2018-12-09
Triplo della capienza al concerto rap. Schiacciati cinque fan e una mamma
Allo show di Sfera Ebbasta 1.400 ragazzi anziché 469: qualcuno ha spruzzato del liquido irritante e i giovani si sono accalcati su una balaustra, che ha ceduto. Vittime tutte minori, la donna aveva 39 anni. Gravi 7 feriti. Per adesso però non ci sono indagati. Senigallia, Corinaldo e Fano hanno dichiarato il lutto cittadino, e i campionati di pallavolo sono stati sospesi: una delle ragazze morte, Benedetta Fabbri, era giocatrice di volley. Asia Nasoni ed Emma Fabini, 14 anni; Benedetta Vitali e Mattia Orlandi, 15 anni; Daniele Pongetti, 16 anni: morti. Uccisi dalla stupidità, dall'a-moralità e dall'avidità. Li piangono Senigallia, Fano, Frontone: città delle Marche dove essere adolescenti dovrebbe essere ancora solo un turbamento e una speranza. Fino a ieri notte, quando attorno all'una la Lanterna Azzurra di Corinaldo, una discoteca che è un cubo di cemento con una sola uscita di sicurezza, si è trasformata in una trappola per topi. Qualcuno - i ragazzi hanno raccontato di un giovane salito su di un cubo incappucciato - ha cominciato a spruzzare spray urticante rendendo l'aria irrespirabile; è una pratica imbecille (come riferiamo nell'articolo qui sotto) che ormai è di moda. È stato il panico: oltre 1.400 ragazzini si sono precipitati all'uscita. La calca - racconta chi si è salvato - era opprimente, una balaustra appena fuori dal locale (è impressionante la scena del crollo fissata da uno dei tanti telefonini) è franata trascinando giù un gruppo. I cinque adolescenti che sono rimasti schiacciati. Con loro se ne è andata anche Eleonora Girolimini, 39 anni: una mamma che accompagna la figlia di 11 anni in discoteca, con altri tre bimbi che aspettano a casa. Ci sono 120 ragazzini feriti, 35 sono molto gravi, sette in pericolo di vita all'ospedale Torrette di Ancona, tenuti in coma farmacologico. Sono finiti in quella trappola per topi, dove al massimo potevano entrare 500 persone e per il concerto di venerdì sera erano stati venduti 1.400 biglietti, attirati lì da un (inconsapevole) pifferaio magico: il rapper Sfera Ebbasta (Gionata Boschetti, 26 anni, dall'hinterland di Milano) che su Instagram si strugge: «Sono profondamente addolorato, cancello gli impegni promozionali e gli instore per i prossimi giorni per rispetto delle vittime e dei feriti, per quanto possa servire il mio sostegno e il mio affetto vanno alle famiglie delle vittime: la musica dovrebbe essere uno strumento che unisce le persone, speriamo che lo diventi davvero». Boschetti è uno che canta «Ah, droghe leggere, tasche pesanti, quanti serpenti a sonagli. Con una mano pronti per spararti, con l'altra pronti a salvarti. Ah, mamma non riesce ad addormentarsi, anche stasera fai tardi, quanti serpenti a sonagli». Parole che a Corinaldo, il paese delle streghe, 5.000 anime chiuse dalle mura medievali, paiono il massimo della trasgressione. Magari vigilata da mamma e papà. Ed è così che è morta Eleonora. Lascia tre piccoli - uno prende ancora il latte - e il marito Paolo singhiozza: «Ora non ho la forza di parlare, ma quello non era un concerto, una discoteca strapiena di gente in preda all'alcol». La figlia di Paola è ferita al ginocchio, ma da ore sta lì con la mamma all'obitorio. La causa di questa strage è una sola: il sovraffollamento. Lo spray è una concausa, ma la prima responsabilità, appare chiaro, è di chi ha inzeppato quel locale lasciando chiuse due delle tre sale di cui la discoteca si compone, forse per risparmiare sul riscaldamento. Il procuratore capo di Ancona, Monica Garulli, ha aperto un'inchiesta per omicidio colposo plurimo, ha posto la Lanterna Azzurra sotto sequestro e si è limitata a dire: «Sappiamo che in quella discoteca c'erano 1.400 persone». Di «gravi responsabilità penali» parla il sostituto procuratore Giovanna Lebbroni, che fin da ieri notte coordina le indagini: «Sappiamo che un giovane o forse più ha spruzzato spray urticante, stiamo indagando sulle misure di sicurezza, nelle prossime ore prenderemo primi provvedimenti». Durissimo il commento del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, arrivato nel pomeriggio ad Ancona: «Sappiamo che solo una sala da 469 posti su tre è stata aperta per contenere 1.400 persone: abbiamo perso il bene più prezioso , i nostri figli e una mamma. Voglio rivolgere un appello a chi gestisce locali pubblici: devono accertare e rispettare tutte le condizioni di sicurezza. La magistratura è già al lavoro», ha concluso Conte, che poi è andato a trovare i giovani feriti, «ma bisogna impedire che certe tragedie si ripetano». La morte di questi ragazzini è stata utilizzata da Laura Boldrini per attaccare (fuori tempo) Matteo Salvini. L'ex presidentessa della Camera ha accusato: «Un ministro dell'Interno serio si sarebbe precipitato ad Ancona. Salvini invece ha altre priorità: fare un comizio ai suoi militanti». Ma il ministro dell'Interno già alle 3 del pomeriggio era a Corinaldo. Indossando una felpa della Polizia, ha fatto un sopralluogo alla Lanterna Azzurra e dichiarato: «Chi sbaglia, paga. Lo spray al peperoncino è uno strumento di difesa, non deve essere usato per stupidi scherzi. Se qui c'era anche una sola persona in più, la risposta sarà durissima e adotteremo i necessari provvedimenti. Sono qui a testimoniare la mia vicinanza alla comunità, ma il modo più efficace per farlo e capire cosa è successo e colpire chi ha delle responsabilità». Per adesso però non ci sono indagati. Senigallia, Corinaldo e Fano hanno dichiarato il lutto cittadino, e i campionati di pallavolo sono stati sospesi: una delle ragazze morte, Benedetta Fabbri, era giocatrice di volley. Così come lo è una delle ferite più gravi, Camilla Fabbri.