2023-11-12
Sul patto con Tirana, il Colle si lamenta, ma il Pd esce a pezzi
Olaf Scholz (Getty Images)
«Ma Mattarella cosa fa? Non c’è nessuno che lo sa». L’altro giorno al Corriere della Sera dev’essere risuonata la canzoncina dei bambini dell’asilo, che in coro si interrogavano sul coccodrillo, per poi sentenziare che l’arcosauro «si arrabbia ma non strilla, sorseggia camomilla». Ecco, anche il capo dello Stato a quanto pare si arrabbia, ma non strilla e sorseggia camomilla. Soprattutto, da quando Giorgia Meloni ha voluto tenerlo fuori dalla trattativa con l’Albania. Il Colle avrebbe saputo dell’intesa a cose fatte, cioè più o meno come tutti quanti, e l’avrebbe presa male. Il protocollo non scritto che vuole Palazzo Chigi sempre attento a non irritare il Quirinale e soprattutto a tenerlo costantemente informato di ogni decisione, per ottenerne - ça va sans dire - la preventiva autorizzazione, in questo caso non sarebbe stato rispettato. Il presidente del Consiglio avrebbe fatto di testa sua, senza sentire alcun parere, neppure quello dei ministri. Passi per Pichetto Fratin, si devono essere detti lassù, nel Palazzo più alto, ma Mattarella non può essere tenuto all’oscuro di una faccenda così importante come l’esportazione a Tirana di migliaia di migranti. Dunque, il Corazziere della Sera si è preoccupato di informarci dell’irritazione del capo dello Stato. Il presidente è arrabbiato, ma non strilla e sorseggia camomilla.Sarebbe una questione di metodo (ma forse anche di merito) ad aver fatto scendere il gelo tra lui e la premier. Il sospetto del presidente della Repubblica è che tutti sapessero, anche a Bruxelles. O almeno che fossero a conoscenza gli uffici direttamente interessati, ma non lui. Certo, ci sarebbe da chiedersi dove stia scritto in Costituzione che l’uomo del Colle debba essere sempre preventivamente informato anche su temi non di sua stretta competenza. L’articolo 87 dice che il capo dello Stato ratifica i trattati internazionali, ma non dice che quella è materia esclusivamente sua. L’intesa con l’Albania non sembra che si possa annoverare tra i trattati di pace, e nemmeno in quelli di guerra, che sarebbero di pertinenza quirinalizia. Dunque, non si intravede alcun obbligo di informazione preventiva. Non soltanto: la Carta su cui si fonda la nostra Repubblica dice che la competenza in materia di affari esteri non è del capo dello Stato, ma semmai del governo. Quindi, non è chiaro perché il Corriere della Sera non rovesci il concetto, chiedendosi perché in passato sia stato il Quirinale a non sentire l’esigenza di una comunicazione anticipata su temi di politica internazionale che sarebbero stati affrontati dal presidente. Le relazioni di Mattarella con la Francia sono note, ma a quanto ci risulta alcune uscite del primo non sono mai state annunciate in anticipo, senza che il premier se ne sia mai lamentato. Nel pieno dello scontro al calor bianco tra Macron e Meloni sono volate scintille e il nostro presidente ha voluto spendere più di una parola per riportare la pace tra i due Paesi: nessuna delle frasi però pare essere stata concordata con il premier prima di essere pronunciata. Le comunicazioni di solito funzionano in due sensi, ma a quanto pare, per il giornale di via Solferino non esiste reciprocità.Tuttavia, se l’irritazione del capo dello Stato si è manifestata con un avvertimento sulle pagine del Corriere, quella che cova dentro il Pd per essere stato messo di fronte al fatto compiuto tracima ogni argine, soprattutto dopo la gaffe della richiesta di espulsione di Edi Rama dal Partito socialista europeo. La rappresaglia contro il premier albanese, reo di essersi accordato con Meloni, non soltanto è stata ignorata al vertice di Malaga, costringendo gli esponenti del Partito democratico a una veloce retromarcia, ma ieri è arrivata la doccia fredda di Olaf Scholz. Come da noi anticipato, la Germania si prepara a seguire l’esempio dell’Italia, «esternalizzando le pratiche per la concessione dell’asilo ai migranti». Non si tratta di trasferire a un centro fuori dalla Ue la decisione se concedere o meno la tutela umanitaria, ma di trasferire in un Paese estero, magari in Africa, il compito dell’accoglienza e della concessione del permesso. In pratica, si sposta un po’ più in là il problema. Dunque, se i compagni speravano in una scomunica europea dell’accordo con l’Albania, si rendono conto che anche un Paese ritenuto accogliente oggi punta a creare punti di raccolta dei migranti in aree in cui non possano creare problemi. A differenza di quel che pensava la sinistra, non è l’Italia a essere isolata in Europa, ma è il Pd a essere fuori dal mondo. Per dirla con Edi Rama, il premier che Schlein voleva cacciare dal Pse, i vertici del Partito democratico sono composti da pazzi. Sarà per questo che l’ultimo sondaggio li dà al minimo storico?
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.