Più che i tiranni, il tribunale dell’Aia persegue i suoi avversari politici
Giorgia Meloni (Ansa)
Mai sfiorati dalle inchieste Bashar al-Assad, i sauditi, o i regimi comunisti di Cuba e Cina. Alla sbarra rischia di finirci Giorgia Meloni. Accusata di isolarsi sia se certe élite globali la attaccano, sia quando va a braccetto con Washington.
L’ex premier si esibisce nel podcast del rapper. Una performance da influencer più che da politico, tra autocompiacimento, elogi a Bin Salman e battute prefabbricate: «Agli avversari do tre congiuntivi di vantaggio». Ma il padrone di casa gli tiene testa.
Il magistrato Sebastiano Ardita: «Con Tinebra ebbi molti contrasti, dalla gestione di Provenzano e Giuffrè fino al protocollo che consentiva agli 007 di interrogare i mafiosi in cella. L’ex capo del Dap era massone? La voce girava».
Il presidente della Cassazione, Margherita Cassano (Ansa)
Sono stato addetto al Massimario per vent’anni. Le relazioni come quella sul caso Albania non hanno valore vincolante ed esprimono solo il pensiero di chi le redige.