2023-12-02
Ultimo addio alla piccola Indi davanti al tricolore. «Quanto amore dall’Italia»
Celebrati i funerali della bambina lasciata morire in Inghilterra. Presenti i ministri Eugenia Roccella e Alessandra Locatelli, oltre a esponenti di Pro vita. Letto un messaggio del Papa.La sua piccola bara bianca è giunta alla cattedrale di Nottingham su una carrozza trainata da due cavalli, Come una reginetta, ha osservato qualcuno. In effetti i funerali di Indi Gregory - la bimba inglese di otto mesi che nel suo «miglior interesse», su decisione dei medici convalidata dai tribunali, è stata lasciata morire lo scorso 13 novembre - sono stati qualcosa di speciale. Li ha celebrati il vescovo di Nottingham, appunto, Patrick McKinney alla commossa presenza non solo dei genitori, Dean Gregory e Claire Staniforth, 37 e 35 anni, ma anche di varie personalità, tra cui il ministro della Famiglia, Eugenia Roccella e il ministro delle Disabilità, Alessandra Locatelli. Una partecipazione, quella delle due esponenti del nostro esecutivo, che ha voluto essere un ulteriore e definitivo segno della vicinanza del governo, Giorgia Meloni in primis, alla famiglia della piccola per la cui salvezza l’Italia si è giocata ogni possibile carta, inclusa l’assegnazione della cittadinanza italiana. Non è del resto un caso che, sotto il leggio - e accanto alle corone di fiori -, ieri campeggiasse una bandiera: il tricolore italiano.Venendo alla cerimonia, essa ha avuto inizio, mentre McKinney metteva sulla piccola bara una croce simbolo della vittoria di Cristo sul peccato e la morte, con la lettura d’un telegramma papale, inviato dal segretario di Stato vaticano, cardinale Pietro Parolin, al vescovo di Nottingham. «Papa Francesco, rattristato per la morte della piccola Indi Gregory», recita il messaggio, «manda le sue condoglianze ai suoi genitori, Dean e Claire, e a chiunque piange la perdita di questa figlia di Dio». «Affidando Indi alle mani tenere e piene di amore del nostro Padre nel Cielo», continua sempre il telegramma, «Sua Santità si unisce a coloro che partecipano al funerale per ringraziare Dio per questa vita purtroppo troppo corta. Papa Francesco prega che il Signore Gesù, che ha detto ai suoi discepoli: “Lasciate che questi piccoli vengano a me perché a loro appartiene il Regno dei Cieli”, conceda pace, conforto e forza a tutti voi».Un altro messaggio toccante, a margine della funzione, è poi stato La mia bella guerriera, tributo scritto di suo pugno da Dean Gregory e letto da don Paul Newman, 49 anni, parroco di Our Lady and saint Thomas a Ilkeston, cittadina di quasi 38.000 abitanti, sempre centro Inghilterra, sempre diocesi di Nottingham. In questo messaggio, suo padre ha ripercorso la durissima battaglia giudiziaria -e per la vita - che, assistito gratuitamente dal Christian Legal Centre, ha dovuto affrontare per Indi e che lei per prima si è trovata a combattere: «Ha dovuto lottare per vivere fin dal primo giorno della sua vita. Ero anche disposto ad andare fino agli inferi per combattere e proteggere Indi. In un certo senso l’ho fatto, perché il sistema giudiziario stesso mi sembrava essere l’inferno». «Eppure», continua il testo letto di papà Gregory, «Indi era una bambina di 8 mesi che ha avuto il potere di toccare il cuore di milioni di persone in tutto il mondo! Ha ispirato amore, e da nessuna parte più che in Italia. Infatti, sono sicuro che Indi sia orgogliosa quanto me per l’incredibile sostegno e amore mostrato dal governo italiano, dal primo ministro italiano e dal popolo italiano». A proposito di vicinanza del popolo italiano, oltre alle due citate esponenti del governo, ieri nella cattedrale di Nottingham c’erano anche due esponenti di primo piano del mondo pro life: l’avvocato Simone Pillon, colui che su mandato della famiglia Gregory più di ogni altro in Italia si è speso - tenendo rapporti anche con l’ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma -per provare a salvare la vita ad Indi, e Jacopo Coghe, portavoce di Pro vita & Famiglia onlus che, come associazione, ha curato per il nostro Paese la comunicazione della famiglia della piccola.Nel suo commovente messaggio di addio, Dean Gregory ha poi tenuto a sottolineare come il sacrificio di sua figlia non sarà vano. «La sua eredità», ha scritto, «è appena iniziata. Volevo assicurarmi che Indi fosse ricordata per sempre e vivrà nei nostri cuori e attraverso le nostre voci». Infine, parole cariche di speranza e sostenute da una fede che il padre della bambina, da ateo che era, ha ritrovato proprio nel corso della battaglia giudiziaria: «Il mio più grande conforto in questo momento difficile è sapere dove sia Indi e con chi sia ora. Ho fatto battezzare Indi per proteggerla e affinché andasse in paradiso. Mi dà pace sapere che è in Paradiso e Dio si prende cura di lei. Ringrazio la Chiesa cattolica di Nottingham e il vescovo McKinney per aver celebrato il funerale di Indi e tutti coloro che mi hanno aiutato a preparare questo bellissimo addio».Nonostante la serenità e la commozione che hanno attraversato i funerali, i presenti alla cerimonia si sono sentiti coinvolti dalla necessità di spendersi affinché fatti come quelli che hanno portato alla condanna a morte di Indi Gregory non abbiano a ripetersi. «Mai più funerali come questo! Mai più uccisioni di bambini e fragili come Indi Gregory, uccisa da una mentalità utilitaristica», ha dichiarato in proposito Coghe, che ha fatto sapere d’aver «consegnato ai genitori Dean e Claire il cordoglio sottoscritto da oltre 50.000 cittadini italiani». «Affinché la morte di Indi e il dolore della sua famiglia non sia stato vano», ha aggiunto il portavoce dei Pro vita & Famiglia, «serve ora urgentemente un accordo bilaterale tra Italia e Regno Unito per creare un canale preferenziale per portare bambini malati come Indi a essere curati in Italia».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.