2023-04-15
Guai per Ursula anche in Belgio. Denunciata per gli sms con Pfizer
Ursula von der Leyen (Ansa)
Dopo l’azione legale del «Ny Times», un lobbista vuol trascinare la presidente dell’Ue in tribunale per i suoi messaggi con Albert Bourla, usati per negoziare la consegna di dosi e poi spariti nel nulla.Prima denuncia penale per Ursula von der Leyen sul caso degli sms con Pfizer per l’acquisto dei vaccini contro il Covid. Il presidente della Commissione europea è stata denunciata in Belgio da un lobbista di Bruxelles che la accusa di «usurpazione di funzione e titolo», di «distruzione di documenti pubblici» e di «vantaggi illeciti e corruzione». L’accusa principale è di essersi sostituita ai governi europei, tra i quali quello belga, nella trattativa e nell’acquisto di 1,8 miliardi di dosi per una spesa di 35 miliardi di euro. Il tutto mentre pende una denuncia del New York Times alla Corte di giustizia europea contro la Commissione Ue per la mancata pubblicazione degli sms tra la von der Leyen e Albert Bourla, amministratore delegato di Pfizer. Il Belgio è la nazione che ospita le istituzioni europee e questo esposto penale ha un elevato valore simbolico, oltre al fatto che potrebbe essere il primo di una lunga serie in varie nazioni. E chi ha firmato la denuncia, il trentacinquenne belga Frédéric Baldan, non è un cittadino qualsiasi, ma un lobbista accreditato presso i vari enti comunitari, abituato per lavoro a vedere come vanno in porto decine di affari all’ombra della Commissione. Non c’è dubbio che l’acquisto dei vaccini, con trattativa segreta, nel maggio del 2021 sia stata la mamma di tutti i grandi affari. Tanto è vero che è oggetto anche di una commissione d’inchiesta del Parlamento europeo che sta creando molti imbarazzi all’establishment di Bruxelles. La denuncia è diretta con nome e cognome contro la von der Leyen, alla quale si addebita il fatto di essersi sostituita «senza alcun mandato» agli Stati membri dell’Unione, tra cui il governo belga, e di aver negoziato con il colosso americano «in modo diretto e segreto», in particolar modo per sms, l’acquisto dei vaccini. Sulla falsariga di quanto emerso dall’inchiesta parlamentare e dal braccio di ferro con il New York Times, nella prima denuncia penale viene anche sottolineata la distruzione degli sms da parte della politica tedesca. La denuncia di Baldan è chiaramente una sorta di causa pilota, come dimostra il fatto che il denunciante si sia limitato a chiedere un risarcimento per danni morali da 50.000 euro, sulla base del fatto che il comportamento di von der Leyen avrebbe attentato alle finanze pubbliche del Belgio e alla fiducia dei cittadini nelle istituzioni belghe, scavalcate dalla trattative diretta in sede Ue. Quest’ultima accusa è decisamente insidiosa per la von der Leyen, perché facilmente riproducibile in qualunque Stato dell’Unione. La querela belga sostiene che «l’usurpazione» della Commissione sull’acquisto dei vaccini «mina la fiducia collettiva nello Stato in termini di forza delle istituzioni nazionali e di realizzazione del bene comune». Aprire un fronte penale significa anche poter arrivare a indagare e revisionare tutto quello che è stato fatto in Europa in materia di vaccini. Come ha rilevato la Corte dei conti europea, tra agosto del 2020 e novembre del 2021, la Commissione ha firmato 11 contratti con le case farmaceutiche, in modo da assicurarsi 4,6 miliardi di dosi di vaccino per un costo totale stimato in 71 miliardi di euro. Tutti gli Stati membri hanno avuto dei surplus di magazzino. E tra le motivazioni della denuncia c’è anche il fatto che il Belgio, scavalcato come tutti, si è poi ritrovato una montagna di vaccini in più e a dicembre dello scorso anno aveva 13,5 milioni di dosi avanzate. Di queste, ben 9,2 milioni erano della Pfizer. L’azione penale in Belgio, che come detto è la prima e rischia di fare scuola, arriva dopo una serie di ricorsi amministrativi contro la Commissione all’ombudsman europeo (partiti da un giornalista tedesco) e dopo il «Deletegate» (caso cancellazioni) partito dagli Stati Uniti. In tutte la cause, la Von der Leyen è sostanzialmente accusata di aver negoziato con Pfizer in modo superficiale quanto riservatissimo, concedendo a Pfizer vantaggi indebiti. Von der Leyen si è sempre difesa dicendo che aveva maturato un innocentissimo rapporto confidenziale con Albert Bourla e che gli sms contestati erano di natura amicale e quindi ininfluenti. La Commissione ha fatto sapere che quei messaggi comunque è assai probabile che non ci siano più perché sarebbero stati cancellati. In realtà, per ottenerli, forse basterebbe che la commissione parlamentare d’inchiesta convocasse il manager statunitense e glieli chiedesse. In ogni caso, il 25 gennaio scorso il New York Times si è rivolto alla Corte di giustizia Ue per la mancata pubblicazione dei messaggini e ha citato la Commissione. La convinzione del quotidiano americano è che in quelle brevi comunicazioni di testo si nascondano molte informazioni utili per mettere meglio a fuoco un affare di proporzioni gigantesche.
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Nel libro postumo Nobody’s Girl, Virginia Giuffre descrive la rete di abusi orchestrata da Jeffrey Epstein e Ghislaine Maxwell e ripercorre gli incontri sessuali con il principe Andrea, confermando accuse già oggetto di cause e accordi extragiudiziali.