2020-04-03
Unipol non stacca 200 milioni di cedole. Per le coop rosse è una botta da paura
Il gruppo ascolta la vigilanza e, causa Covid, congela i dividendi. Metà dei quali sarebbero andati ai big Alleanza 3.0 e Holmo.Dopo la moral suasion dell'autorità di vigilanza sulle compagnie di assicurazione, l'Ivass - e prima ancora della sua omologa europea Eiopa - anche Unipol sospende i dividendi. Dall'authority nazionale è arrivato nei giorni scorsi un invito alle compagnie affinché adottassero la massima prudenza in tema di dividendi e bonus ai manager, alla luce dell'impatto del Coronavirus sull'economia italiana e degli effetti di un allargamento strutturale dello spread Btp-Bund sui livelli di Solvency II (il requisito di solvibilità delle compagnie). Tra le big del settore, Cattolica aveva già congelato la cedola. E ieri si è riunito anche il cda di Unipol che, si legge in una nota, «pur rilevando che continuano a sussistere tutti i presupposti per procedere alla distribuzione del dividendo per l'esercizio 2019 (pari a 0,28 euro per azione), ha deciso di attenersi strettamente alle richieste» della Vigilanza, sospendendo quindi la proposta di distribuzione delle cedole che avrebbe dovuto essere votata dall'assemblea del 30 aprile. Lo stesso board ieri ha però lasciato aperta una finestra riservandosi - «non appena ricorreranno le condizioni, passata l'attuale situazione di emergenza in cui si trova l'intero Paese» - di convocare un'altra assemblea degli azionisti per dare esecuzione alla distribuzione di riserve di utili entro l'esercizio 2020, «al fine di consentire ai propri azionisti di beneficiare della creazione di valore generata dal gruppo». Non solo. Sempre ieri il cda della controllata UnipolSai, la società in cui sono concentrate le attività assicurative, ha deciso invece di confermare la distribuzione della cedola (0,16 euro per azione) che sarà proposta all'assemblea del 29 aprile, «tenuto conto dell'elevata solidità patrimoniale della compagnia». Parliamo di 453 milioni di dividendi distribuiti da UnipolSai, di cui 367 finiranno nelle casse di «mamma» Unipol, che ne possiede l'81% e che a sua volta aveva promesso ai soci un assegno complessivo di 201 milioni, dei quali quasi la metà destinati alle coop azioniste. E proprio queste ultime ora tremano. In ballo ci sono 44,5 milioni per Alleanza 3.0, la più grande coop di consumatori d'Europa che detiene il 22% della holding che controlla UnipolSai e altri 13,4 milioni per Holmo, la cassaforte delle cooperative che a sua volta ha il 6,66% del gruppo guidato da Carlo Cimbri.Alleanza 3.0 è destinata chiudere il bilancio 2019 in rosso e deve fare anche i conti con il rischio stop ai dividendi della partecipata immobiliare IGD Siiq. Non sono noccioline ai tempi del Coronavirus, parliamo in totale di circa 80 milioni di cedole. Il bilancio 2018 è stato chiuso con una perdita di quasi 290 milioni (nel 2017 furono 37 milioni), il piano industriale prevede tagli poderosi ai punti vendita entro il 2022 e la riduzione di 700 dipendenti amministrativi. La cooperativa detiene attualmente 3,6 miliardi di prestiti sociali di circa 400.000 soci. I 44 milioni l'anno di dividendi che Unipol ha garantito fino al 2021 sono quindi una importante boccata d'ossigeno. Anche perché Adriano Turrini, presidente della coop nata dalla fusione di Reggio, Modena e Ferrara (ovvero Coop Nordest, Coop Adriatica e Coop Estense), sta preparando il budget con tanto di check-up rispetto al piano industriale. Nel frattempo, tra il 20 e il 23 marzo scorsi, Coop Alleanza 3.0 ha acquistato sul mercato 0,7 milioni di azioni Unipol con un investimento complessivo di quasi 2 milioni.Poi ci sono le coop socie, un tempo riunite in Finsoe (l'ex cassaforte di controllo), che hanno finanziato con circa mezzo miliardo l'uscita di Unipol dal tunnel tramite le nozze con FonSai del 2012 e garantiscono i propri soci prestatori proprio con le azioni di Unipol Gruppo, valutandole in molti casi a pezzi più alti dei valori di Borsa. Ma la situazione più critica è quella di Holmo, di cui fra l'altro Carige è ancora creditrice (Mps ha invece ceduto i crediti a Morgan Stanley nel 2018). Nell'assemblea del 7 maggio 2019, la rappresentante del socio Manutencoop (che detiene il 18,7%) ha votato contro il bilancio 2018 chiuso con un utile di 4,4 milioni rispetto ai 796.000 euro del 2017. «Il valore della partecipazione in Holmo è inferiore rispetto a quello rinvenibile dall'esame del bilancio all'esame dell'assemblea», si legge nel verbale depositato in Camera di Commercio. E contro al bilancio ha poi votato anche Coopsette, azionista con il 7,3%. Non solo. Quest'anno ci sarà la vera resa dei conti. In coincidenza della scadenza del patto di sindacato fissata per dicembre, infatti, qualora il valore di Borsa dell'azione Unipol raggiungesse livelli tali da consentire ad Holmo l'integrale rimborso di tutto il proprio indebitamento, la stessa dovrà ripagare le banche. Senza dividendi, la società rischia di andare a gambe all'aria.