2025-08-19
«The Twisted Tale of Amanda Knox», la miniserie che dà voce all’imputata di Perugia
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«The Twisted Tale of Amanda Knox» (Disney+)
Prodotta da Monica Lewinsky e interpretata da Grace Van Patten, la serie Disney+ ricostruisce il delitto di Perugia dal punto di vista di Amanda Knox, offrendo per la prima volta uno sguardo sulle sue emozioni e sulla vicenda oltre i titoli di cronaca.
Prodotta da Monica Lewinsky e interpretata da Grace Van Patten, la serie Disney+ ricostruisce il delitto di Perugia dal punto di vista di Amanda Knox, offrendo per la prima volta uno sguardo sulle sue emozioni e sulla vicenda oltre i titoli di cronaca.A produrre, è Monica Lewinski. A parlare, seppur per interposta persona, Amanda Knox. The Twisted Tale of Amanda Knox, miniserie in otto episodi al debutto su Disney+ mercoledì 20 agosto, potrebbe essere una delle tante opere televisive che, negli anni, hanno concorso a ricostruire il delitto di Perugia. Ma sfuma il condizionale, perdendosi nella peculiarità di quest’ultimo prodotto, il primo che, a margine dei fatti e delle verità processuali, abbia deciso di farsi largo nella mente di Amanda, di arrivare ai suoi occhi, per ipotizzare come la studentessa statunitense si sia trovata a vivere il calvario di quell’inchiesta. Di una Perugia in subbuglio, certa che lei e il fidanzato dell’epoca, Raffaele Sollecito, avessero ucciso Meredith Kercher.Era il 2007 allora, la mattina successiva alla notte di Halloween. Meredith Kercher, universitaria inglese arrivata a Perugia per un Erasmus, fu trovata senza vita accanto al suo letto, la gola tagliata dopo una violenza sessuale. Divideva la casa con altri studenti, e due furono immediatamente accusati di aver giocato un ruolo dirimente nella mattanza di quella ragazzina. Pareva, quasi, una storia da film: una serata finita male, un primo tentativo di divertimento, in cui né limiti morali né bigottismi potessero sopravvivere. Amici resi tali da una comune esperienza umana e, fra loro, una coppia di giovani, belli e disinibiti. Amanda Knox e Raffaele Sollecito, i belli, sopravvissuti all’orrore, furono condannati dal circo dei media, lei dipinta come un mostro glaciale, vicino alla sociopatia patologica.Seguirono anni di indagini. I due fidanzatini furono condannati in primo grado dalla Corte d'assise di Perugia nel 2009, poi assolti e scarcerati dalla Corte d'Assise d'Appello nel 2011. Nel 2013, la sentenza è stata annullata in appello, con un successivo annullamento senza rinvio delle condanne nel 2015. Infine, in carcere è stato mandato Rudy Guede, unico colpevole al termine di un processo le cui criticità, a vent’anni quasi dai fatti, sono oggetto dello show Disney. Uno show che sembrerebbe accordare all’americana un diritto di parola senza precedenti.«Finalmente Amanda ha l'opportunità di rivendicare la propria storia, raccontando con ciò la propria versione dei fatti. Penso che la serie riesca ad entrare in empatia con ogni personaggio, con ogni persona coinvolta, proveniente ciascuna da un diverso contesto sociale, con carriere diverse e punti di vista diversi. Chiunque sia stato coinvolto penso abbia creduto davvero di fare la cosa giusta. Pemsavano davvero di farla, ma vedendo come sono andate le cose... Trovo che sia questa la parte straziante, perché certe ingiustizie non dovrebbero accadere. Perciò abbiamo voluto mostrare le sue emozioni, che mai prima erano state rese pubbliche. Perciò abbiamo voluto mostrare come lei si sia sentita durante tutto questo. Tutti sanno cosa è successo, ma nessuno sa davvero come sia stata Amanda», ha cercato di spiegare Grace Van Patten, interprete della Knox, provando a dar voce alla ragione che ha dato origine a The Twisted Tale of Amanda Knox.«Molti - ha aggiunto - saranno colpiti dall'empatia che viene mostrata verso tutte le parti, nonostante la storia sia raccontata da Amanda. Non mi aspettavo di provare compassione per i pubblici ministeri, per esempio. E questa è anche l'essenza di Amanda. Lei non incolpa nessuno. Ho imparato tantissimo da lei, dalla sua disposizione d’animo, dalla capacità di mantenere un atteggiamento positivo e di perdonare, cose, queste, che penso le abbiano fornito le giuste risorse per andare avanti. Amanda non nutre risentimento né rancore. Accetta che tutti stessero cercando di fare il proprio lavoro», ha proseguito l’attrice, che più volte ha interloquito con la Knox. Grace Van Patten, che fra le proprie dichiarazioni è riuscita anche a lodare Monica Lewinski, ricordando il coraggio con cui si è scrollata di dosso lo scandalo che ha travolto lei e il presidente Clinton, ha proseguito, parlando dello show come di un’opera necessaria. Urgente, quasi. «La prima volta che ho parlato con Amanda è stato via Zoom. Ero molto nervosa, ma mi ha messa subito a mio agio. Si è buttata a capofitto nella narrazione dei fatti e non ha esitato a condividere ciò che ha passato. Si è aperta, e ascoltare una storia tanto traumatica, capendo parimenti che fosse disponibile a mostrarsi vulnerabile con me, è stato bellissimo: un grande onore. Pensavo che chi avesse vissuto un’sperienza simile sarebbe stato più riluttante a parlarne. Scoprire i difetti dell'indagine è stato scioccante. Gli elementi erano proprio davanti agli occhi degli investigatori, che hanno scelto di ignorarli. Trovo sia estremamente frustrante e sono felice che le persone potranno vedere quel che è successo, invece di ricordare solo i titoli di giornale. Questo show sta davvero fornendo agli spettaori i fatti, così che possano formarsi un'opinione concreta, anziché una basata sui pregiudizi e su tutti i titoli della stampa dell'epoca».
«It – Welcome to Derry» (Sky)
Lo scrittore elogia il prequel dei film It, in arrivo su Sky il 27 ottobre. Ambientata nel 1962, la serie dei fratelli Muschietti esplora le origini del terrore a Derry, tra paranoia, paura collettiva e l’ombra del pagliaccio Bob Gray.
Keir Starmer ed Emmanuel Macron (Getty Images)