2021-06-11
Tutti i guai dell’avvocato dei misteri
Nel curriculum giudiziario sono segnalate decine di reati tra la Sicilia, Roma e Malta. I patteggiamenti hanno limitato i danni, soprattutto per i tanti episodi di corruzioneQuattro pagine fittissime descrivono l'avvocato dei misteri Piero Amara, uomo dal lungo curriculum penale. Il sedicente confratello che a Milano ha svelato l'esistenza della loggia Ungheria, porta in dote, al 19 febbraio 2021, giorno in cui la Procura di Potenza, che l'ha arrestato, ha chiesto il suo casellario giudiziario, cinque blocchi in cui la giustizia italiana porta il conto delle sue pene. Con una copertura temporale di oltre dieci anni. Si parte infatti nel 2009, con una sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, quindi si tratta di un patteggiamento, davanti al gup del Tribunale di Catania, diventata irrevocabile il 12 marzo 2009. Il battesimo di fuoco davanti alla giustizia è per due reati, entrambi commessi il 12 novembre 2008: rivelazione di segreti d'ufficio continuato in concorso e accesso abusivo a un sistema informatico o telematico continuato in concorso. Il giudice ha concesso le attenuanti generiche e lo ha condannato a undici mesi con sospensione condizionale della pena. Il 3 aprile del 2014, però, il reato è stato dichiarato estinto. Ma il 15 febbraio 2019 l'avvocato siciliano è finito di nuovo davanti a un giudice. Questa volta a Roma, base operativa del professionista considerato dalle aziende di Stato un risolutore di problemi giudiziari. I reati sono 20. È l'inchiesta sul «sistema Siracusa». Ci sono sei episodi di corruzione in atti giudiziari tra il 2013 e il 2018 (commesse tra Roma e Malta) e 14 emissioni di fatture per operazioni inesistenti, tra Roma e Siracusa, che vanno dal 2013 al 2016. Anche in questo caso Amara ha patteggiato. E si è beccato tre anni di pena e tre di interdizione dai pubblici uffici. Oltre a una confisca dei beni. Anche in questo caso la pena è stata sospesa.La terza tegola è caduta su Amara il 25 luglio 2019, proprio nel periodo in cui l'avvocato veniva sentito a Milano dai pm Paolo Storari e Laura Pedio. Il gup del Tribunale di Messina lo ha condannato a un anno e due mesi e all'interdizione dai pubblici uffici per quattro anni e due mesi. Confisca dei beni pure in questo caso. Il procedimento è tutto sulle scorribande siciliane: si va dalla corruzione in atti giudiziari alla falsità ideologica, alla corruzione in concorso, alla falsità materiale, alla violazione delle norme sul finanziamento dei partiti politici, all'associazione a delinquere, all'induzione indebita, fino alla minaccia a un pubblico ufficiale e alla simulazione di reato. La quarta voce del casellario giudiziario di Amara è una misura del procuratore di Messina (associata a un provvedimento provvisorio) per il cumulo delle pene inflitte a Roma e Messina, col quale gli è stata rideterminata la pena a tre anni e otto mesi e l'interdizione dai pubblici uffici per quattro anni e due mesi. L'ultimo punto riguarda una sentenza di applicazione pena su richiesta delle parti che risale al 16 novembre 2020 nientepopodimeno che in Corte d'assise a Roma. Il reato? Favoreggiamento personale commesso nel novembre 2016 a Roma. Amara ha patteggiato una pena a un mese di reclusione. E ieri ha cominciato ad affrontare il nuovo scoglio con l'interrogatorio di garanzia davanti al gip di Potenza. «Ha risposto ampiamente», ha fatto sapere il suo difensore, l'avvocato Salvino Mondello, all'uscita, «anche nella non condivisione dell'impianto giuridico dell'ordinanza di custodia cautelare». Amara, secondo Mondello, «ha precisato i fatti, come sempre ribadendo la sua collaborazione con la giustizia, che ha fatto in tutte le sedi». E ovviamente «ha dato un quadro di ricostruzione che, almeno per quanto lo riguarda, è diverso da quello che emerge dall'ordinanza di custodia cautelare». Avrebbe inoltre escluso la corruzione che gli viene contestata dell'ex procuratore di Taranto Carlo Maria Capristo (per il quale il gip ha disposto l'obbligo di dimora). Infine, stando alle dichiarazioni dell'avvocato Mondello, «è disponibile a qualunque ulteriore approfondimento».
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Giancarlo Tancredi (Ansa)