'altra Regione solo se «il periodo di permanenza è congruo». Ed è poi intervenuto a sorpresa sul mondo della scuola, decretando l'obbligatorietà della mascherina in classe anche a settembre.L'ipotesi dei vaccini in vacanza «è più uno spot che una necessità, già siamo organizzati per i lavoratori non residenti o chi si sposta in altra Regione per lungo tempo, poi c'è flessibilità sulla seconda dose per scaglionarla», ha detto il commissario straordinario Francesco Figliuolo, ieri mattina, ai microfoni di 24 Mattino su Radio 24. Le regioni che vorranno girarlo, lo spot, saranno comunque autorizzate dalla struttura commissariale: «Laddove per eccezionali motivi dovesse rendersi necessaria la somministrazione della seconda dose a lavoratori e turisti che soggiornano al di fuori delle Regione o della Provincia autonoma di residenza per un periodo di permanenza congrua», ha scritto il generale accogliendo la richiesta della Conferenza Stato-Regioni.Il governatore della Liguria. Giovanni Toti, e quello del Piemonte, Alberto Cirio, hanno già messo al lavoro gli staff per predisporre un protocollo. «Non sarà un servizio per tutti, ma sarà certamente un servizio che già va nell'indicazione di una flessibilità. Ci accorderemo con chi ce lo chiederà», ha spiegato Toti. Sottolineando che la vaccinazione in vacanza sarà gestita con accordi bilaterali tra Regioni. «Abbiamo già siglato l'accordo per far sì che i piemontesi in vacanza in Liguria possano ricevere lì la seconda dose, così come per i liguri che trascorreranno le ferie in Piemonte», ha detto Cirio. Compito della struttura di Figliuolo sarà invece quello di garantire il riequilibrio delle dosi sulla base delle segnalazioni - «con congruo anticipo» - dei servizi sanitari regionali. Dal punto di vista dei flussi informativi le procedure sono già state limate, «ora le Regioni le dovranno mettere in pratica», ha spiegato lo stesso generale. Che nella sua intervista alla radio del Sole24Ore ha anche gelato le speranze di docenti e studenti: all'inizio del prossimo anno scolastico sarà necessario ancora utilizzare la mascherina insieme ad ulteriori misure per mitigare il rischio contagio. «Ora abbiamo la possibilità di vaccinare dai 12 anni in su, quindi gran parte degli studenti. Infine non è detto che non arrivino ulteriori autorizzazioni per arrivare ai 6 anni. Quindi l'architrave del discorso scuola, per riaprirla in massima sicurezza in presenza, è quello della vaccinazione, poi continueremo con il tracciamento e il diradamento, per questo all'inizio del prossimo anno scolastico sarà necessaria ancora la mascherina insieme a ulteriori misure per mitigare i rischi», ha spiegato il commissario. I presidi dovranno «rendere sicura la permanenza a scuola dei bambini e dei ragazzi che sceglieranno di non vaccinarsi», ha poi ammonito Figliuolo. «Il vaccino è uno dei pilastri della lotta al virus, ma per me nessuno mai deve essere discriminato: finché ci sono le leggi che permettono la non obbligatorietà, chi organizza l'attività scolastica deve mettere in campo tutto quello che è possibile» per garantire a «coloro i quali, per scelta personale o dei propri genitori, abbiano pensato legittimamente di non vaccinarsi, di rendere sicura la loro permanenza negli istituti scolastici». Un tema, questo, che certamente si riproporrà con la ripresa dell'anno scolastico. Intanto sono iniziati in diverse Regioni gli esami di terza media e dal 16 giugno partiranno quelli di maturità: il protocollo siglato tra Ministero e sindacati prevede che sia necessario mantenere due metri di distanza fra candidato e commissione, studentesse e studenti possono avere un solo accompagnatore, si deve indossare la mascherina. E ieri sono scesi i maggiori sindacati della scuola in piazza: chiedono di rivedere il Dl sostegni anche per assicurare i docenti in classe a settembre, il rischio è di 200.000 cattedre scoperte. Dopo le vacanze estive, e dopo il rientro a scuola, si presenterà una nuova sfida da gestire per la struttura commissariale. Quella della somministrazione della terza dose. «Non sappiamo ancora quanto durerà questo vaccino, noi ragioniamo come se durasse un anno. Posso dire che abbiamo già opzionato di concerto con l'Unione europea una quantità tale di vaccini per coprire tutta la popolazione con un'ulteriore dose e anche con una robusta riserva», ha annunciato il generale. Che prima, però, dovrà tenere il ritmo delle dosi somministrate: «La sfida si vince tra giugno e luglio. Ad agosto abbiamo messo in conto la possibilità di una lieve flessione ma io invito gli italiani a continuare ad aderire in massa a una campagna vaccinale che sta dando grandi risultati in termini di diminuzione dei ricoveri e dei decessi. Per giugno mi accontento di un target di 550-600.000 dosi somministrate al giorno». Sullo sfondo, continuano però le polemiche sulla somministrazione ai più giovani di AstraZeneca, preferenzialmente raccomandato per i soggetti sopra i 60 anni. A proposito, Tim Meyer, il medico a capo della task force di medicina dello sport della Lega di calcio tedesca, ha affermato che «nessun giocatore verrà vaccinato durante gli Europei, poiché la possibilità di effetti collaterali negativi è troppo alta». L'Asl Napoli 2 ieri pomeriggio ha revocato l'open day programmato per stasera con la somministrazione di AstraZeneca a tutti i residenti di oltre 18 anni, senza prenotazione. La vaccinazione era prevista dalle 19 alle 23 in nove centri vaccinali dell'Asl Napoli 2 in diversi Comuni. La Asl sta ora valutando se siano disponibili abbastanza dosi di Pfizer per convertire la serata e tenerla ugualmente con diverso vaccino. Il Lazio, invece, punta ad anticipare ad agosto l'avvio della chiusura degli hub inizialmente prevista per settembre, mentre sarà mantenuta in piedi la rete vaccinale dei medici di medicina generale, dei pediatri e delle farmacie.
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